Laura Catrani: “Vox in bestia”

Gli animali della Divina Commedia. Un progetto per voce sola di Laura Catrani. Musica di Fabrizio De Rossi Re, Matteo Franceschini ed Alessandro Solbiati. Laura Catrani (soprano). Registrazione: 2 – 3 agosto 2021 presso Chiesa di San Giuseppe ai Piani, Bolzano. T. Time: 59′ 39″. 1CD Stradivarius STR37207
Concepito per celebrare Dante in occasione dei settecento anni dalla sua morte,
Vox in bestia è un album progettato da Laura Catrani, soprano  specializzato nel canto per voce sola, sin da quando giovane studentessa al Conservatorio di Milano ha affrontato Sequenza III di Luciano Berio. Come raccontato dalla stessa Laura Catrani nel Booklet, l’idea di questo progetto è nata nel 2020, quando, in piena pandemia, l’artista, imbattutasi “nell’universo degli animali fantastici e dei bestiari medievali”, dopo essersi interrogata “sull’anniversario di Dante, ormai molto vicino”, ha deciso “di dare vita ad un vero e proprio bestiario dantesco, una sorta di ricognizione sugli animali reali e fantastici della Commedia, visti e percepiti attraverso il prisma della sua voce”.
La parte musicale è stata affidata dalla stessa Catrami ai compositori
Fabrizio De Rossi Re, Matteo Franceschini e Alessandro Solbiati, ai quali ha chiesto di comporre cinque brevi brani per voce sola ispirandosi alle terzine dantesche che parlano degli animali. Fabrizio De Rossi Re si è occupato, in particolare, dei passi dell’Inferno, mentre Matteo Franceschini e Alessandro Solbiati rispettivamente di quelli del Purgatorio e del Paradiso, dando ciascuno di loro una visione originale delle bestie dei tre mondi. Se la musica di De Rossi Re si traduce, come affermato dal compositore sempre nel Booklet, quasi in un “percorso grottesco, irriverente e disperatamente divertente”, grazie all’introduzione di citazioni di brani di diversi generi musicali da Offenbach alla canzone italiana di fine Ottocento passando anche per il jazz, quella di Matteo Franceschini, che ha raccolto i suggerimenti offerti dagli stessi animali, dà particolare “risalto alla dimensione penitenziale”. Infine Alessandro Solbiati, facendo ricorso a tutti gli effetti che la voce umana può creare ed evitando facili e banali onomatopee, ha conferito ai suoi Animalia una dimensione simbolica. Il risultato è uno “spettacolo” nel quale la recitazione si mescola al canto che interpreta e integra i versi danteschi. “Cuciti” sulla vocalità di Laura Catrani, questi brani sono interpretati con grande cura dell’intonazione, degli effetti richiesti e delle dinamiche dal soprano che mostra anche ottime doti attoriali nella recitazione delle terzine dantesche. Molto bella è la sua interpretazione dell’Agnel del Purgatorio, concepito da Franceschini come una preghiera a “due voci”, in cui la Catrani riesce a sdoppiare la sua voce creando dei riflessi tra suoni gravi e acuti.