Conversazione con il celebre soprano albanese Inva Mula salita alla ribalta internazionale per avere dato la sua bellissima voce a una cantante “aliena” nel film “Il Quinto Elemento” di Luc Besson.
Inva eccoti ad affrontare un’opera di Lalo. Recentemente hai cantato “Il Duca d’Alba” di Donizetti….
Il ruolo di Rozenn è bellissimo, ricco di lirismo e poesia. Si contrappone perfettamente a quello del mezzosoprano, Margared, uno personaggi più importanti dell’opera francese. Tutta l’opera di Lalo è stupenda, meriterebbe di essere rappresentata più spesso.
E il Donizetti del “Duca d’Alba”‘
Ho cantato il ruolo d’Amelia d’Egmont, in forma di concerto, al Festival di Radio France a Montpellier. E’ un personaggio dalla vocalità importante e drammaticamente impegnativo, anche se, diciamolo pure, non ti da “soddisfazione”, non c’è una grande scena per soprano, come in altre opere di Donizetti. Del “Duca d’Alba” uscirà anche un’incisione discografica.
Altri progetti nell’ambito del “fuori repertorio”?
Sì. Enrique Mazzola, il direttore del “Duca d’Alba”, un attento ricercatore di partiture dimenticate, mi ha proposto “Esmeralda”, ispirata a “Notre Dame” di Hugo, scritta da una compositrice francese contemporanea di Jules Massenet. Mi auguro di riuscire a fare coincidere gli impegni per poterla cantare.
Come scegli i ruoli?
Sarebbe bello potere avere davanti tanti spartiti e potere scegliere. Spesso ci si deve adattare. In Italia sono conosciuta soprattutto in “Traviata” e “Rigoletto”. Altrove, ho maggiori opportunità di cantare altre opere, soprattutto nel repertorio francese. Nel prossimo futuro canterò “Thais” di Massenet, “Faust” di Gounod e debutterò anche nella “Mireille”, dello stesso autore.
Il ruolo che più ami cantare?
Manon nell’opera di Massenet. Credo che sia perfetto per la mia vocalità.
E il repertorio italiano?
Vorrei cantare di più opere di Bellini, Rossini e Donizetti. Solo recentemente ho interpretato “I Capuleti e i Montecchi” di Bellini. Mi piacerebbe cantare la “Maria Stuarda” di Donizetti.In sede concertistica, dove sono più libera nella scelta, il “belcanto” italiano è sempre molto presente.
E Puccini?
In teatro ho cantato “La Bohéme” e recentemente ho cantato Magda de “La rondine”.Un ruolo che ho trovato molto adatto alla mia vocalità.
Lasciamo per un momento l’opera e parliamo un po’ di te. Qual è il tratto principale del tuo carattere?
Credo di essere una persona altruista. Prima di me stessa penso sempre al benessere delle persone che mi sono care.
Il tuo principale difetto?
Un insieme di tanti piccoli difetti, non credo nulla d’eclatante. Forse in un’epoca intrisa di egoismo, essere altruisti può essere un difetto.
Segno zodiacale?
Cancro.
Superstiziosa ?
Ho un rito scaramantico: entro sempre in scena con la gamba destra.
Tre aggettivi per il tuo amore ideale…
È ideale e come tale non esiste.
Lo hai trovato?
Ho un marito, ho un figlio. Rappresentano un mio equilibrio sentimentale.
Cosa volevi fare da grande?
La cantante. Il mio destino era assolutamente questo.
Hai mai gridato vendetta?
Mi sono presa delle rivalse verso delle persone che credevo amiche e invece non lo erano.
Il libro che ti ha segnato?
Purtroppo non riesco a leggere con una certa regolarità. Quando posso leggo sempre due libri contemporaneamente.Ho amato moltissimo Isabel Allende.
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
Con un padre compositore,una madre cantante lirica,una sorella pianista ho “respirato musica” fin dalla nascita.
Si può dire che la musica per te è un fatto genetico…
Direi proprio di sì. Con scelte ben precise.A cinque anni suonavo il pianoforte, anche se non ho mai voluto fare il pianista. La scelta del pianoforte l’aveva già fatta mia sorella. Io, come ti ho detto, volevo cantare e così iniziai in quei concorsi che corrispondono a quello che è lo “Zecchino d’oro” in Italia.
