“Senza trucco!”…Juan Diego Florez

Variazioni verbali sull’originale questionario di Marcel Proust. Abbiamo incontrato un’autentica “star” del “belcanto” internazionale:il tenore Juan Diego Flore.
Il tratto principale del tuo carattere?
La determinazione.
Il tuo difetto principale?
L’eccesso di autocritica.
La qualità che ti attrae di più in un uomo?
L’onestà.
E in una donna?
La femminilità.
La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile?
Sicuramente a mia madre.
Il tuo ideale di felicità?
L’essere il più possibile sereno.
La gelosia?
E’ un segno di insicurezza, ma non mi appartiene…
Un tuo rimpianto?
Non avere dedicato più tempo a quelle persone che non ci sono più.
Il giorno più felice della tua vita?
Sicuramente deve ancora arrivare.
E quello più triste?
Quando è morta mia nonna.
Di cosa hai più paura?
Di non essere sufficientemente preparato.
La Città più amata?
Lima.
Il colore preferito?
Il blu oltremare.
Il fiore preferito?
La magnolia.
Il tuo rapporto con il cibo?
Direi più che ottimo…
Il piatto preferito?
“Aji de gallina”.E’ un piatto tipico peruviano,piuttosto piccante.
Si potrebbe chiamare “pollo al peperoncino”.
Cosa bevi più volentieri?
Sicuramente un buon bicchiere di vino.
Il tuo ricordo più bello?
Il mio debutto a Pesaro nel 1996.
Quando ti capita di dire bugie?
Quando non voglio ferire.
A cosa non sai rinunciare?
Alle cose belle della vita.
L’ultimo libro che hai letto?
“Viaggio al termine della notte” di Céline Louis-Ferdinand.
Il passatempo preferito?
Il computer, l’informatica.
Il Cantante preferito?
Alfredo Kraus e Luciano Pavarotti.
Il tuo profumo preferito?
L’odore del mare…
Un viaggio che vorresti fare?
Vorrei conoscere l’Australia, un paese di grande fascino.
Quale personaggio del presente o del passato avresti voluto essere?
Direi nessuno.
La forma d’arte che ami di più oltre alla musica?
Amo molto la danza in tutte le sue forme.
IL tuo rapporto con la televisione?
Buono, ma senza particolare coinvolgimento.
L’ultimo film che hai visto?
“Mare dentro” di Alejandro Amenabar, un film veramente intenso.
Attore preferito?
Tanti, troppi, non saprei…
La cosa più stravagante che ha fatto?
Cantare nella metropolitana di New York.
Se dovessi cambiare qualcosa nel suo fisico cosa cambieresti?
Direi nulla…
Se vincessi una somma enorme alla lotteria?
Farei molta beneficenza.
Un sogno nel cassetto?
Fare surfing.
La cosa che detesti di più?
L’ipocrisia.
Il dono di natura che vorresti avere?
La capacità di leggere rapidamente.
La cosa più preziosa che hai ricevuto in dono?
L’Amore.
Come vorresti morire?
Serenamente e il più vecchio possibile.
Le colpe che ti ispirano maggiore indulgenza?
Quelle che potremmo definire insignificanti..
Umore attuale?
Direi buono.
Un tuo motto?
Non ne ho.

Juan Diego Florez è nato a Lima, Perù, il 13 gennaio 1973. Ha studiato canto presso il Conservatorio della sua città natale e successivamente, dal 1993 al 1996 presso il Curtis Institute di Philhadelphia. Determinante l’incontro con il tenore Ernesto Palacio che lo ha portato in Italia e qui gli è arrivata la grande occasione professionale:nell’agosto del 1996, al “Rossini Opera Festival” sostituisce il tenore Bruce Ford nell’opera “Matilde di Shabran” di Rossini. All’età di 23 anni, Florez si trova improvvisamente sotto i riflettori del mondo musicale internazionale che lo acclamano come un’autentica rivelazione. E’ l’inizio di una folgorante carriera che ha portato Florez ai vertici del panorama lirico internazionale. E’ ormai lunghissimo l’elenco dei teatri, sedi concertistiche ecc. dove Florez ha cantato ed è continuamente richiesto come uno dei massimi tenori belcantisti oggi in attività in repertorio che ha in Rossini il suo punto di forza (“La Cenerentola“, “Il Barbiere di Siviglia”, “L’Italiana in Algeri”,ecc.). Dalla sua ricca discografia, segnaliamo le incisioni de “Le comte Ory” (Deutsche Grammophon), “Semiramide” e “Barbiere di Siviglia” (Nightingale), “La Cenerentola” (ediz. Rof), oltre a recital operistici incisi per la “Decca”.