Le Cantate di Johann Sebastian Bach: Quattordicesima Domenica dopo la Trinità

Ultima Cantata del trittico destinato a celebrare la quattordicesima Domenica dopo la Trinità è Wer Dank opfert, der preiset mich BWV 17 eseguita la prima volta a Lipsia il 22 settembre 1726.  In apertura il  versetto 23 dal Salmo 49:” Chi offre il sacrificio di lode, questi mi onora, a chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.” Una introduzione strumentale conduce a una “fuga” una delle fughe corali più ricche e brillanti di Bach. Non c’è alcun accenno al fatto che questo versetto si trovi alla fine di uno dei salmi più severi e inesorabilmente austeri. Il lungo ritornello iniziale è  solo una piccola figura che viene suonata in sequenza. L’introduzione minimalista è, ovviamente, attentamente calcolata da Bach per mettere in risalto questo tema corale di grande bravura. Dopo un recitativo del Contralto (Nr.2), la prima parte si chiude con una semplice aria per soprano accompagnata da due violini (Nr.3 ). La seconda parte si apre con un recitativo (Nr.4) che si collega al Vangelo di Luca (cap.17 vers.115-16) previsto per questa Domenica e che parla del Samaritano guarito dalla lebbra. Lo stile adottato è quello riservato all’Evangelista: tenore in recitativo “secco”. Segue una bellissima aria del tenore (Nr.5),  il movimento più affascinante dell’opera, a parte forse il coro iniziale Spicca  la frase introduttiva dei violini. Dopo un ulteriore recitativo del Basso (Nr.6), la cantata si chiude con un semplice corale.
Prima parte
Nr.1 – Coro
Chi offre il sacrificio di lode, questi mi onora,
e questo è il cammino in cui mostrerò
la salvezza di Dio. 
Nr.2 – Recitativo (Contralto)
Il mondo intero sia muto testimone
della suprema maestà di Dio,
l’aria, l’acqua, il firmamento e la terra,
nel loro movimento ordinato;
la natura lo glorifica con gli innumerevoli doni
che Egli ha posto nel suo seno,
e tutto ciò che respira
vuole sempre più fare corpo con Lui,
muovendo le lingue e le ali per lodarlo.
Nr.3 – Aria (Soprano)
Signore, la tua bontà è vasta come il cielo
e la tua verità arriva lontano come le nubi.
Anche se non conoscessi la tua grande maestà
potrei facilmente osservarla nelle tue opere.
Come possiamo non ringraziarlo e lodarlo sempre?
In cambio ci mostrerai il cammino della salvezza.
Seconda parte
Nr.4 – Recitativo (Tenore)
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando
Dio a gran voce; e si gettò ai suoi piedi
per ringraziarlo, ed era un Samaritano.
Nr.5 – Aria (Tenore)
Quale sovrabbondante bene
tu mi doni!
Eppure cosa ti dà la mia anima
in cambio?
Signore, non posso fare altro che
renderti grazie e cantarti lode.
Nr.6 – Recitativo (Basso)
Guardando la mia volontà, vedo ciò che sono:
corpo, vita e ragione, salute, forza e carattere
che tu mi concedi perché ne goda con letizia,
sono i torrenti della tua grazia che riversi su di me.
Amore, pace, giustizia e gioia nel tuo Spirito
sono i tesori in cui mi fai pregustare quaggiù
il bene che intendi condividere con me lassù
per guarirmi completamente nel corpo e nell’anima.
Nr.7 – Corale
Come il Padre ha pietà
dei suoi figlioletti,
così il Signore agisce per noi poveri,
che lo temiamo con l’innocenza dei fanciulli.
Egli conosce le sue povere creature,
Dio sa che siamo solo polvere.
Simile all’erba falciata,
ad un fiore o una foglia che cade,
che quando soffia il vento
non sono più al loro posto:
così passano i giorni dell’uomo,
la sua fine è sempre vicina.
Traduzione Emanuele Antonacci