Arie da “Siroe”, “Orlando”, “Agrippina”, “Serse”, “Alcina”, “Tamerlano” e dalle Cantate “La guerra amorosa”, “Apollo e Dafne”. Lorenzo Regazzo, basso. Con la partecipazione del soprano Gemma Bertagnolli. Il Concerto Italiano. Direttore, Rinaldo Alessandrini. 1 Cd, NAIVE, 2009
Seguo da tempo la carriera artistica del basso veneziano Lorenzo Regazzo. Ricordo di averlo visto in scena per la prima volta nel 1998 nel raro Orione di Cavalli al Teatro “Goldoni” di Venezia. Già in questa prima occasione si coglievanoi le caratteristiche peculiari di questo artista: timbro luminoso, dizione perfetta e una naturale predisposizione al canto di agilità. A ciò aggiungiamo non comuni doti sceniche. Nel corso degli anni ho avuto modo di risentirlo in più occasioni, fino alla recente Agrippina di Handel al Teatro “Malibran” di Venezia. L’impressione di allora ora è una certezza, perchè il Regazzo di oggi, ovviamente in meglio, mostra un controllo tecnico ammirevole e la consueta capacità di “illuminare” sempre il testo. Va anche detto che Regazzo è stato allievo di Sesto Bruscantini, il nostro più illustre interprete del repertorio settecentesco oltre che di Rossini e del Donizetti buffo. In un certo qual senso Regazzo ne segue le impronte, visto che il suo attuale repertorio è principalmente incentrato su titoli che spaziano da Vivaldi, Handel, Mozart fino a Rossini. Parlando di questo cd, non si può non sottolineare la difficoltà di offrire un ascolto il più possibile vario, quando si ha a che fare con una forma espressiva come quella dell’opera seria del XVIII sec. tutta basata sugli “affetti” delle arie con “da capo”. Aggiungiamo anche la vocalità di basso non ero certo ai primi posti del gradimento sia del pubblico che dei compositori, che ovviamente, si adeguavano. In questo caso specifico, partiamo da un presupposto non secondario, ossia che Lorenzo Regazzo ha interpretato in teatro pressochè tutte le pagine proposte nel disco, il che aggiunge quell’ingrediente in più che va a valorizzare l’interpretazione. Un tocco di teatro che si esprime anche nell’aver inserito la scena tra Claudio e Poppea (con il prezioso cameo di Gemma Bertagnolli) del primo atto dell’Agrippina nella quale Regazzo mostra in aggiunta la sua indubbia vis comica. Su questo versante, il basso affronta anche il personaggio di Elviro del Serse. Pregevole l’accompagnamento de “Il Concerto Italiano” con il suo direttore Rinaldo Alessandrini. Un cd di indubbio interesse anche se, non nascondo la mia personale predilezione per quello registrato da Regazzo nel 2005, dedicato alle arie vivaldiane, edito sempre da Naive, al quale anche questo merita di essere affiancato.