“Senza trucco!…Carlo Colombara

Martedi 17 novembre al Teatro “A. Ponchielli” di Cremona si terrà  la serata di gala per il conferimento del premio “Claudio Monteverdi” a Carlo Colombara da parte dell’associazione culturale “Amici della Lirica Claudio Monteverdi”. Nel decennale della scomparsa di Giuseppe Modesti, nobile figura di basso cremonese, il premio, che in passato è andato a Mirella Freni e Raina Kabaivanska, Mariella Devia e Dimitra Theodossiou, Giuseppe Di Stefano e José Carreras, Aldo Protti, Piero Cappuccilli, Renato Bruson e Leo Nucci, per la prima volta viene assegnato a un basso.
Il tratto principale del tuo carattere?
La fermezza e la determinazione.
Il tuo principale difetto?
L’orgoglio.
Segno zodiacale?
Leone.
Superstizioso?
Poco o niente.
Cioé?…
All’inizio di carriera rovinavo molti costumi con i chiodi storti….ehehehe!
Cosa volevi fare da grande?
Il postino, mia madre mi racconta che ogni tanto volevo sentirmi dire:”grazie”…
Forse era già un piccolo desiderio di applausi?
Letture preferite
Le biografie, libri di filosofia…poesie…
Un libro che hai amato
Uno su tanti…”Il nome della rosa di Eco , tutto Hemingway…”Gomorra” di Saviano…
La tua ambizione da bambino?
Strana, me la ricordo solo adesso. Avrei voluto vivere in una tenda, con poche cose, molto semplicemente, in disparte, da tutto e da tutti…
Hai mai gridato vendetta?
Ehh…. Sia in scena che fuori…E  a volte è stata soddisfatta. Sono riuscito a zittire Vittorio Sgarbi….ehehehe.
Cosa è successo?
Qualche anno fa, all’Arena di Verona, in occasione della “Gioconda“. Alla cena dopo lo spettacolo, Sgarbi si è messo a fare il cascamorto con la mia compagna. Io, prontamente, l’ho raggelato dicendogli che non c’era ” trippa per gatti”…. è andato via dalla cena…wow!!!
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
Mai!
La musica è stata una vocazione?
No, una necessità, come mangiare, dormire…
Cosa ti manca di più nella tua vita di oggi?
Le persone che ho amato e che non ci sono più.
La delusione più grande?
Scoprire che non ero poi tanto diverso da alcune persone che ho tanto criticato.
I tuoi ricordi più cari?
I miei nonni e tutto il mio vissuto.
Che importanza dai al denaro?
Solo per il fatto che non devo angustiarmi per campare.
In cosa sei più spendaccione?
Per il tempo libero: stadio, corrida, viaggi e ristoranti.
Raccontami un tuo sogno ricorrente?
Spesso sogno  di provarci con donne che, nella reltà, non mi sono mai piaciute.
Di che cosa hai paura?
Di perdere la lucidità mentale con la vecchiaia.
Il tuo sogno più ambizioso
Divulgare la tecnica del belcanto.
Gli ideali, le passioni sono importanti?
Sono vitali, non potrei mai vivere senza. Mi fanno sentire “vivo”.
La tua più grande sfida
Fare una grande carriera senza nessun tipo di compromesso, solo con la mia voce.
E’ bello averla vinta!
A te, chi o cosa ti imbarazza?
Mi imbarazzano solo i complimenti.
La situazione più rilassante?
Sdraiato sulla mia amaca al mare.
Materia scolastica preferita?
Geografia.
Città preferita?
Difficile… sono tante e per tanti aspetti diversi.
Però una su tutte è Barcellona, la città dove ho scelto di vivere.
Colore preferito?
Bleu elettrico.
Fiore preferito?
L’Anturim
La Vacanza o il viaggio che vorresti fare
In Patagonia, con escursioni in Antartide per i vedere i pinguini da vicino…
Ma nessuno vuole venire con me !..
Giorno o notte?
Notte inoltrata.
La tua giornata ideale
Sveglia libera, leggere la posta elettronica, colazione, un po’ di “cazzeggio” per casa. Nel pomeriggio andare alla corrida, alla sera allo stadio a vedere il Barcellona, in tarda serata a mangiare “Tapas alla Cerveceria Catalana”, rientrare  e magari… fare all’amore con la mia compagna!!!  Una giornata intensa, eh?
Direi…Il tuo rifugio?
Come dice Calaf…E’ chiuso in me.

