Vincenzo Bellini (1801-1835): “I Capuleti e i Montecchi” (1830)

Opera lirica in due atti su testo di Felice Romani. Vivica Genaux (Romeo), Valentina Farcas (Giulietta) Davide Giusti (Tebaldo), Fabrizio Beggi (Lorenzo), Ugo Guagliardo (Capellio). Belcanto Chorus, Europa Galante, Fabio Biondi (direttore). Registrazione: Rieti, Teatro Flavio Vespasiano, settembre 2014. 2CD GLOSSA GCD923404
La prassi filologica ormai divenuta di pragmatica nell’esecuzione di musiche del XVII e XVIII è ancora ai primi passi per quanto riguarda il melodramma ottocentesco eppure in specie per quanto riguarda la prima metà del secolo le possibilità di avere una visione più vicina alla volontà dei compositori e spesso più viva e coinvolgente sarebbero molteplici. Un’interessante esemplificazione è offerta da questa nuova registrazione de “I Capuleti e i Montecchi” belliniani affidata alla direzione di Fabio Biondi con la sua Europa Galante. Come indicato nelle interessanti note di accompagnamento – opera dello stesso Biondi – il tentativo è quello di ricreare le sonorità e le dinamiche dell’epoca tenendo conto di quello che era l’organico di pragmatica nei teatri del tempo e le indicazioni agogiche ed espressive contenute nella documentazione disponibile.
Il risultato è per molti aspetti sorprendente. Quella fornita da Biondi è una lettura di un nitore e di una pulizia ammirevoli, dal momento che il ridotto organico orchestrale esalta la purezza quasi cameristica di molti passaggi, mentre l’uso originale del forte-piano non limitato al basso continuo è chiamata ad arricchire in modo suggestivo le sonorità di alcuni punti della partitura. L’orchestra suona benissimo con una brillantezza e una ricchezza di colori invero ammirevole e poche volte l’accompagnamento di “Deh! Tu bell’anima” è stato altrettanto ricco di poesia così come poche volte la scena della sfida è stata attraversata da tali lampi di energia. Biondi opta poi per una ritmica decisamente sostenuta richiamandosi ad una lettera di Bellini in cui il compositore si esprimeva in termini molto critici nei confronti dei tempi troppo lenti adottati da Rolla in occasione della prima ripresa scaligera. Analoghe considerazioni valgono per l’ottimo Belcanto Chorus diretto da Martino Faggiani il cui ridotto numero di effettivi permette di esaltare la purezza di alcuni passaggi ma che nel limitato volume di suono complessivo riesce ad emergere con imprevista energia in quelli più concitati. Il risultato è un Bellini meno elegiaco di quanto la tradizione vorrebbe, ma più brillante e vitale, di notevole interesse e di non poco fascino.
Lo stesso rigore è applicato alla vocalità di cui vengono evidenziati dettagli di fraseggio ed espressione con un rigore ed una chiarezza assoluta; interessanti, infatti, le colorature presenti in tutti i da capo stilisticamente coerenti e senza eccessi tali da guastarne l’andamento melodico.
Se la parte orchestrale avrebbe tutti i numeri per fare di questa un’edizione di riferimento, il cast vocale, pur non altrettanto sfolgorante e comunque di livello più che apprezzabile, ha purtroppo con un gravissimo punto debole nel Romeo di Vivica Genaux. La cantante americana è sostanzialmente un soprano corto dalla voce chiara e leggera troppo lontana dalla natura vocale di Romeo per poterne darne una lettura compiuta. La voce è piccola anche rispetto a quella dei colleghi, il settore grave forzato,  faticoso e povero di suono – si senta la totale inconsistenza nelle discese di “ma v’accusi al cielo irato”. Le difficoltà vocali la inducono ad alcune forzature sia sul piano espressivo (vocali aperte) per cercare una maggior drammaticità  sia nel registro di petto compromettendo vocalità e stile.
Il calamitoso Romeo della Genaux influenza pesantemente un’edizione per il resto molto buona. Valentina Farcas è una Giulietta piacevolmente liliale, dal timbro morbido e luminoso che, unito a una bella musicalità e  alla sincera spontaneità dell’accento, la rendono pressochè perfetta per  la parte.
Davide Giusti è un valido Tebaldo dalla voce squillante, non priva di un giusto taglio eroico,  corretto per quanto riguarda la linea di canto tanto nell’aria – in cui si segnalano i tempi molto interessanti staccati da Biondi nella cabaletta – tanto nel duetto della sfida in cui esce assoluto vincitore nel confronto con la Genaux. Positivi gli apporti dei due bassi Fabrizio Beggi (Lorenzo) e Ugo Guagliardo (Capellio) che danno il loro solido contributo alla riuscita di una registrazione che sarebbe stata da ricordare se avesse avuto un protagonista all’altezza.