Cosa ti manca di più nella tua vita di oggi?
Il tempo per stare con mio figlio.
La delusione più grande?
La vita, fino ad oggi non mi ha riservato molte delusioni. Ci sono state persone che mi hanno voltato le spalle, purtroppo, capita. Che importanza dai al denaro?
Ti offre la libertà di realizzare certi….”sogni”.
Raccontami un tuo sogno ricorrente?
Essere sulla scena e non ricordarmi assolutamente nulla di quello che devo cantare.
Di che cosa hai paura?
Delle malattie.
Gli ideali, le passioni sono importanti?
Sono quelli che ti danno la forza di fare questo lavoro.
La situazione più rilassante?
Con la mia famiglia, con mio figlio.
Materia scolastica preferita?
La letteratura.
Città preferita?
Parigi. E’ la città dove vivo e dove è nato mio figlio.
Colore preferito?
Bleu.
Fiore preferito?
Le rose, di tutti i colori.
Vacanza ideale?
Ogni momento che trascorro con la mia famiglia.
Giorno o notte?
Notte fonda.
Il film più amato?
“Via col vento”. La femminilità di Rossella O’Hara è sempre straordinaria.
La stagione dell’anno?
La primavera, ma amo molto anche l’estate. Non soffro assolutamente il caldo, anzi trovo che per me è rigenerante.
Il tuo rapporto con il cibo?
Mangio tutto e di tutto. Ho la fortuna di avere un buon metabolismo che mi permette di farlo senza ingrassare.
Piatto preferito?
La carne. Le “tagliate” le “fiorentine”.
Vino rosso o bianco?
Vino rosso.
Il cantante preferito?
Nella musica leggera amo molto le canzoni e la grande comunicatività di Renato Zero. Nella musica lirica ammiro molto Renata Scotto e Mirella Freni. La prima, per come ha saputo trasformare e trasformarsi da un repertorio prettamente “lirico” a uno decisamente drammatico. La seconda, per l’intelligenza, la musicalità e la longevità artistica.
A chi non conoscesse la sua voce, cosa le faresti ascoltare?
Farei vedere la scena del soprano “alieno”, alla quale ho dato la voce, nel film “Il Quinto elemento” di Luc Besson.
Vero. E’ stata un’occasione un po’ particolare per farti conoscere…
Certamente.
Raccontaci un po’. Come ti capitò questa opportunità?
Molto semplicemente:venne contattato il mio agente, il quale penso immediatamente a me. Feci un’audizione, piacqui moltissimo e quindi andai in uno studio di registrazione dove, oltre alla mia voce fecero anche delle riprese video. Quindi è stata sovrapposta la mia bocca che canta su quella dell’attrice che interpreta il ruolo. Il risultato finale è incredibile. Confesso che mi sarebbe piaciuto essere io ad interpretare quel ruolo.
Il primo disco acquistato?
“La Bohème” con la Freni e Pavarotti, diretta da Karajan.Credo sia ancora oggi un’edizione di riferimento.
Il tuo rapporto con la televisione?
La televisione è un “sottofondo” che mi fa compagnia, soprattutto quando sono in giro per alberghi.Spesso la lascio accesa anche quando esco per andare in albergo.
Che trasmissione guardi solitamente?
Guardo molti telegiornali, notiziari. Mi piace essere sempre informata, ma anche capire come vengono date le notizie.
C’è un orrore in tv?
Credo che non ci sia una sufficiente tutela dei minori che guardano la televisione.
Cosa fai un’ora prima di salire sul palco?
Cerco il massimo della concentrazione.
Cosa non manca mai nel tuo camerino?
Le foto dei miei cari.
Il divismo?
Posso essere “diva” solo ed esclusivamente sulla scena, esserlo anche nella vita trovo sia assolutamente ridicolo e fuori dalla realtà.
A cosa pensi quando ti guardi allo specchio?
A come passa il tempo!!
Come vorresti morire?
Preferisco non pensarci.
Stato d’animo attuale?
Tranquillo.
Il tuo motto?
Cercare sempre la forza di andare avanti.
