Mariella Devia, tre volte regina

Firenze, Teatro Comunale, 74° Maggio Musicale Fiorentino
MARIELLA DEVIA – DANIELE CALLEGARI

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Sinfonie e scene finali da Maria Stuarda, Anna Bolena e Roberto Devereux
di Gaetano Donizetti
MARIA STUARDA
Sinfonia
Oh, colpo!… Di un cor che muore… Ah! se un giorno da queste ritorte…
Maria Stuarda MARIELLA DEVIA
Anna KATJA DE SARLO
Leicester LEONARDO MELANI
Talbot ANTONIO MENICUCCI
Cecil NICOLÒ AYROLDI
ANNA BOLENA
Sinfonia
Piangete voi?…Al dolce guidami… Coppia iniqua…
Anna Bolena MARIELLA DEVIA
Lord Rochefort ANTONIO MENICUCCI
Lord Riccardo Percy LEONARDO MELANI
Smeton KATJA DE SARLO
Sir Hervey DAVIDE SIEGA
ROBERTO DEVEREUX
Musica di Gaetano Donizetti
Sinfonia
“E Sara in questi orribili momenti…Vivi, ingrato… Quel sangue versato…”

Elisabetta MARIELLA DEVIA
Lord Duca di Nottingham NICOLÒ AYROLDI
Sara KATJA DE SARLO
Lord Cecil DAVIDE SIEGA
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Direttore Daniele Callegari
Maestro del Coro Piero Monti
Firenze, 23 giugno 2011

… Tre volte limitatamente al programma proposto, ma per il pubblico partecipe e festante presente in sala Mariella Devia è senz’altro risultata la regina del belcanto per cento e più volte… per un unico motivo: il suo canto. Il programma proposto, dicevamo: tre grandi regine donizettiane, tre grandi successi, tre grandi ovazioni per una sola voce e interprete. Il concerto programmato a conclusione del settantaquattresimo Maggio Musicale Fiorentino ha previsto infatti l’esecuzione delle sinfonie e delle scene finali di Maria Stuarda, Anna Bolena e Roberto Devereux di Gaetano Donizetti. Programma ricco e sostanzioso, un grandissimo omaggio al belcanto italiano, un’antologia delle “sfide canore” intraprese negli ultimi anni da Mariella Devia (Maria Stuarda debuttata nel 2006 e Anna Bolena l’anno successivo) e, allo stesso tempo, ulteriore e nuovo banco di prova per il grande soprano nativo di Chiusavecchia: le tre scene conclusive di Roberto Deverux venivano infatti affrontate da Mariella Devia sul palcoscenico del Teatro Comunale di Firenze per la prima volta la sera del 23 giugno, in previsione dell’attesissimo debutto del ruolo di Elisabetta a Marsiglia nel mese di novembre per quattro recite in forma concertante.
Nel particolare. La prova del Maestro Daniele Callegari ci è parsa decisamente  sottotono, soprattutto sotto il profilo della pertinenza stilistica: sempre piuttosto “marziale” e chiassoso nella sinfonie, poco incline al particolare e con un ventaglio di sfumature e colori limitatissimo. Se un po’ meglio ci è parsa la sinfonia del Roberto Devereux, lo stesso non si può dire dell’accompagnamento alla cabaletta, più metronomico che maestoso, dove la piattezza del fraseggio ha permesso di cogliere solo a tratti il contenuto bipartito del brano (dapprima la sete di vendetta della Regina tradita e dell’allucinata visione poi).
In crescendo notevole la prova di Mariella Devia: cauta nel bilanciamento dell’emissione (molto fioca nel registro centrale),  in Maria Stuarda si è fatta valere soprattutto per il bel legato e l’accento pertinente (più che ispirato) nella cabaletta finale. Molto meglio le scene conclusive di Anna Bolena: vocalmente più a fuoco, ha regalato una bellissima “Al dolce guidami”, davvero splendida nell’accento commosso e trasognato, cui è seguita un’altrettanto eccellente “Coppia iniqua” ottimamente variata. L’intervallo arriva e l’attesa per il debutto si fa piuttosto tangibile. Le aspettative sono molte: quasi inutile dire di non essere rimasti delusi. La chiave di lettura dell’Elisabetta di Mariella Devia è squisitamente lirica: più che la vendetta ferina e  il delirio della sovrana, l’interprete tende a mettere in luce l’aspetto della donna rassegnata (bellissimi gli accenti dimessi negli imperativi “tacete…cessate”, ripresi successivamente con piglio e impeto sostenuto). La buona presenza nella zona mediana della voce sempre supportata da una perfetta emissione, il legato eccellente così come il controllo del fiato e degli accorgimenti espressivi, il mi bemolle adamantino che corona (letteralmente!) la chiusura della cabaletta sigillano un trionfo che sembra non voler finire tra applausi, ovazione e emozione vivissima. Purtroppo vane le innumerevoli richieste di bis. Il cast vocale era completato da Nicolò Ayroldi, apprezzabile nelle vesti di Cecil e Nottingham e Katja De Sarlo come Anna, Smeton e Sara; Leonardo Melani ha dato voce a Leicester e Percy, Antonio Menicucci a Talbot e Rochefort, Davide Siega a Hervey e Lord Cecil.
Mariella Devia segna con questo concerto un’altra grande tappa della propria carriera artistica: un tappa che speriamo sia solo una delle tante sorprese che continua a regalarci l’inarrestabile Signora del belcanto. Chapeau!