Verona, Teatro Camploy, L’Altro Teatro
Balletto di Roma, Ente Nazionale  del Balletto,
direzione artistica, Walter Zappolini
“OTELLO”
Balletto in due atti da W.Shakespeare
Coreografia e scene di Fabrizio Monteverde
su musiche di Antonin Dvorak
Otello VINCENZO CARPINO
Desdemona CLAUDIA VECCHI
Jago MARCO BELLONE
Cassio PLACIDO AMANTE
Emilia AZZURRA SCHENA
Compagnia il Balletto di Roma
Costumi Santi Rinciari
Luci Emanuele De Maria
Verona, 19 gennaio 2011
Nell’ambito della settima edizione della rassegna “Teatro e danza d’innovazione e ricerca” al Teatro Camploy di Verona, unica rappresentazione del balletto Otello interpretato dalla Compagnia del Balletto di Roma su coreografie di Fabrizio Monteverde. Creato nel 2009, questo balletto si pone indubbiamente in una stile coreografico essenzialmente neoclassico, con una ricerca formale molto evidente su una drammaturgia che, sostanzialmente racconta la nota vicenda shakespeariana puntando su una drammaturgia che si basa sullo scontro tra i due sessi. In questa coreografia c’è poco spazio per la passione amorosa tra uomo e donna, prevalgono  invece un senso di prevaricazione maschilista, unita a una forte carica omosessuale evidente nei rapporti tra Cassio, Jago e Otello, tra i quali sembra emergere la vera passionalità. Si rimane tuttavia un po’ perplessi su una, forse voluta, mancanza di coinvolgjmento interpretativo da parte dei danzatori che sfoggiano una espressione facciale che non tradisce nessuna emozione, con qualche eccezione: lo Jago di Marco Bellone, la Desdemona di Claudia Vecchi e la Emilia di Azzurra Schena. Ottimo il livello complessivo della compagnia, altrettanto efficace  l’uso delle musiche di Dvorak, meno la parte visiva, piuttosto scontata. Caloroso successo di pubblico, con punte di particolare gradimento per gli interpreti sopra citati.