Figlia d’arte, INVA MULA si è avviata giovanissima alla carriera lirica, nel 1987 ha vinto il Concorso “Cantante d’Albania” di Tirana e nel 1988 il Concorso “George Enescu” di Bucarest. Nel 1992 è risultata vincitrice assoluta del Concorso “Butterfly” di Barcellona e nel 1993 si è aggiudicata il Concorso “Placido Domingo” di Parigi, cui hanno fanno seguito alcuni concerti con il celebre tenore all’Opera Bastille (oggetto di una registrazione discografica per la Sony), nonché a Bruxelles nell’ambito di “Europalia Mexico”, a Monaco di Baviera e a Oslo.
Dopo gli esordi in Albania, la sua carriera l’ha portata sui palcoscenici di alcuni tra i più importanti teatri europei e d’oltreoceano. All’Opéra Bastille ha interpretato il ruolo di Micaela in Carmen e Lady Macbeth nel distretto di Mzensk di Šostakovic, all’Opera di Bonn ha cantato Lisetta nella Rondine ed Antonia in Les contes d’Hoffmann ed alla Staatsoper di Amburgo il ruolo di Adina nell’Elisir d’amore. Tra le sue passate interpretazioni si ricordano inoltre quella di Juliette in Roméo et Juliette (Avignone e Los Angeles), della Jolie fille de Perth di Bizet (Compiègne), di Norina in Don Pasquale (Los Angeles), di Carmen (Opéra Comique di Parigi, Arena di Verona), di Margherita nel Faust (St. Gallen), Susanna nelle Nozze di Figaro (Los Angeles e Santiago del Chile), della Rondine (Washington), di Atlantide (Opéra de Marseille) e di Constance in Les dialogues des Carmélites (Cagliari).
Sin dagli inizi della carriera, le particolari doti canore e caratteristiche timbriche le hanno permesso di affrontare anche diversi ruoli del repertorio verdiano, fra i quali, Oscar in Un ballo in maschera (Opéra di Montecarlo), Nannetta in Falstaff (Teatro alla Scala e Ravenna Festival con Riccardo Muti, Lyric Opera di Chicago, Opéra de Marseille), Gilda in Rigoletto (Arena di Verona, Teatro Verdi di Trieste, Music Center di Los Angeles, Teatro alla Scala ed a Siena con la Fondazione Arturo Toscanini di Parma) e Violetta nella Traviata, opera in cui si è particolarmente distinta nei teatri di Avignone, Los Angeles, Toulouse e, più recentemente, all’Arena di Verona, all’Opéra de Montpellier, al Teatro alla Scala, all’Opéra de Nice, alla Deutsche Oper di Berlino, ad Orange, al New National Theatre di Tokyo ed alla Royal Opera House-Covent Garden di Londra.
Fra gli altri successi si segnalano, inoltre, Lucia di Lammermoor alla Wiener Staatsoper, Les contes d’Hoffmann (Antonia) al Teatro Verdi di Trieste ed a Vienna, Carmen all’Opéra de Paris, all’Opéra de Nice ed all’Opera di Bilbao, Manon ad Avignone, Rigoletto al Teatro alla Scala ed a Firenze, L’elisir d’amore al Teatro Regio di Parma, Don Pasquale a Roma, e La Bohème all’Opera Pacific di Los Angeles, opera, quest’ultima, che ha segnato il suo debutto al Metropolitan Opera di New York. Nelle ultime stagioni è stata acclamata interprete, inoltre, ne La traviata all’Opéra National de Paris, alla Wiener Staastoper, all’Arena di Verona, a Madrid ed a Bilbao, Gianni Schicchi al Teatro alla Scala, Rigoletto a Barcellona e Zurigo, Manon a Ginevra, La rondine a Toulouse, I Puritani ad Avignone e Turandot a Nizza, solo per citarne alcuni.
In ambito concertistico ha interpretato alcune opere di Florent Schmitt in un recital alla Salle Gaveau di Parigi con l’Orchestre National de France, arie di Mozart e Mahler in un concerto con l’Orchestra di Bordeaux, nonché l’Exsultate e Jubilate di Mozart con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino per la direzione di Daniel Oren (stagione 1998/99). Ha riscosso un grandissimo successo personale a Mosca dove ha interpretato un recital mozartiano per la direzione di Spivakov, nonché in numerosi concerti a Kiev, Beirut, Avignone, Madrid, al Festival di Colmar (Requiem e Krönungsmesse di Mozart) ed a Dresda (Petite Messe Solennelle di Rossini).