Pisa, Festival Anima Mundi: Messa in si minore BWV 232

Pisa, Cattedrale Primaziale, XI Rassegna internazionale di musica sacra “Anima Mundi”.
Messa in si minore BWV 232

Musica di Johann Sebastian Bach.
Solisti e Orchestra della 18th Ambronay European Baroque Academy
Direttore, Sigiswald Kuijken
Soprani, Julia Kirchner, Marie Remandet,
Marie Jaermann, Lydia Brotherton

Contralti: Maria Chiara Gallo, Anna Werecka, Gabreil Jublin
Tenori, Luca Cervoni, Julian Forbes, Sarif Belhol
Baritoni,Josep-Ramon Olivé-Soler,  Daniel Bacsinzky,Pierre Héritier
Pisa, 4 ottobre 2011

Il miracolo musicale della cattolica Missa in Si minore BWV 232, testamento artistico e spirituale del luterano Johann Sebastian Bach, giunge nel miracolo architettonico della Primaziale Pisana nell’ambito della Rassegna Anima Mundi ad opera delle ragazze e dei ragazzi della Ambronay European Baroque Academy che hanno preparato l’esecuzione di questo capolavoro presso il Collegio Ghislieri di Pavia grazie all’opera di Christoph Genz (per i cantanti), François Fernandez (per gli archi), Barthold Kijken e Jean-François Madeuf (per i fiati). Nel ruolo di konzertmeister Sigiswald Kuijken, fondatore di La Petite Bande e del Kuijken String Quartet.
Inevitabile imbattersi in considerazioni di filologia musicale. A tal proposito ritengo per lo meno opportuno esporre la scelta d’organico: coro e orchestra sono in parti reali (solo i violini sono raddoppiati), mentre il basso continuo è stato assicurato, oltre che dall’organo, da due strumenti oggi quasi del tutto caduti nell’oblio: il violoncello da spalla e il basso di violino.
Nella prima parte  sono stati eseguiti il Kyrie e il Gloria, mentre nella seconda è stata la volta del Credo, del Sanctus e dell’Agnus Dei. Nel corso dell’esecuzione è stato  dato modo a tutti i giovani artisti di esibirsi alternativamente:abbiamo così apprezzato,  nella prima parte,  le voci di Julia Kirchner, Marie Remandet (soprani), Maria Chiara Gallo (contralto), Luca Cervoni (tenore) e Josep-Ramon Olivé-Soler (baritono), nella seconda è stata la volta di Marie Jaermann, Lydia Brotherton (soprani), Anna Werecka, Gabreil Jublin (contralti), Julian Forbes, Sarif Belhoul (tenori), Daniel Bacsinzky e Pierre Héritier (baritoni).
Coristi e strumentisti hanno garantito ampia leggerezza e calore giovanile al severo spartito bachiano: tecnica ed espressività, seppur a tratti ancora acerbe perchè prive di quella giusta dose di gavetta, mostrano al grande pubblico di aver fatto tesoro delle esperienze artistiche in quella che dai più è considerata con uno dei migliori progetti di studio e training professionale in campo europeo quale è l’Ambronay European Baroque Academy.

Momenti di notevole bravura si sono possono godere soprattutto nei brani solistici: cito almeno il “Laudamus te” e il “Domine Deus” del Gloria, con il fresco accompagnamento dei traversieri che si fanno quasi protagonisti sull’algebrico piedistallo del pizzicato degli archi nel basso continuo; “Et in Spiritum Sanctum” del Credo in cui la linea melodica del baritono trova ampie intese con quelle dell’oboe; il “Benedictus qui venit” del Sanctus, vero e proprio duetto fra tenore e traversiere e l’“Agnus Dei” che il soprano, accompagnato dagli archi, porta in un clima di profonda grazia al celestiale “dona nobis pacem” finale dove tutti intonano l’ultimo numero d’insieme in un climax d’affiatamento tra le masse che ha comunque contraddistinto tutta l’esecuzione fin dal suo inizio.
Versatilità, lavoro d’equipe, tecnica: sono queste le maggiori prove che i giovani protagonisti di questa serata hanno dimostrato ampiamente di aver superato nel corso dei loro studi e se questi sono i presupposti, impossibile, non augurare loro una brillante carriera artistica!