“Senza trucco!”…Rinaldo Alessandrini

Rinaldo Alessandrini è clavicembalista, organista e fortepianista oltrechè fondatore e direttore di Concerto Italiano da venti anni sulla scena della musica antica, privilegia nelle scelte del suo repertorio la produzione italiana, cercando di riattribuire alle esecuzioni tutte quelle caratteristiche di cantabilità e mobile espressività che furono proprie allo stile italiano dei secoli XVII e XVIII. Oltre a curare l’attività di Concerto Italiano conduce una intensa attività solistica, ospite dei festivals di tutto il mondo, negli USA, in Canada, in Giappone oltre che in Europa.La sua discografia che comprende non solo opere di compositori italiani ma anche di scuola tedesca, gli ha valso una messe notevole di distinzioni e riconoscimenti da parte della critica discografica (tra cui un Grand Prix du Disque e un Premio della Critica Discografica Tedesca oltrechè ben tre Gramophone Awards con Concerto Italiano). Registra ora in esclusiva per Naive.
Nel 2003 è stato nominato Chevalier dans l’ordre des Artes et des Lettres dal Ministro francese della Cultura. E’ accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. Assieme a Concerto Italiano ha inoltre ricevuto nel 2003 il Premio Abbiati per l’attività svolta.  Recentemente ha diretto Semele di Handel (Toronto) e Il ritorno di Ulisse in Patria di Monteverdi (Torino).  Altre notizie su Rinaldo Alessandrini le trovate qui.
Qual è il tratto principale del tuo carattere?
L’impazienza.
E il tuo peggior difetto?
La stessa cosa…l’mpazienza
Segno zodiacale?
Aquario.
Sei superstizioso?
Dipende dai giorni e dalle convenienze
Che rapporto hai con la spiritualità?
Con quella artistica ho un rapporto quotidiano e insostituibile. Con quella religiosa nessun rapporto ma al limite un grande astio.
Cosa volevi fare da grande?
Forse quello che faccio oggi.
E se ti chiedessero cosa fai oggi? Che diresti? Non credo solo musicista….
Sono  musicista a tempo indeterminato. Mi piace cucinare ma non credo che da grande farò il cuoco. Ma in generale mi piacciono tutte le cose legate alla musica e cerco quindi di farle tutte, dall’organizzazione dei miei concerti allo studio delle fonti non musicali ecc….
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
Mi ha messo nella necessità di cavarmela da solo, quindi direi di si.
Quali sono i tuoi ricordi più cari?
Tutti quelli che mi fanno sorridere e mi suggeriscono di non essere vissuto invano.
Qual è stato il tuo momento di maggior orgoglio?
Quando la musica prende forma dalle mie idee e mi piace quello che sento.
Qual è la delusione più grande che hai mai avuto?
Tutte quelle legate a persone alle quali volevo bene e che mi hanno voltato le spalle senza che io potessi capire perché.
Cosa manca nella tua vita oggi?
Forse un po’ di equilibrio nelle cose che faccio e in come le faccio.
Di che cosa hai paura?
Di rimanere senza musica.
Che rapporto hai con la morte?
Evocativo. Credo sia una grande ricompensa: un riposo meritato per una vita spesa onestamente.
Hai un sogno ricorrente?
Ritrovarmi in una casa enorme e dovermi occupare della sua gestione.
Che importanza dai al denaro?
Tutta quella legata a una sopravvivenza basilare.
In cosa sei più spendaccione?
Dischi e libri.
Collezioni qualche oggetto?
Bicchieri e tutto quello che è trasparente e può contenere qualcosa.
Quali sono le tue letture preferite?
Quelle che si fanno leggere tutte di un fiato fino alla fine, di qualsiasi cosa parlino o trattino.
Qual è il tuo profumo preferito?
Quello della pelle del mio compagno.
Città preferita?
Roma.
Colore preferito?
Azzurro!!!!!
Il tuo rapporto con lo sport…l’attività fisica…sei un pigro?
Detesto lo sport. Faccio un po’ di stretching ogni tanto. Però mi piace tantissimo camminare e se posso lo faccio spesso.
Fiore preferito?
Mi piacciono i giardini con molti fiori.

Il cantante o i cantanti preferiti?
Lucio Battisti, Sara Mingardo, Agnes Mellon negli anni novanta.
Qual è stato primo disco che hai acquistato?
Boh, e chi se lo ricorda….
Qual è il film che hai amato di più?
Maurice di James Ivory.
Qual è la stagione dell’anno che preferisci e perché?
L’inverno perché il freddo mi stimola. L’estate perché la luce mi ricarica.
Che rapporto hai con la tecnologia e qual è il gadget tecnologico di cui non potresti fare a meno?
Faccio finta di capirci ma non ci capisco niente. Non potrei sopravvivere senza il mio PC.
Che rapporto hai con la televisione?
Annoiato.
Che rapporto hai con la politica?
Per ora mi limito ad essere estremamente irritato.
Hai delle cause che ti stanno particolarmente a cuore?
Tutte quelle dove un uso improprio del potere crea danni fisici e morali alla gente.
Giorno o notte?
Dipende da quello che c’è da fare.
Qual è la situazione che consideri più rilassante?
Passeggiare con l’Ipod a palla e fare l’amore.
Qual è il tuo ideale di giornata?
Quando, la sera, mi stupisco delle cose che sono riuscito a fare.
Qual è il tuo rifugio da tutto e tutti?
La mia casa in campagna, da solo e in silenzio.
Cosa ti manca di più quando sei lontano da casa?
Ritrovare me stesso attraverso gli altri.
Qual è la vacanza o il viaggio che vorresti fare e che non hai ancora fatto?
Una spiaggia con la sabbia bianca e con le palme.
Chi o cosa ti imbarazza?
Mi imbarazza la gentilezza ipocrita e quando non ho studiato abbastanza.
Com’è il tuo rapporto con il cibo?
Conflittualmente demenziale.
Dieta mediterranea, dieta macrobiotica o fast food?
Mediterranea.
Qual è il tuo piatto preferito?
La pasta in assoluto.

Ma quanto sei vago…so che puoi fare di meglio…
Tacchino in forno con le patate, il mio più riuscito. Lasagne, sono un mago. Frittate, una sfida alla creatività.
Vino rosso o bianco?
Rosso.
Il posto dove si mangia peggio?
Ristoranti Cinesi.
La musica è stata una vocazione?
Vorrei dire un’esigenza, ma poi passo per uno che se la tira.
A chi non ti conoscesse, cosa faresti ascoltare?
Tutta la musica di Monteverdi. Se è troppo, il Magnificat a sette voci del Vespro. Se è ancora troppo, “Non m’è grave il morire” dal Secondo Libro dei Madrigali.
Se ti fosse data l’opportunità di dirigere un’opera, quale sceglieresti?
Vorrei dirigere di nuovo Le Nozze di Figaro.
Cosa fai un’ora prima di salire sul palco?
Se me la sto facendo sotto cerco di farmela passare.
Cosa non manca mai nel tuo camerino?
L’acqua.
A cosa pensi quando ti guardi allo specchio?
Dipende dal mio peso: sei un fico, oppure, fai schifo!
Stato d’animo attuale?
Inquieto.
Il tuo motto?
Rilassati.
Una domanda che non ti è mai stata posta e che tu vorresti che ti venisse fatta…
Cos’è l’amore?
E allora… cos’è l’amore?
Quando sei felice di essere debole perché non puoi vivere senza di lui e poi scopri che anche lui è debole perché non può vivere senza di te.