Il film più amato?

Amarcord” di Fellini.
La stagione dell’anno?
L’autunno.
Il posto dove si mangia peggio?
In Inghilterra.
Il tuo rapporto con il cibo?
Ottimo…e si vede !
Piatto preferito?
“Bouillabaisse”, la zuppa di pesce alla marsigliese.
Il tuo piatto forte in cucina?
Tutto il pesce e i primi piatti.
Vino rosso o bianco?
Rosso, ad esempio un “Turriga” sardo.
Cosa non manca mai nel tuo frigo…
L’acqua.
Il tuo debole in cucina…
La mortadella e i salumi in genere….Cavolo!!!
La tua colonna sonora preferita…
“Memory” di Webber o  Terzo Movimento dalla Sinfonia nr.3 di Brahms.
Il cantante preferito?
Luciano Pavarotti, Franco Corelli e Montserrat Caballé, poi ascolto i cantautori italiani: da De Gregori a De André,
Dalla, senza nessuna preferenza.
A chi non conoscesse la sua voce, cosa le faresti ascoltare?
L’aria e la cabaletta dall’ Attila di Verdi.
Come segui l’evoluzione della tua voce?
Come un atleta…per riuscire ad ottenere le stesse prestazioni di dieci anni fa devo studiare il doppio.
Se adesso tu potessi scegliere un ruolo cosa sceglieresti?
Quelli che già canto e aggiungerei il Boris.
Ma hai anche cantato Escamillo?
Mi ha fatto piacere cantare questo ruolo, ma è stata un’escursione isolata. Sono un basso e posso fare solo quello in scena.
Altra cosa una registrazione in studio. In questo caso inciderei “Falstaff”,  Jago dell’ “Otello” e Scarpia della “Tosca”.
Il primo disco acquistato?
Arie e canzoni cantate da Beniamino Gigli.
Il tuo rapporto con la televisione?
Pessimo.
C’è un orrore in tv?
Uno solo?….E’ il museo degli orrori, con qualche rara eccezione….
Cosa fai un’ora prima di salire sul palco?
Controllo il trucco allo specchio…A volte “me la faccio sotto” e non faccio niente, se non chiudermi in camerino a contare i secondi che mi separano dalla fine dell’opera.
Cosa non manca mai nel tuo camerino?
Lo zucchero.
A cosa pensi quando ti guardi allo specchio?
Quanto è bello potersi guardare allo specchio con la faccia pulita….
Come vorresti morire?
In silenzio, dormendo.
Stato d’animo attuale?
Sereno.
Il tuo motto?
“Carpe Diem”.
Carlo Colombara è uno dei tanti cantanti italiani lanciati a livello internazionale dalla vittoria del concorso As.Li.Co.. La sua affermazione nel concorso organizzato dai Teatri lombardi risale al 1987; da allora Colombara si è esibito nei maggiori teatri lirici del mondo, interpretando ruoli che vanno dalle opere monteverdiane (Seneca nell’Incoronazione di Poppea) a quelle di Verdi (Nabucco, Macbeth, I Vespri siciliani, Don carlo, Simon Boccanegra, la forza del destino); passando per quelle di Rossini e giungendo fino al repertorio del Novecento. E’ impressionante l’elenco dei grandi direttori d’orchestra che l’hanno scelto per le loro produzioni: Bruno Bartoletti, Gary Bertini, Myung-Whun Chung, Colin Davis, Gianandrea Gavazzeni, Carlo Maria Giulini, Eliahu Inbal, Vladimir Jurowski, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Riccardo Muti,  Antonio Pappano, Michel Plasson, Wolfgang Sawallisch, Giuseppe Sinopoli, Georg Solti. Tra i suoi prossimi impegni: La Favorite di Donizetti a Sevilla (dicembre 2009), Nabucco a Zurigo (gennaio,febbraio, 2010), Messa da Requiem di Verdi a Toronto (febbraio 2010), La Sonnambula di Bellini a Las Palmas (marzo 2010), Aida a New York ( marzo,aprile 2010), Norma di Bellini a Madrid (maggio 2010), Macbeth a Bruxelles (giugno 2010).
Foto: Daniel Völker/Ópera Actual – Timo Seppäläinen