Madrid, Teatro Real:”Saint-Francois d’Assise”

Madrid, Teatro Real, Stagione Lirica 2010-2011
“SAINT-FRANCOIS D’ASSISE”

Scene francescane in tre atti e otto scene.
Libretto e musica di  Oliver Messiaen
L’Ange CAMILLA TILLING
Saint-Francois VINCENT LE TEXIER
Le Lépreux MICHAEL KÖNIG
Frère Léon FWIARD WITHOLT
Frère Massée TOM RANDLE
Frère  Elie GERHARD SIEGEL
Frère Bernard VICTOR VAN HALEM
Frère Sylvestre VLADIMIR KAPSHUK
Frère Rufin DAVID RUBIERA
L´ombra dal lebbroso JESÚS CARAMÉS
Orchestra Sinfonica Baden-Baden-Friburg
Coro  del Teatro Real, Coro de la Generalitat V alenciana
Direttore Sylvain  Cambreling
Regia Giuseppe Frigeni
Impianto scenico Emilia e Ilya Kabakov
Costumi Robby Duiveman
Luci Jean Kalmans
Impianto acustico Mueller-BBM
Coproduzione Ruhrtriennale, Teatro Real di Madrid
Madrid, 10 luglio 2011
E’ stata  una delusione questa  produzione del  Saint- François d´Assise che aveva creato una grande attesa soprattutto legata alla grande cupola di  22 tonnellate che, con un grande dispendio di energie, è stata costruita all’interno della  Madrid Arena, ovviamente perchè il Teatro Real non era assolutamente in grado di reggere peso e dimensioni di questa struttura. Si pensava che il pubblico  corresse numeroso per questo spettacolo della tecnologia, ma così non è stato, anche perchè l’opera di Messiaen non è certo un lavoro popolare. Così, dopo un iniziale stupore, la cupola è per così dire “crollata” sotto il peso della noia assoluta di questo spettacolo, che si è salvato solo sul versante musicale. Un allestimento nel quale non succede praticamente nulla per  ben quattro ore (sei complessive se aggiungiamo gli intervalli).
Solo  la ricchezza della scrittura di Messiaen interpretata dalle straordinarie qualità tecniche della  SWR Sinfonieorchester Baden-Baden-Freiburg sotto la vibrante concertazione di  Sylvain Cambreling hanno salvato lo serata dal naufragio totale.  Pressochè perfetto l’impasto sonoro tra i legni, le percussioni con la presenza delle Onde Martenot che hanno aggiunto un tocco di spettacolarità alla musica.
Di ottimo livello la compagnia di canto. Più che convincente il soprano svedese Camilla Tilling che, salvo qualche isolato momento di tensione nell’emissione, ha fatto sfoggio di  un timbro veramente angelico. Il San Francesco del basso-baritono Vincent Le Texier è stato encomiabile già solo per aver retto senza evidenti cedimenti la difficoltà del ruolo che lo vede quasi costantemente in scena.  La voce ha presentato qualche problema nel registro acuto ma, la  grande qualità dei “centri” e i “gravi” e la ricchezza del fraseggio hanno saputo trasmettere tutta la carica emotiva del personaggio. Voce sicura e di qualità quella del tenore tedesco Michael König un valido “Lebbroso”. Suo alter-ego il danzatore Jesùs Camarés per il quale è stato creato il ruolo dell’ombra del lebbroso, ha regalato l’unico momento di movimento scenico dello spettacolo.
Tra gli altri protagonisti meritano una particolare menzione i tenori Tom Randle (Massée) e Gerhard Siegel (Elie), così come è stata encomiabile la prestazione dei due Cori, quello del Teatro Real e della  Generalitat Valenciana. Potremmo tranquillamente finire qui ma, per dovere di cronaca, aggiungiamo che si poteva eseguire l’opera in forma di concerto e non in questa forma che potremmo definire “semiscenica” dove gli unici movimenti che si potevano osservare erano quelli dati da alcune colombe in una voliera. Il resto, calma piatta. Le luci che si dovevano associare ai colori orchestrali trasfigurandosi nella grande cupola erano senza immaginazione e non hanno apportato pressochè nulla alla scarsa qualità della parte visiva dello spettacolo.