Inva Mula: “Il bel sogno”

“Il bel sogno” – Opera Arias – Inva Mula, soprano. Orchestra Filarmonica di Zagrabia. Direttore, Ivo Lipanovic. Arie da opere di Puccini  (“La Rondine”, “La Bohéme”, “Gianni Schicchi”), Gounod (“Mireille”, “Faust”), Massenet ( “Manon”, “Thais”) e Verdi (“La Traviata”). 1 cd “Virgin”, 2009.
Il nome di Inva Mula, non ha certo bisogno di molte presentazione, visto che la cantante albanese di nascita ma parigina d’adozione è assai nota ai melomani, vista la sua costante presenza su numerosi palcoscenici internazionali come interprete, anche  dei ruoli che presenta in questo  album.  Nata come soprano lirico con una certa predisposizione al “coloratura”, la Mula ha però orientato le sue scelte artistiche verso  ruoli più marcatamente lirici.  Dopo molti  Rigoletto a Traviata (che per altro canta ancora), è passata via,via a La Bohème, all”Antonia de Le contes d’Hoffmann, Manon,  Pagliacci, Faust, ecc…fino alla recente Mireille interpretata al Palais Garnier di Parigi.  Voce di bel timbro,  con una indubbia presenza scenica e  capacità interpretative, La Mula, si presenta qui con il suo primo album ufficiale.  Peccato che la scelta dei brani incisi sia quanto mai ovvia e diciamolo pure, abusata. Per l’ennesima volta troviamo il “Mi chiamano Mimì, o  ancora, “O mio babbino caro”  e le arie di  Violetta dalla Traviata. Proprio in Verdi, nel “Sempre libera”, purtroppo  si nota un evidente disagio nelle agilità, con un mi bemolle  flebile e “stiracchiato”.  Più interessanti gli estratti dalla opere francesi, anche se la cantante appare come svogliata, con un fraseggio  alquanto anonimo, poco vario. Strano,  visto che parliamo di partiture già interpretate integralmente in teatro, quindi ben conosciute dalla cantante. Il disco dovrebbe ancor più offrire l’occasione per impreziosire  dettagli, accenti. Questo purtroppo non avviene. Forse  perchè la Mula non è una cantante discografica? Può  essere.  Aggiungiamo pure che se ci fosse stato un altro direttore, forse il risultato avrebbe potuto essere diverso. Questo sig.Lipanovic, non va oltre una concertazione inerte,  a volte con dei tempi eccessivamente lenti, che non migliorano  l’esecuzione…..Peccato!