Genova, Teatro Carlo Felice, Stagione Lirica 2011/2012
“IL CAMPANELLO”
Farsa in un atto su libretto proprio, da La sonnette de nuit di Léon Lhérie
Musica di Gaetano Donizetti
Don Annibale Pistacchio DARIO GIORGELE’
Serafina PAOLA SANTUCCI
Madama Rosa KAMELIA KADAR
Enrico FRANCESCO VERNA
Spiridione MANUEL PIERATTELLI
“GIANNI SCHICCHI”
Opera in un atto su libretto di Giovacchino Forzano.
Musica di Giacomo Puccini
Gianni Schicchi ROLANDO PANERAI
Lauretta SOPHIE GORDELADZE
Zitta ALLA GOROBCHENKO
Rinuccio GIORGIO CASCIARRI
Gherardo MANUEL PIERATTELLI
Nella SARA CAPPELLINI MAGGIORE
Gherardino ALBERTO PERRUZZA
Betto di Signa FRANCESCO VERNA
Simone JOHN PAUL HUCKLE
Marco VALDIS JANSONS
La Ciesca VANESSA BONAZZI
Ser Amantio di Nicolao DAVIDE MURA
Pinellino MARCO INNAMORATI
Guccio FRANCESCO SORICETTI
Coro e orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova
Direttore Valerio Galli
Maestro del Coro Patrizia Priarone
Maestro ai recitativi Sirio Restani
Regia Rolando Panerai
Scene Enrico Musenich
Costumi Vivien A.Hewitt
Luci Luciano Novelli
Allestimento del Carlo Felice di Genova
Genova, 11 novembre 2011
L’abbinata “Il campanello e Gianni Schicchi”, non è inusuale, nonostante le differenze di stile e il tempo che divide le due composizioni operistiche. 1836 l’opera di Donizetti , 1917-1918 quella di Puccini. Due partire che hanno sicuramente in comune un serrato gioco scenico e una indubbia freschezza e inventiva musicale. In questa edizione genovese delle due opere abbiamo potuto apprezzare un molti giovani interpreti selezionati dall’Ensemble Opera Studio che Rolando Panerai ha seguito e preparato per questo spettacolo, del quale il celebre baritono toscano è stato anche l’appassionato regista.
Lo scenografo Enrico Musenich, (che in passato fu la voce bianca nella Tosca al Teatro Margherita nel 1975 con Magda Olivero), ha creato uno spazio funzionale, arrdeato Ikea (il celebre marchio ha iniziato una collaborazione con il quale il Carlo Felice). I gradevoli costumi per entrambi le opere sono stati firmati da Vivien Hewitt. Sul podio il giovane Direttore toscano Valerio Galli classe 1980 che ha garantito una lettura spigliata delle due partiture. Il cast vocale vedeva Dario Giorgelè nel ruolo di Annibale. Dopo un inizio un po’ in sordina con la voce a tratti soverchiata dall’orchestra, ha via, via acquisito maggiore sicurezza a volume. Apprezzabili il suo fraseggio e la sua spigliata recitazione. Molto divertenti le varie schermaglie con il con il suo antagonista Francesco Verna che, nel ruolo di Enrico, ha messo in luce una solida voce baritonale, dal bel colore e ottimo frasggio. Complessivamente gradevole, pur con qualche limite nel registro acuto, la Serafina di Paola Santucci. Divertente e ben caratterizzato lo Spiridione di Manuel Pierattelli, corretta la Madama Rosa di Kamelia Kadar
Gianni Schicchi è stato allestito in un ambiente decisamente da tradizione: Il letto a baldacchino che troneggia al centro della scena. Una scala sul fondo conduce all’esterno, con un fondale ci mostra un’antica raffigurazione di Firenze. Anche quì come ne Il campanello il cast era composto per la maggior parte dai componenti dell’Ensamble Opera Studio, ad eccezione di Panerai e Casciarri. Nel ruolo del protagonista, l’ottantasettenne Rolando Panerai, ha mostrato una incontenstabile vitalità scenica e vocale. Una voce ancora duttile e controllata e ancora di inusitata forza, quasi impensabile per un uomo della sua età, e per questo dovrebbe essere di esempio per colleghi più giovani. Giorgio Casciarri, un Rinuccio, decisamente non i serata, con evidenti problemi derivati da una voce affaticata, con un’intonazione tutt’altro che adamantina. Peccato! Sophie Gordeladze, Lauretta, anch’essa dell”Ensamble Opera Studio ha cantato la celebre “O mio babbino caro” con una bella linea di canto, anche se emotivamente poco coinvolgente. Il resto del cast dei giovani, pur con qualche momento di sfasamento, ha discretamente figurato. Si sono particolarmente messi in luce: Manuel Pierattelli (Gherardo) e Sara Cappellini Maggiore (Nella). Teatro con vistosi vuoti, ma con un pubblico caloroso, in particolare nei confronti del mattatore della serata, Rolando Panerai .
Foto di Marcello Orselli – Teatro Carlo Felice di Genova