Guida alle compositrici dal Rinascimento ai giorni nostri

di Adriano Bassi
Odoya di Città di Castello (2016)
Volume di 384 pagine, brossura, formato 15,5×21, ISBN: 978-88-6288-341-2
€ 24,00

L’emancipazione femminile, che in molti settori della vita artistica e culturale in Occidente, è un processo che si è del tutto compiuto, nella musica è ancora lungi dal realizzarsi pienamente. Se, come avverte Adriano Bassi in questo suo nuovo saggio, Guida alle compositrici dal Rinascimento ai nostri giorni, pubblicato dalla casa editrice Odoya,
“nella pittura, scultura, letteratura e nel mondo teatrale la conquista di spazi da parte della donna è pressoché totale”,
lo stesso non si può dire nella musica. Lo studioso aggiunge, infatti:
“Tutto ciò avviene solo parzialmente nella musica. I nostri retaggi ottocenteschi ci portano infatti a realizzare l’immagine dolce e sfocata della donna al pianoforte, all’arpa, al violino, ma si è tentati di rifiutare la figura femminile nella composizione o nella versione alquanto particolare di direttore d’orchestra”.
Effettivamente nei vari manuali di Storia della musica è piuttosto raro trovare nomi di donne e questi sono legati essenzialmente a grandi figure di interpreti; si ricordano, infatti, prima di giungere alla dive dell’opera dell’Ottocento e del Novencento, la famose “dame ferraresi”, Tarquinia Molza, Laura Peperara, Livia D’Arco e Anna Guarini o “La Romanina” Marianna Benti Bulgarelli che tanta importanza ebbe nella vita non solo artistica di Metastasio e, come compositrici, ma sempre all’ombra dei loro illustri parenti, Clara Schumann, Fanny Mendelssohn Hensel e Alma Mahler.
Grazie a questo lavoro di Adriano Bassi, finalmente è possibile  leggere una storia della musica declinata al femminile, non meno interessante di quella degli illustri colleghi uomini e che toglie dall’oblio, facendole conoscere a un largo pubblico, figure di alto profilo. L’autore, partendo dalla “madre” di tutte le compositrici, Hildegard von Bingen, definita da Bassi, una delle figure più affascinanti, problematiche e moderne dell’antichità, prosegue raccontando con una prosa scorrevole, la vita e l’opera di circa 60 musiciste tra le quali figurano anche nomi più o meno celebri perché parenti di compositori affermati, come Francesca e Settimia Caccini, figlie di Giulio Caccini, Barbara Strozzi, Fanny Mendelssohn Hensel, Alma Mahler, Germaine Taileferre, Elsa Olivieri Sangiacomo Respighi per arrivare al lunghissimo elenco delle compositrici del Novecento. I profili di quest’ultime sono arricchiti da un’intervista da loro rilasciata all’autore, grazie alla quale è possibile conoscere il personale approccio di ciascuna di loro alla musica e alla loro attività artistica, le difficoltà che hanno incontrato e interesanti opinioni sul ruolo della donna nel mondo musicale di oggi.
Condotto con assoluto rigore scientifico dal momento che ogni biografia è corredata da una bibliografia, da una discografia e da una sezione, Opere consigliate, nella quale sono indicate le fonti della produzione delle compositrici delle quali vengono delineati i profili, il libro pone la questione dell’importanza della donna nel mondo musicale ancora dominato dagli uomini.
Elegante, infine, la presentazione editoriale curata dalla Casa Editrice Odoya.