Simone Kermes… “Colori d’amore”

Ciao Simone! È un piacere riaverti di nuovo ospite su GBOpera, in occasione dell’uscita del tuo nuovo cd Colori d’Amore. La tua intervista Senza Trucco risale a gennaio di quest’anno, quando riscuotevi meritati consensi per il tuo album Lava. Il successo di quel cd ti ha consacrata come la “Regina del Barocco”, secondo Opera News, mentre The Guardian e The Sunday Times hanno lodato la tua voce e la tua tecnica.
Cosa è cambiato in te, come artista e come donna, da Lava a Colori d’Amore?
Certamente sono cambiata: voglio essere più profonda – ho cercato di tornare alla mia natura, la natura della voce umana – e voglio toccare la gente. Onestamente, penso che siamo arrivati ad un punto in cui dobbiamo tornare a noi stessi – e la musica aiuta – il tempo si può fermare per un momento – senza tempo… è il mio obiettivo, il mio desiderio…
Cosa ti ha spinta a voler rappresentare, attraverso questo disco, la gamma dei sentimenti che si riconducono all’amore?
I colori dell’amore – il rosso, l’arancione, il blu, il viola – ad ogni colore si associa un sentimento – e le arie, la musica e i versi hanno tutto – l’amore profondo, il fuoco, il sesso, la gelosia, la vendetta – ma il vero amore è la cosa più importante nella nostra vita e, naturalmente, nella nostra musica…
C’è un pezzo, fra quelli inseriti nell’album, a cui tieni particolarmente e perché?
Si, ce ne sono tanti, a dire il vero, e non è facile sceglierne uno, ma se devo, penso a “Ombra mai fu” – è così bella e semplice, Bononcini ne ebbe l’idea e la compose 40 anni prima che Handel ne traesse ispirazione o ne facesse sua la musica – un capolavoro…
Con quale degli autori che hai affrontato sinora senti le maggiori affinità e perché?
Mi piacciono i fratelli Bononcini e, naturalmente, il padre di tutti i compositori di quel periodo (incluso Bach), Scarlatti… del periodo napoletano, Broschi naturalmente…
Colori d’Amore è uscito per la Sony, e quindi una major, che sembra aver fatto le cose in grande per questa tua nuova fatica. Qual è la sensazione che provi quando esce un tuo nuovo disco?
Sento che non c’è più nient’altro che possa fare – e spero che piaccia al pubblico. spero che sia una produzione senza tempo, che duri per molto e non per lo spazio di tre mesi… Spero che la gente possa ascoltare il disco non so quante volte e che trovi sempre nuove ispirazioni e sensazioni… ma penso che abbiamo fatto del nostro meglio e ora ci rimangono i concerti – la musica sarà il nostro lavoro sempre nuovo…
Com’è stato lavorare a Colori d’Amore?
Stressante – perché Claudio ha cercato i pezzi in pochissimo tempo e di conseguenza non ho avuto molto tempo per studiarli e provarli… ma a volte è meglio che vada così – senti lo stress, ma anche tanta ispirazione e sei contenta dei nuovi pezzi… è stato un lavoro fantastico e pazzesco allo stesso tempo – ne sono molto contenta… davvero!
C’è qualche aneddoto divertente legato alla lavorazione del disco che ti va di raccontarci?
In realtà non ce ne sono… poiché siamo molto disciplinati e professionali… sai com’è…
Questo è il secondo disco che pubblichi in collaborazione con Claudio Osele e Le Musiche Nove. Ce ne saranno altri in futuro?
Naturalmente, il terzo album di un’ideale trilogia è in preparazione e faremo arte e non una raccolta di brani in voga in questo momento… Non so quali pezzi o compositori registreremo, Claudio lo sa… questo disco non sarà la fine della nostra collaborazione… Spero di fare altra musica e altri dischi con lui e Le Musiche Nove, che è come fare un viaggio attorno al mondo…
Ti pesa essere a tutt’oggi una delle voci più importanti nel panorama mondiale del barocco?
Non ci penso – perché dovrei??? E poi non canto sempre il barocco… Non è importante essere famosa – è importante essere onesti… delle buone persone, questo è il significato della nostra vita… e ciò che accadrà doveva accadere… ma dipende da noi l’essere buoni e onesti, non è vero?
In occasione dell’intervista “Senza Trucco”, dichiarasti che ti piace cimentarti anche con musica diversa da quella barocca e che Mozart è un toccasana per la tua voce. A quando un disco di musica che non sia barocca?
Ho registrato tanta altra musica – ho cominciato con Humperdinck, ho cantato Beethoven, Haydn, musica contemporanea, Mozart, Mendelssohn e il belcanto… e… la mia voce può cantare tante altre cose, ma sono più famosa per il repertorio barocco… questo è il punto: non è strano?
Cosa possiamo aspettarci dopo questo cd?
Prepareremo il nuovo album… sono così eccitata all’idea … e non ne vedo l’ora…
Dopo la pubblicazione, di solito, si passa alla fase di promozione del disco… Quali sono i tuoi prossimi impegni?
Abbiamo un sacco di concerti – un grosso tour della Germania che comprende la Herkulessaal di Monaco, le Konzerthaus di Berlino e di Dortmund, l’Alte Oper di Francoforte, la Laiezhallle di Amburgo, il Glocke di Bremen, il Festival di Schwetzingen, il Frauenkirchen di Dresden e il Festival di Bad Kissingen, poi forse Montpellier in Francia, il Museo Puschkin a Mosca, in Russia, e Basilea e Berna in Svizzera.
Ti rivedremo in Italia? E quando?
Mi spiace, ma al momento non c’è nulla in programma… Aspettiamo un invito… In realtà la musica barocca non è molto in voga in Italia… ma spero che lo diventi….

E, naturalmente, speriamo vivamente anche noi di poter assistere ad un concerto italiano di questa grande artista e di poter godere dal vivo della musica del suo nuovo cd, “Colori d’amore”, uscito il 12 ottobre su etichetta Sony Classical.
“Senza trucco”…Simone Kermes