“Senza Trucco!”… Marco Lazzara

Variazioni verbali sull’originale questionario di Marcel Proust.  Si racconta  il contraltista Marco Lazzara . Contralto maschile, si è diplomato precocemente in pianoforte, organo, clavicembalo e canto. Si è perfezionato per tre anni all’Accademia musicale Chigiana: sin dal suo debutto nel 1989, la critica italiana ed estera si è occupata di lui, interessata dal suo particolarissimo registro vocale, dalla sua musicalità e personalità musicale e dalla versatilità nello stile, che gli hanno permesso di interpretare non solo il repertorio barocco, comune a contralti e controtenori, ma anche quello romantico e contemporaneo, mai praticato da un uomo che canta da contralto prima di lui. In tal senso gli si ascrivono ‘prime’ assolute di autori contemporanei come F. Vacchi, G. Manzoni, G. Kancheli, A.Corghi e ruoli melodrammatici, come per esempio nel ‘Lear’ di A. Reimann, interpretato sotto la direzione di A. Fagen e la regia di L. Ronconi. Il barocco melodrammatico italiano include il repertorio Händeliano, ‘Moro per amore’ di Stradella, ‘Orfeo ed Euridice’ di Gluck, ‘Il Tito’ di M.A. Cesti, così come innumerevoli cantate, messe e oratori. Nella produzione del XIX secolo ha interpretato ‘Die Fledermaus’ di J. Strauss, ‘Orphée aux enfers’ di J. Offenbach, ‘Ginevra di Scozia’ di S. Mayr. Ha tenuto numerosi recitals e partecipato a festivals internazionali e produzioni operistiche presso teatri, sedi concertistiche italiane ed europee. Si anche esibito alla Suntory Hall di Tokyo e alla Carnegie Hall di New York. Vasta la produzione discografica che comprende incisioni di opere, oratori barocchi, cantate e musica da camera, in particolare per Bongiovanni, Opera Rara, Nuova Era, Arts, Ricordi, Dynamic e Forlane.
Come definisci il tuo carattere ?
Mi definisco un gran testardo
.
Un tuo difetto?
Pensare troppo.
Qual è la qualità che t’attrae di più in un uomo?
Il fascino che può trasmettere e non parlo di bellezza .
E in una donna?
Potrei dire la stessa cosa.
La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile?
Al mio compagno e alla mia amica più cara.
Il tuo ideale di felicità?
Non saprei risponderti. E’ la domanda di una vita, potrei di rimando dirti: ma esiste un ideale di felicità?
Segno zodiacale?
Ariete ascendente bilancia.
Superstizioso ?
Assolutamente no.
Cosa volevi fare da grande?
Il vigile del fuoco.
Hai mai gridato vendetta?
In tutta sincerità, sì.
Il libro che ti ha segnato?
“Un uomo” di Oriana Fallaci.
Il giorno più felice della tua vita?
Un giorno di vacanza, ma potrei dire molti di quei giorni fatti di piccoli momenti di serenità.
E quello più triste?
La morte del mio cane.
Cosa ti manca di più nella tua vita di oggi?
Credo alcuni riconoscimenti artistici, di non essermi fatto valorizzare o essere stato valorizzato. Senza false modestie credo di essermi sempre proposto in un repertorio quanto mai vasto e originale, rispetto all’attività di altri “falsettisti” legata principalmente alla musica barocca.
La delusione più grande?
Dalle persone che credevi amiche e che invece non lo erano affatto o non come credevi.
Una tua follia?
Ballare nudo su un tetto.
E una tua mania?
Stare attento alle manie degli altri e cercare di non essere io stesso “maniacale” o più semplicemente “abitudinario.
Un tuo sogno ricorrente?
Volare, ma con ogni mezzo: dall’autobus all’auto,ecc. Tutto,nei mei sogni…decolla.
Di che cosa hai paura?
Della cattiveria.
A te, chi o cosa t’ imbarazza?
Degli errori degli altri. Nel mio lavoro capita di avere a che fare con qualche nota “infelice”, un’entrata sbagliata o altro. Io sto male anche per il collega vittima della stecca.
La situazione più rilassante?
Al mare, leggere e cercare di non pensare a nulla.
Materia scolastica preferita?
La geografia.
Città preferita?
Brema e Amburgo, città dove ho trovato una qualità di vita notevolissima.
Colore preferito?
Bleu.
Fiore preferito?
Il giglio bianco,quello di Sant’Antonio, per intenderci.
Vacanza ideale?
In Sardegna,a godermi il mare ma anche il fascino e i profumi dell’entroterra.
Giorno o notte?
L’alba.
Il film più amato?
“Viale del tramonto” di Billie Wilder.
La stagione dell’anno?
Se ci fossero le mezze stagioni, ti direi la Primavera.
Collezioni o hai collezionato qualcosa?
Non posso dire di essere un collezionista,ma ho molti strumenti antichi.
Parliamo di cibo. Il tuo peccato di gola?
Ti faccio innorridire di sicuro: Il “cervello” di vitello.
Da 1 a 10 che voto ti dai in cucina?
Direi 8.
Piatto forte in cucina?
Tagliolini all’aragosta e coniglio alla ligure.
E quello detestato?
Il cavolfiore.
Vino rosso o bianco?
Il rosso. A mio parere, di vini bianchi, veramente di qualità se ne trovano ben pochi.
Il paese dove ti capita di mangiare peggio?
In Inghilterra.
Cosa non manca mai nel tuo frigo?
La verdura.
Quanto sacrifichi di te stesso per l’apparire, per il cosidetto look?
Proprio nulla.
Se dovessi cambiare qualcosa nel suo fisico cosa cambierebbe?
Di sicuro le gambe,le ho sempre avuto troppo magre.
Il passatempo preferito?
Internet e andare al cinema.
Il tuo rapporto con la televisione?
Direi buono,ma guardo solo i films.
Parliamo di musica. Ti ricordi il primo disco acquistato?
Ricordo che si intitolava “Rock around the glock” ed era una raccolta, una compilation di musica rock.
Il tuo ruolo amato?
L’Orfeo dell’opera di Gluck.
Capita di cantare anche cose che non piacciono ma per un cachet alto…
Certo. Nel 1991 ho cantato il pastorello nella “Tosca” all’Arena di Verona: mi sono pagato un pezzo di casa.
Il cantante preferito?
Sarah Vaughan
Autore preferito in prosa?
Luigi Pirandello.
Attore preferito?
William Holden.
Se vincessi una somma enorme alla lotteria?
Sicuramente farei della beneficenza e poi acquisterai qualche altro strumento antico.
Cosa fai un’ora prima di salire sul palco?
Nulla, me ne sto tranquillo a guardarmi fisso nello specchio.
Cosa non manca mai nel tuo camerino?
Il profumo.
Quando ti capita di dire bugie?
Solo quando non voglio ferire nessuno.
Le colpe che ti ispirano maggiore indulgenza?
In quelle situazioni in cui ti viene da dire: “pazienza, tanto, per quanto tu possa insistere, non ci arriva proprio”…chiaro, no? Stato d’animo attuale?
Sereno.