Omaggio a G.B.Velluti nel 150° della morte

Corridonia (MC), Chiesa di San Francesco – Festival Armonie della sera
Concerto da camera in occasione del 150° anniversario

della morte di G.B.Velluti

Contraltista NICOLA MARCHESINI
Pianoforte, SALVATORE BARBATANO
Musiche di J.S.Bach, A.Vivaldi, G.F.Handel, G.Rossini
G.B.Velluti, C.W.Gluck, W.A.Mozart.
Corrifonia, 10 luglio 2010
All’interno di Armonie della Sera – festival di musica da camera ed in occasione del 150° anniversario della morte, l’Amministrazione comunale di Corridonia ha dedicato a Giovanni Battista Velluti, ultimo grande cantante lirico castrato, un affascinante programma di manifestazioni  celebrative. Deus ex machina del Festival, Marco Sollini, direttore musicale del Festival nonché pianista dalla ricca carriera internazionale.
Ad aprire la giornata nella cornice del delizioso  Teatro G.B. Velluti di Corridonia si è svolta una dettagliatissima conferenza introduttiva sulla figura di questo artista ottocentesco a cura del musicologo Fabio Brisighelli e la presentazione in prima mondiale di tre arie composte dallo stesso Velluti e riprese poi nel recital serale (“Come potrei mai vivere”, ”Nere e funeste immagini”, ”Quel tuo girar del ciglio”) eseguite splendidamente da Nicola Marchesini. Ad accompagnare il noto contraltista il delicatissimo Salvatore Barbatano, che si è particolarmente distinto per un accompagnamento di  profonda sensibilità musicale e guidato da una  profonda conoscenza del suo strumento.
Dall’iniziale dramma di  Giovanni Battista Velluti, evirato per un malinteso o forse per sbaglio,ma che  fornì a Rossini una voce pregiata  e un cantante dal temperamento votato all’eccesso, spinto ad esibizionismi e passioni turbinose, in un’epoca che vede l’inesorabile  declino degli “evirati cantori”a favore della voce del tenore, emblema dell’opera romantica.
A chiusura della giornata “Velluti”,  presso la Chiesa di San Francesco, si è tenuto un coinvolgente recital dello stesso Marchesini.
Il programma di sala prevedeva un repertorio assai vario: dallo struggente Gloria RV 610 di A.Vivaldi “Domine Deus, Agnus Dei” alla imperante aria “Von den Strikken “dalla Passione di San Giovanni di J.S.Bach, per affrontare poi, dallo “Stabat Mater”di Pergolesi, l’aria “Fac ut Portem”, alla Resurrezione di G.F.Haendel “Piangete, si piangete”, dalla Petitte Messe Solemnelle di Gioacchino Rossini l’”Agnus Dei” sino alla riproposta delle tre ariette inedite di G.B.Velluti . Il programma ha preso maggior corpo con la celeberrima e struggente aria “Che farò senza Euridice” di Gluck dall’Orfeo ed Euridice nella versione italiana, la tortuosissima  ed virtuosa aria “Or la tromba” dal Rinaldo di G. Haendel e a concludere dal Mitridate, Re di Ponto l’aria “Venga pur”.
Il Contraltista Nicola Marchesini ha dominato la serata grazie ad una voce dal bellissimo colore, un volume esteso (assai raro per un controtenore/contraltista) e la forza dell’accento soggiogante. Nel suo primo acclamatissimo bis, “Lascia ch’io pianga” dal Rinaldo di G.F Haendel, Marchesini ha saputo trasmettere  quella dolce e struggente malinconia insita nella partitura, per proseguire con un pezzo fuori dal suo repertorio, un’accorata interpretazione di “Mon cœur s’ouvre à ta voix” dal Samson et Dalila di Saint-Saëns,  con cui, grazie ad un ampio e piacevolissimo fraseggio, ha incantato il pubblico che ha saputo ripagarlo con un successo pieno e convincente.