Parma, Teatro Regio:”Il Naso”

Parma, Teatro Regio, Stagione Lirica 2011
“NOS” (IL NASO)
Opera satirica in tre atti, con epilogo, e dieci scene,
dall’omonimo racconto di Nikolaj Gogol’
Libretto di Georgij Ionin, Evgenij Zamjatin,
Aleksander Prejs e Dmitrij Sŏstakovič
Musica di Dmitrij Sŏstakovič
Universal, Vienna
Platon Kuz’mič Kovalëv EVGENIJ BOLUČEVSKIJ
Ivàn Jakovlevič
ALEKSEJ MOČALOV
Praskov’ja Osipovna
MARIJA LEMEŠEVA
Il commissario di polizia del quartiere BORIS TARHOV
Ivan VITALIJ RODIN
Il naso JAROSLAV RADIVONIK
Il lacchè della Contessa JAROSLAV RADIVONIK
Il funzionario della redazione di un giornale VIKTOR BOROVKOV
La solitaria nella Cattedrale di Kazan’ TAT’JANA FEDOTOVA
Un signore che si sta allontanando ROMAN ŠČEVČUK
La dama di compagnia IRINA P’JANOVA
Il padre VALERIJ FEDORENKO
La madre MARIJA LEMEŠEVA
La figlia AMAL’ OSAKAUSKENE
Il figlio NIKOLAJ ŠČEMLEV
Pëtr Fëdorovič PAVEL PAREMUZOV
Ivàn Ivànovič JAROSLAV RADIVONIK
La vecchia proprietaria terriera KATERINA BOL’ŠAKOVA
La venditrice di ciambelle JUDMILA GENIKA
Il Dottore GERMAN JUKAVSKIJ
Jaryžkin IGOR VJALYH
Pelagia Podtočina VIKTORIJA PREOBRAŽENSKAJA
Sua figlia ELENA ANDREEVA
Hozrev-Mirza GERMAN JUKAVSKIJ
L’eunuco PAVEL PAREMUZOV
Un poliziotto SERGEJ OSTROUMOV
Un cocchiere VALERIJ FEDORENKO
Un altro cocchiere NIKOLAJ ŠČEMLEV
La venditrice di colletti ALEKSANDRA MARTYNOVA
Solisti, Coro e Orchestra del Teatro Musicale da Camera “B.Pokrovskij”
Direttore Vladimir Agronskij
Regia Boris Pokrovskij
Scene e costumi Vladimir Talalaj
Coreografia Lilija Talankina
Luci Vladimir Ivakin
Allestimento del Teatro Musicale da Camera di Mosca “B. Pokrovskij”
in coproduzione con Fondazione I Teatri di Reggio Emilia

Spettacolo in lingua originale con sopratitoli in italiano
Parma, 26 febbraio 2011

Seconda opera in cartellone al Teatro Regio di Parma per la Stagione Lirica 2011, Nos di Dmitrij Sŏstakovič che consacrò il genio dell’appena ventenne compositore Pietroburghese, giunge alla città Verdiana per eccellenza quasi in sordina, con il classico allestimento del Teatro Musicale da Camera di Mosca “Boris Pokrovskij”, spettacolo più volte rappresentato nei  teatri italiani fin dal 1979. Quella di Boris Pokrovskij resta a tutt’oggi una piccola perla registica, divertentissima, piena di gag raffinate e esilaranti, capace di sfruttare al meglio il palcoscenico anche nelle grandi scene corali: molto ben risolto, ad esempio, il quadro alla cattedrale di Kasàn dove gli accoliti vengono raccolti sul fondale rivelando la loro presenza solo tramite la luce delle candele tra le mani. Di sicura presa teatrale anche la scelta di posizionare l’intera compagnia da ambo i lati della scena per l’intera rappresentazione, una sorta di piccola platea, facendo indossare di volta in volta ai diversi cantanti il proprio costume. Altrettanto efficaci e suggestive le variazioni illuminotecniche di Vladimir Ivakin, giocate in prevalenza sui toni del verde e dell’ocra: quasi un’apparizione infernale quella del Commissario di polizia che sopraggiunge sulla scena sovrastato da un fascio di luci color smeraldo. Note meno positive per quanto riguarda la parte visiva a firma Vladimir Talalaj: trattandosi di spettacolo itinerante, adattabile alle esigenze di qualsiasi palcoscenico e mai modificato nel tempo, l’allestimento risente in modo palese della mancanza di ammodernamenti, così nelle scene minimali come nei costumi. D’altro canto, convince l’aspetto strettamente musicale: Vladimir Agronskij concerta con gesto sicuro inserendosi nella dinamica surreale del racconto e ben assecondando l’intera compagine canora. Altrettanto buona la prova del baritono Evgenij Bolučevskij nei panni Platon Kuz’mič Kovalëv: voce non particolarmente affascinante dal punto di vista timbrico ma ben sostenuta e sonora, disegna un personaggio di grottesca giovialità unitamente ad una buona attoriale. Meno persuasive le prestazioni tenorili, gravate da una tessitura oltremodo impervia: in palese difficoltà sia Boris Tarhov come Commissario di polizia del quartiere e ancor peggio Leonid Kazačkov nei panni de Il naso. Buona la foltissima serie di personaggi variamente secondari, tra i quali spiccano il divertente Funzionario della redazione di un giornale di Viktor Borovkov, il Lacchè della contessa di Jaroslav Radivonik, l’Ivan di Vitalij Rodin e La solitaria nella Cattedrale di Kazan di Tat’jana Fedotova. Nonostante svariati posti vuoti, il pubblico presente ha premiato con meritato calore l’intera compagnia.
Foto Roberto Ricci – Teatro Regio di Parma