Nino Martini: un tenore per Hollywood (terza parte)

Il Rigoletto del debutto Metropolitan (1933)

La sua incontrastata affermazione nel campo della radio e la popolarità acquisita inducono Giulio Gatti Casazza, General Manager della Metropolitan Opera Asssociation di New York, a scritturarlo nell’aprile del 1933 per la stagione 1933 1934 al Teatro Metropolitan dove entrerà non come un timido esordiente che deve misurarsi con la diffidenza del pubblico e dei critici, ma quasi da trionfatore.
Per il contributo dato con la sua voce allo sviluppo della radio gli viene conferita la Columbia Medal il 13 giugno 1933 con una cerimonia in suo onore a bordo del transLa medaglia della CBS (1933)atlantico “Conte di Savoia” all’ancora nel porto di New York, alla presenza di centinaia di persone che gremiscono il salone delle feste della nave: tutta la cerimonia è radiotrasmessa e durante la stessa Martini esegue regolarmente il concerto già programmato.
Nel  suo  discorso celebrativo, Paul  Anka, dirigente  della  CBS, lo presenta come  “l’uomo  che  più  chiaramente  di ogni  altro in America,rappresenta quella perfezione artistica per cui la radio  vive e  progredisce” (The man,who more clearly than one other  individual  in America,symbolises  that artistic perfection whereby radio  lives  and grows).

Durante la cerimonia viene  complimentato da numerose personalità politiche e  anche  da colleghi per  la  scrittura al Metropolitan: Martinelli, che  già conosce, si congratula dicendo “il  più vecchio tenore del Metropolitan augura buona fortuna al più giovane tenore del Metropolitan”  mentre un noto tenore italiano che abita  nello  stesso Hotel Ansonia di N.Y., quasi porta a porta con Martini e che  ben  lo conosce, finge di non vederlo! Tutta l’estate del 1933 viene trascorsa a N.Y. per gli impegni  che  ha con  la radio e anche per prepararsi per la nuova stagione  lirica:il solo svago sono i fine settimana al mare dato il caldo. Unico diversivo di tale periodo  l’aver fatto il cronista per la  CBS, in  collegamento  con la radio italiana, per l’arrivo a Chicago  il  15 luglio  del  generale  Italo Balbo con la sua squadra  aerea  dopo  la trasvolata  atlantica  e la partecipazione al ricevimento  e  concerto offerto il 21 luglio dalla città di New York in onore di I.Balbo e dei suoi piloti.
Nino Martini e Giovanni MartinelliIl debutto al Metropolitan avviene il 28 dicembre 1933 con Rigoletto a fianco  di Lily Pons, Giuseppe De Luca, Ezio Pinza e Gladys  Swarthout: nella stagione 1933‑34 interpreta Rigoletto, Lucia di Lammermoor, Gianni Schicchi, Boheme,Traviata e concerti per un totale di venti recite. Rimane al Metropolitan fino alla stagione 1945‑46 e l’elenco delle opere comprende,oltre a quelle sopracitate, Don Pasquale, Linda di Chamonix, Rondine, Barbiere di Siviglia:al suo fianco saranno Lily Pons, Lucrezia Bori,Grace  Moore,Vina Bovy,Licia Albanese, Bidu  Sayao, Helen  Jepson, Gladys Swarthout, Edith Fleischer, Ezio Pinza Giuseppe de Luca, Lawrence Tibbet, John C.Thomas, Salvatore Baccaloni e altri non meno famosi che è  molto  lungo  elencare.
Della sua vita privata e del suo tempo libero dall’arrivo negli Stati Uniti  poco  vi è da raccontare: trascorre  qualche ora, ogni  giorno, a studiare e a perfezionarsi sotto la guida di Zenatello e di un secondo maestro, inoltre  studia inglese per avere una perfetta conoscenza  di tale lingua. Viene  spesso  invitato a feste e ricevimenti  presso  le  più  note famiglie  di New York e in tali occasioni  conosce illustri uomini politici come F.D.Roosevelt, F.La Guardia e altri, artisti lirici e cinematografici già famosi,direttori d’orchestra e impresari.

Nel 1930 aveva conosciuta una ragazza, Helen S. (padre ungherese e madre russa), che studiava canto con Zenatello e con la quale spesso  si accompagnava ai ricevimenti,a teatro e in viaggi: nelle  sue  lettere alla mamma  scrive che è bella, gentile, innamorata, di buona famiglia e che si sarebbe gettata nel fuoco se glielo avesse chiesto. Helen gli scrive una lettera al giorno imbucandole poi tutte insieme il  venerdì in modo che Nino possa leggerle tutte di seguito. Viene spesso in Italia, conosce la mamma, le sorelle e quattro dei sei nipoti (tutti maschi) figli della sorella Wanda:Nino però non si deciderà mai a  compiere  il passo decisivo pur mantenendo  sempre  una  affettuosa amicizia per tutto il corso della sua vita. La  scrittura  al Metropolitan è  l’inizio di una  strepitosa carriera piena di successi e di soddisfazioni, ma anche di un suo grande impegno personale per mantenersi sempre all’altezza della notorietà acquisita. Zenatello e lo stesso Gatti‑Casazza invieranno notizia dei successi al giornale di Verona “L’Arena” che però si guarderà bene, come farà anche in seguito,dal pubblicare le notizie riguardanti la carriera artistica di  un  veronese. Una  agenzia specializzata aveva raccolto in grossi volumi  tutti  gli articoli  pubblicati  sui  giornali  degli  Stati  Uniti riguardanti l’attività artistica di Martini dal 1932 al  1951: dalla loro lettura è  stato  pertanto  possibile ricostruire quasi tutta  la  sua  attività artistica e rilevare i grandi successi ottenuti. Inoltre  dalla  lettura  delle lettere  che, settimanalmente dal 1930 scrive alla mamma fino alla sua scomparsa, è possibile ricavare il  diario  completo  di quel  periodo: concerti, recite operistiche  e relativi compensi, viaggi in treno anche della durata di qualche giorno per spostarsi da una città all’altra degli Stati Uniti, conoscenze  e amicizie, ricevimenti ai quali è  invitato e dove conosce belle  ragazze (evidentemente  c’ è  un debole per il gentil sesso ), la sua passione per il ballo (l’opera che maggiormente predilige è  il Faust  in  quanto si  può danzare sul palcoscenico), le critiche  giornalistiche, insomma ogni  particolare della sua vita quotidiana.

Nino Martini e Frank La Guardia sindaco di New YorkIn Canada un treno della Canadian  Pacific una  sera ritarda la partenza fino  alla fine  del  suo concerto  affinchè  possa  utilizzarlo  per  spostarsi  da  Toronto a Winnipeg;  riporta  contusioni  in  un  incidente ferroviario  mentre viaggia  con la New York Central per cui deve sospendere una serie  di concerti; compie  anche qualche pazzia,come la traversata  diurna  in estate  del  deserto del Nevada, ricevendo l’appellativo di  pazzo  dal gestore dell’ultima stazione di servizio prima del deserto. I  ritmi  dei  concerti e i conseguenti  spostamenti  sono, a  dir poco, estenuanti  e ciò risulta dalla lettura dei programmi con gli  impegni artistici  combinati dai suoi managers L.Evans e J.Salter: durante  la sua carriera invia a ciascun nipote una cartolina da ogni città  degli Stati Uniti e del Canada sede di un suo concerto. Viene  nuovamente richiesto dalla CBS per continuare i bisettimanali concerti  alla radio e da un’altra compagnia radiofonica per un  terzo concerto sempre nella stessa settimana. (Fine della terza parte)