Carlo Colombara : Opera Arias – Scene e arie da opere di Verdi, Gounod, Boito e Rachmaninov. Orchestra della Svizzera Italiana. Direttore, Gyorgy G.Rath. 1 cd Bongiovanni.
Rencontres – Mélodies francaises – Musiche di Fauré, Hahn, Duparc, Poulenc, Ibert, Ravel. Rani Calderon, pianoforte. 1 cd Dynamic.
Due visioni speculari di un artista completo, così potremmo definire questi album che fanno conoscere l’arte vocale e interpretativa di Carlo Colombara. Nel primo album troviamo celeberrime pagine dal Don Carlo, Attila, Vespri Siciliani, Faust, Mefistofele… Colpisce subito, non solo la bellezza del timbro, esibito senza troppi compiacimenti, una linea di canto sostenuta da una tecnica solida e, soprattutto, un fraseggio quanto mai incisivo, una particolare attenzione a scolpire la frase a interpretare semplicemente illuminando il testo musicale. Un tocco che potremmo definire “cameristico”? Direi proprio di si, perchè Colombara con cede a facili effetti plateali, è interprete teatrale senza tradire la partitura. Questo concetto lo possiamo tranquillamente applicare anche al secondo album, nel quale il basso bolognese si cimenta in una carrellata di melodie francesi, un repertorio che, generalmente può essere ritenuto poco consono alla voce di basso. Colombara invece conferma la grande attenzione verso il testo letterario, con un tocco di teatralità, che però non intacca la natura cameristica della composizione. In ogni “chanson”, la voce, duttilissima di Colombara, si apre a slanci appassionati ma si piega anche a un canto “a fior di labbra”, intimo, trasognato, poetico. In conclusione, due cd che rappresentano un artista assolutamente moderno, in grado di farsi apprezzare, fuori dagli stereotipi che spesso condizionano i cantanti lirici italiani.