“Senza trucco!”… Renato Zanella

Il coreografo Renato Zanella è nato a Verona nel 1961, dove ha anche iniziato gli studi di danza classica. Dopo la maturitä, ha completato la sua formazione di balletto con Rosella Hightower a Cannes presso il Centre de Danse International. Nel 1982 ottiene il primo ingaggio come ballerino a Basilea presso Heinz Spoerli. Nel 1985 passa al Balletto di Stoccarda. Nel 1993 viene nominato dalla direttrice di balletto Marcia Haydee coreografo residente del Balletto di Stoccarda.
Nel marzo 1994 viene nominato dal Sovrintendente Ioan Holender direttore del Balletto dell’Opera di Stato di Vienna a partire dalla stagione 1995/96. Nel novembre 1996 il contratto viene prorogato fino alla fine della stagione 2001/02 e nel giugno 2000 fino al termine della stagione 2004/05. Da settembre 2001 Renato Zanella é stato inoltre direttore artistico della Scuola di balletto dell’Opera di Stato di Vienna. Dal 2009 è Direttore Artistico per la Danza dell’International Festival of the Aegean (Syros), collaborando a stretto contatto con Peter Tiboris, che ne è il fondatore e sovrintendente. Proprio per questo Festival, Renato Zanella ha creato in questo luglio 2011, in prima assoluta, il balletto Medea’s choice per il quale il grande compositore greco Mikis Theodorakis ha concesso le musiche tratte dalla sua opera. Potete trovare altre notizie su Renato Zanella nel suo sito personale.
Qual è il tratto principale del tuo carattere?
La testardaggine
E il tuo peggior difetto?
Chiudermi in me stesso, ed essere irraggiungibile.
Segno zodiacale?
Gemelli
Sei superstizioso ?
No, ma non porto mai un cappotto in scena per non irritare i colleghi.
Cioè?…Spiegaci  meglio…
Ci sono molte cose che in scena non si dovrebbero fare tra le tante fischiare ed entrare con il tuo cappotto.La prima deriva dalla tecnica iniziale di innalzamento delle scene che si ispirava alle navi a vela. In nave quando si fischiava qualcosa veniva lanciato, di conseguenza se senti un fischio ti puó cadere qualcosa sulla testa o scendere la decorazione sbagliata. In epoca piú recente é perché ricorda il fischio delle canne del gas prima di un esplosione. Per il cappotto sinceramente non so dirti da cosa e come nasce questa superstizione. Ti posso solo dire che, all’inizio della mia carriera sono stato fulmianto da un tecnico tedesco che me lo ha fatto togliere immediatamente, mi urló che portava male. Da allora me ne guardo bene di indossarne uno in teatro.


Che rapporto hai con la spiritualità?

Molto stretto se intendi quella dentro di noi, altrimenti non alzo mai gli occhi al cielo.
Hai mai sofferto d’invidia?
Quando ero piú giovane, poi, con il tempo  ho imparato ad ammirare e a  rispettare.
Cosa volevi fare da grande?
Volevo diventare  un buon padre.
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
In un certo senso sì, se mia sorella non avesse fatto danza non mi sarei avvicinato a questa arte. L’opposizione di mio padre mi ha spinto ad andare avanti.
Quali sono i tuoi ricordi più cari?
Sono veramente tanti, ma il ricordo della mamma persa da giovane sarà sempre il più caro.
Qual è stato il tuo momento di maggior orgoglio?
Diventare Coreografo residente del balletto di Stoccarda.
Qual è la delusione più grande che hai mai avuto?
Vedere la danza morire nella mia cittá natale.
Cosa manca nella tua vita oggi?
Più tempo per la mia famiglia.
Di che cosa hai paura?
Della violenza che sta crescendo attorno a noi.
Hai un sogno ricorrente?
Sinceramente no.
Che importanza dai al denaro?
Relativa, pagare i conti ed essere autonomo mi basta.
In cosa sei più spendaccione?
Pei i viaggi, sono sempre in movimento.
Collezioni qualche oggetto?
Vecchie maniglie per porte
Quali sono le tue letture preferite?
Leggo volentieri biografie adesso è il turno quella della Prima Ballerina Polina Semionova uscita da poco.

