Tre anniversari in un unico grande spettacolo in scena a Verona dal 4 luglio, a 150 anni dalla prima assoluta dell’opera e dalla scomparsa del suo autore Bizet. E a 30 anni dal debutto areniano del maestro Franco Zeffirelli. Una messinscena ‘colossal’ per numero di personale artistico e tecnico coinvolto che, anche quest’anno, vede una parata di stelle nel cast diretto da Francesco Ivan Ciampa. Protagonista della prima Aigul Akhmetshina con Roberto Alagna, Aleksandra Kurzak, Erwin Schrott. Tornano anche le storiche coreografie spagnole del Camborio, con il Ballo areniano e la Compañia Antonio Gades. Un capolavoro che ha cambiato la storia della musica, dell’opera e, nel tempo, della società. Il 3 marzo 1875 debuttò alla presenza del mondo musicale parigino ma senza il pubblico abituale dell’Opéra Comique, allertato del “forte soggetto” da una campagna negativa dello stesso impresario. Georges Bizet (1837-1875) non visse abbastanza a lungo per vederne il successo: morì, tre mesi dopo, neanche trentottenne, e la consacrazione partì da Vienna, lo stesso anno, con le scene originariamente parlate messe in musica come recitativi dall’amico Ernest Guiraud, quindi in tutto il mondo. Carmen arrivò in Italia e, nel 1914, fu il primo titolo ad essere rappresentato in Arena dopo il successo della prima Aida: protagonista allora Maria Gay, compagna del fondatore Giovanni Zenatello. È tuttora la seconda opera più ricorrente in Anfiteatro dopo il capolavoro verdiano: il 14 agosto 2025 è prevista la recita numero 300 da quella prima Carmen.
Repliche il 12, 18, 26 luglio alle 21.15, il 14, 23, 29 agosto e il 3 settembre ore 21. I biglietti per tutte le date sono già in vendita su arena.it, sui canali social dell’Arena di Verona e su Ticketone.
L’Arena di Verona celebra “Carmen”, Bizet e Zeffirelli.
