Le Cantate di Johann Sebastian Bach: Diciannovesima Domenica dopo la Trinità

La terza e ultima composizione per questa diciannovesima Domenica dopo la Trinità è Ich will den Kreuzstab gerne tragen BWV 56 eseguita la prima volta a Lipsia il 27 ottobre 1726. Ancora una volta l’episodio della guarigione del paralitico (presente nella prima Cantata dedicata a questa domenica, la BWV 48) costituisce il punto di partenza per una meditazione sulla sofferenza, si noterà che la composizione può essere intesa come una scena interpretata da un personaggio che parla sempre in prima persona, da qui l’impianto solistico della partitura, che con la BWV 82 , è una delle 2 Cantate per voce di Basso. L’opera ai presenta come una invocazione alla morte benevola tra le cui braccia il fedele ritrova Cristo e la salvezza. Un autentico “lamento” è l’aria d’apertura (Nr.1), dall’andamento cullante, accentuato nell’ultima sezione che, con ardite innovazioni verrà ripreso a chiusura del recitativo Nr.4, un recitativo chi sviluppa in arioso. Il nr.2 invece è un recitativo che nella figura di accompagnamento imita il movimento delle acque, il viaggio per mare di cui parla il testo, interrotto poi al momento dell’approdo alla città celeste. Un’aria con “da capo” (Nr.3), dal ritmo di danza è pretesto per una pagina con oboe concertante. Uno di quei meravigliosi accompagnamenti di oboe che così spesso decorano le cantate. Un altro recitativo conduce al corale finale (Komm, oh tod, du schlafes bruder), splendidamente armonizzato da Bach.
Nr.1 – Aria (Basso)
Porterò volentieri la croce,
viene dalla dolce mano di Dio,
mi conduce attraverso le difficoltà
a Dio, nella terra promessa.
Allora abbandonerò le mie pene nella tomba,
il Salvatore stesso asciugherà le mie lacrime.
Nr.2 – Recitativo (Basso)
Il mio pellegrinaggio in questo mondo
è come una traversata di mare:
dolore, croce e angoscia
sono onde che mi sommergono
ed sino alla morte
ogni giorno mi spaventano;
ma la mia àncora, alla quale mi afferro,
è la misericordia
con cui Dio mi rende sereno.
Egli mi dice:
“Io sono con te,
non ti lascerò e non ti abbandonerò!” 
E quando il furore dell’oceano
si sarà calmato,
lascerò il battello verso la mia città,
che è il Regno dei Cieli,
dove insieme con i giusti
entrerò abbandonando ogni tribolazione.
Nr3 – Aria (Basso)
Infine, infine il mio giogo
sarà di nuovo sollevato via da me.
Allora lotterò con la forza del Signore,
avrò il potere di un’aquila,
che sorvola tutta la terra
e la percorre senza stancarsi. 
Oh, se accadesse oggi!
Nr.4 – Recitativo e Arioso (Basso)
Sono qui disponibile e pronto
a riceve l’eredità della mia santità
con desiderio e ardore
dalle mani di Gesù.
Che bello il giorno in cui
potrò avvistare il porto del riposo.
Allora abbandonerò le mie pene nella tomba,
il Salvatore stesso asciugherà le mie lacrime.
Nr.5 – Corale
Vieni, o morte, sorella del sonno,
vieni e portami lontano;
ho perso il timone della mia barca,
conducimi tu al porto sicuro!
Permetti, a chi lo vuole, di evitarti,
ma tu puoi rendermi ancora più felice;
attraverso di te giungerò
al mio caro bambino Gesù.
Traduzione Emanuele Antonacci