 

 

 

Qual è il tuo profumo preferito?
Armani Mania
Città preferita?
Vienna.
Colore preferito?
Nero che so non è un colore .
Fiore preferito?
Il giglio.
Il genere o i generi musicali preferiti?
Della classica quella sacra, sinfonica e opera lirica poi ascolto sempre con molto piacere black music and Jazz.
Qual è stato primo disco che hai acquistato?
“Ancora tu” di Lucio Battisti.

Qual è il film che hai amato di più?

“La vita è bella” di Benigni.
Qual è la stagione dell’anno che preferisci e perché?
L’inverno perché non vola il polline e mi salvo dall’allergia che, altrimenti mi massacra!
Che rapporto hai con la tecnologia e qual è il gadget tecnologico di cui non potresti fare a meno?
Del  mio PC.
Che rapporto hai con la televisione?
Sempre più distante, la rete mi affascina di piú
Che rapporto hai con la politica?
Quella che non fa non la tollero.
Hai delle cause che ti stanno particolarmente a cuore?
Sì, per l’integrazione dei disabili nella società normale. In Austria ho creato un progetto danza che mi ha avvicinato a questa realtà, potrei parlarne per ore.
Giorno o notte?
Notte.
Qual è la situazione che consideri più rilassante?
Ascoltare musica al buio.
Qual è il tuo ideale di giornata?
Sveglia presto Caffè e news al PC, allenamento e prove per circa 6 ore, sera teatro o cinema, devo vedere per lo meno tre eventi per settimana.
Qual è il tuo rifugio da tutto e tutti?
Stare solo, il luogo non ha importanza.
Cosa ti manca di più quando sei lontano da casa?
I miei figli.
Qual è la vacanza o il viaggio che vorresti fare e che non hai ancora fatto?
Vorrei andare in Polinesia.
Chi o cosa ti imbarazza?
Un errore non calcolato.
Com’è il tuo rapporto con il cibo?
Ottimo, ma mangio solo quando ho fame.
Dieta mediterranea, dieta macrobiotica o fast food?
Mediterranea/asiatica.
Qual è il tuo piatto preferito?
Pane e acciughe con un po’ di burro, mi fa impazzire!
Vino rosso o bianco?
Rosso.
Il posto dove si mangia peggio?
Non ricordo.
La danza è stata una vocazione o una scoperta?
Una” continua” scoperta
A chi non conoscesse le tue coreografie cosa faresti vedere?
L’ Alles Walzer su musiche di Johann Strauss e Gustav Mahler

 

Ripensando al tuo percorso di coreografo quali solo le tappe più significative della tua carriera?
Verona, alla scuola di danza La Polacca , a  Cannes da Rosella Hightower, al Centro Internazionale di danza e poi il  Balletto di Basilea da Heinz Spoerli, lo Stuttgarter Ballett da Marcia Haydée,  Opera di Vienna da….Renato Zanella.
Rispetto alle tue prime creazioni, quale è il filo conduttore o, se vogliamo, la tua cifra, quello che, secondo te, ti rende “unico” e in cosa si è maggiormente evoluto il tuo linguaggio creativo?
Una continua ricerca nella danza neoclassica senza troppo seguire le mode del momento; estetica, plasticità e musicalità sono fondamentali nei miei lavori.
Se in questo momento ti dicessero di scegliere un soggetto da coreografare, cosa sceglieresti?
Medea che, per altro è appena andata in scena.
Rifaresti un balletto che hai già fatto?
Difficile ma non impossibile.
A cosa pensi quando ti guardi allo specchio?
Dai, datti una mossa.
Stato d’animo attuale?
Senso di vuoto, tipico del dopo una “Prima”
Il tuo motto?
La ricompensa per una cosa ben fatta è di averla fatta (Emerson).