Pietro Mascagni (1863-1945): “Cavalleria Rusticana” (1890)

Opera in un atto su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci. Melody Moore (Santuzza). Brian Jagde (Turiddu). Elisabetta Fiorillo (Lucia). Lester Lynch (Alfio). Roxana Constantinescu (Lola). Anna Rad-Markowska (donna I). Manja Raschka (donna II). Dresdner Philharmonie. MDR Leipzig Radio Choir. Wolfgang Hentrich (maestro concertatore). Marek Janowski (direttore). Jörn Hinnerk Andresen (maestro del coro). Registrazione: Kulturpalast Dresden, marzo 2019. T. Time: 66′ 06″ 1 CD Pentatone PTC5186772

Autentico capolavoro che rivelò il giovane Mascagni al mondo della musica, Cavalleria rusticana, opera che è stata incisa da grandi artisti, è protagonista di una proposta discografica della Pentatone, costituita da una registrazione live realizzata nel mese di marzo 2019 presso il Kulturpalast di Dresda. Quest’incisione si impone per la buona qualità dell’esecuzione evidente già nella concertazione. Ben preparata dal maestro concertatore Wolfgang Hentrich, la Dresdner Philharmonie, sotto la guida di Marek Janowski, evidenzia tutti gli aspetti drammatici della partitura attraverso un’ottima scelta dei tempi e delle sonorità nel complesso corrette e un’accentuazione dei contrasti dinamici e ritmici che lo porta ad aumentare considerevolmente la velocità nel Più mosso del Brindisi. Il suono, nei momenti lirici, come i passi del preludio e del famoso intermezzo, si mantiene bello e tondo e, comunque, ben connotato dal punto di vista espressivo. Dopo la bella concertazione di Janowski, spicca il soprano Melody Moore, una Santuzza dalle inflessioni dolenti; umile e dimessa nell’incontro con Mamma Lucia (una vocalmente stanca Elisabetta Fiorillo), e all’inizio del duetto con Turiddu, la Moore, si fa valere nel resto della scena con il tenore e nel duetto con Alfio, per certe influssioni soavi, misurate e di lineare semplicità. Si avverte la mancanza di un fraseggio più scolpito, ma, nel complesso, abbiamo una Santuzza suggestiva e intimizzata.

Un gradino più sotto il Turiddu di Brian Jagde. Le qualità timbriche non sono particolarmente accattivanti, la voce mostra una certa solidità di emissione, non sfoggia mezze tinte e sfumature e l’interprete è alquanto generico. Vocalità tendenzialmente stentorea, rozza nell’emissione quella del baritono Lester Lynch. Sarebbe stata auspicabile una maggiore attenzione, oltre  all’aspetto ironico del passo M’aspetta a casa Lola della sua sortita, dove Mascagni, con tocco da maestro avvalendosi di un procedimento berlioziano, modifica gli accenti del tema proprio per accentuare l’ironia della situazione, a una pronuncia italiana più accurata. In generale si può affermare che questa incisione della Cavalleria appare all’ascolto meno “sanguigna” di altre edizioni e priva, in particolar modo, nei ruoli maschili di quella ricerca di varietà di colori che non avrebbe certo guastato.  Vocalmente opaca la Lola di Roxana Constantinescu (Lola). Ottimo l’MDR Leipzig Radio Choir, ben preparato e diretto da Jörn Hinnerk Andresen.