Ferdinand Ries 1784-1838: Quartet in C Op.145 No.1; Quartet in E minor Op.145 No.2; Quartet in A Op.145 No.3 (CD 1)
Quartet in D minor WoO35 No.1; Quartet in G WoO35 No.2; Quartet in A minor WoO35 No.3 (CD2). Ginevra Petrucci (flauto). Trio David. Gloria Santarelli (violino). Chiara Mazzocchi (viola). Tommaso Castellano (violoncello). Registrazione: 26-29 ottobre 2023 e 12-14 marzo 2024, Beth Recording Studio, Roma, Italia. T. Time: 65’11″ (CD1) e 69’45″ (CD2). 2 CD Brilliant Classics 97150
Allievo e amico di Beethoven, del quale eseguì il Concerto per pianoforte in do minore in occasione del suo debutto nel mese di luglio del 1804, Ferdinand Ries fu anche autore di una discreta produzione musicale, all’interno della quale sono degni di essere menzionati 30 lavori per flauto, la maggior parte dei quali fu composta nel decennio che va dal 1814 al 1824, periodo nel quale il compositore si era stabilito a Londra. In quegli anni nella capitale inglese, il flauto era diventato estremamente popolare grazie a eminenti virtuosi come Charles Nicholson (1795-1837) e Louis Drouet (1792-1873) che avevano fatto il loro debutto presso la Philharmonic Society il 25 marzo 1816 e naturalmente alimentavano la domanda di nuove composizioni destinate a questo strumento. Al periodo londinese risalgono i tre quartetti dell’op. 145 che costituiscono il programma del primo dei due CD di questa proposta discografica della Brilliant Classics. Composti, infatti, tra il 1814 e il 1825 ma pubblicati nel 1826, questi quartetti riportano, però, nel frontespizio il nome di Charles Aders, un uomo d’affari londinese, grande amico di Ries e flautista dilettante. Scritti per un organico, costituito da un flauto, da un violino, da una viola e da un violoncello, questi lavori rivelano una certa invenzione melodica e una solida struttura formale, evidente soprattutto nei movimenti esterni ascrivibili, in genere, alla forma-sonata. In generale, il flauto ha un ruolo preminente con spunti virtuosistici, anche se gli altri strumenti non gli sono del tutto subordinati dal momento che ad essi sono affidati degli episodi concertanti. Slegati dall’ambiente londinese, sono gli altri tre quartetti che costituiscono il programma del secondo dei due CD e che furono composti dopo che Ries era ritornato in Germania probabilmente per Anton Bernhard Fürstenau, il famoso flautista dell’Orchestra di Dresda, che fu probabilmente anche amico di Carl-Maria von Weber. In questi lavori la scrittura contrappuntistica si fa più serrata attraverso passi di natura imitativa. Queste pagine sono molto ben eseguite da Ginevra Petrucci (flauto) e dal Trio David, composto da Gloria Santarelli (violino), da Chiara Mazzocchi (viola) e da Tommaso Castellano (violoncello). Tutti gli artisti sfoggiano una solida tecnica nei passi più impegnativi e una certa sensibilità espressiva evidente soprattutto nei movimenti lenti. Inoltre, molto curato è l’insieme sia nei passi in cui gli archi accompagnano il flauto sia nei momenti concertanti dove emergono con chiarezza le singole voci.
Ferdinand Ries (1784-1838): “Quartets for flute & strings”