“Senza trucco!”…Piotr Beczala

Il nome di Piotr Beczala è sicuramente ben noto a tutti gli appassionati d’opera. Lo si può senza dubbio considerare come uno dei più quotati tenori lirici in attività in campo internazionale. Attualmente impegnato nel Rigoletto all’Opéra di Parigi, il calendario per i prossimi mesi di questo artista è fitto di importanti impegni. A marzo debutterà il ruolo di Des Grieux nella Manon di Massenet al Metropolitan di New York (che verrà anche trasmessa in HD), sarà poi a Zurigo con La Bohème e Un Ballo in maschera, alla Staatsoper di Vienna con Lucia di Lammermoor. Dopo aver cantato Bohème al Festival di Salisburgo (agosto 2012), Beczala vestirà i panni di Rodolfo alla Scala di Milano nel settembre 2012. Ulteriori notizie su questo cantante, le trovate nel suo sito personale.
Qual è il tratto principale del tuo carattere?
L’onestà e, credo, la mia serietà professionale.
E il tuo peggior difetto?

Chiedetelo a mia moglie.
Segno zodiacale?
Capricorno.
Sei superstizioso?
Non più di tanta altra gente normale (e non ho detto cantanti).
Che rapporto hai con la spiritualità?
Ho una dimensione spirituale, pur matenendo i piedi per terra.
Hai mai sofferto d’invidia?
Mai, non conosco la gelosia.
Cosa volevi fare da grande?
Sognavo di diventare il capitano di una nave.
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
Prima che iniziassi a cantare, per niente, ma ora noi (mia moglie Kasia ed io) prendiamo insieme tutte le decisioni.
Quali sono i tuoi ricordi più cari?
Il mio 40° compleanno. Mia moglie ha invitato i miei amici a Cracovia per farmi una sorpresa, abbiamo passato il pomeriggio in una miniera di sale a Wieliczka, pranzato in un ristorante a 130 metri sottoterra e, infine, siamo andati in un vecchio castello polacco. È stata l’ultima volta che ho passato del tempo libero con il mio più  grande amico Wojtek Drabowicz, morto in un incidente stradale quattro mesi dopo.
Qual è stato il tuo momento di maggior orgoglio?
Dopo la mia ultima esibizione nei panni di Edgardo in Lucia, durante la mia seconda stagione al Met. Quando sono salito da solo sul palco per ricevere gli applausi, una «pioggia» di confetti ha cominciato a scendere da sopra il palco. Non sapevo cosa significasse e i miei amici mi hanno spiegato che accade molto raramente e che è il modo del pubblico per dirti che ti ama… Fu un momento specialissimo.
Qual è la delusione più grande che hai mai avuto?
Non ne ho avute… Ho imparato da mia moglie a vedere sotto una luce positiva tutte le situazione, anche se non è sempre facile.
Cosa manca nella tua vita oggi?
Tempo per una vacanza, senza dover pensare al canto.

Di che cosa hai paura?

Che nessuno abbia bisogno di me…
Hai un sogno ricorrente?
Si, trovarmi coun solo handicap mentre gioco a golf  con Sean Connery all’Old Course di St. Andrew’s.
Che importanza dai al denaro?
Al livello a cui sono arrivato posso dire di guadagnare bene, ma canto prima di tutto per passione. I soldi sono un elemento secondario.
In cosa sei più spendaccione?
Parliamo di spese fatte per puro piacere?? Allora direi il mio nuovo «giocattolo» – un vecchio temporizzatore del 1958! Ci sono voluti quattro anni per restaurarlo e ora è magnifico!  Collezioni qualche oggetto?
A parte i bei ricordi? Ho un paio di orologi d’epoca e amo i vecchi LP.
Quali sono le tue letture preferite?
Cerco di leggere molto, tutto ciò che mi capita a tiro. Amo particolarmente la letteratura polacca, ma anche thriller di autori stranieri internazionali, al momento il mio preferito è Paulo Coelho e il suo mondo mistico e filosofico.
Qual è il tuo profumo preferito?

Generalmente mi piace regalare profumi per mia moglie. Per me dipende dalla stagione, che sia estate o inverno… al momento direi «Bel Ami» di Hermès.
Città preferita?
Parigi, New York, Vienna e Cracovia!!!
Colore preferito?
Blu.
Fiore preferito?
In famiglia amiamo  i mughetti e le orchidee.
Il cantante o i cantanti preferiti?
Fritz Wunderlich , Tito Schipa, Georges Thill, Sergiej Lemeschev, Jussi Bjoerling.
Qual è stato primo disco che hai acquistato?
Un recital di Fritz Wunderlich.
Qual è il film che hai amato di più?
Tutti quelli di James Bond…!
Qual è la stagione dell’anno che preferisci e perché?
Amo tutte e quattro le stagioni (e non solo quelle di Vivaldi!). La neve d’inverno e i sole e il caldo d’estate mi rendono egualmente felice. Nella vita, mi piace l’equilibrio e le stagioni fanno parte di quell’equilibrio! Avendo antenati italiani e svedesi, mi è difficile decidere.
Che rapporto hai con la tecnologia e qual è il gadget tecnologico di cui non potresti fare a meno?
La tecnologia oggi è molto importante: viviamo nell’era della comunicazione. Ma ad essere onesto l’unico gadget tecnologico di cui non posso fare a meno è il mio cervello!
Che rapporto hai con la televisione?
La televisione è parte delle nostre vite, piaccia o no. È particolarmente importante per l’arte e la cultura!

Che rapporto hai con la politica?

Faccio un lavoro che ha una dimensione internazionale e questo significa che non è politico! La musica non ha natura politica o almeno non dovrebbe averla. Naturalmente ho le mie opinioni in materia! Mi piace la democrazia pura così come viene praticata in Svizzera, un paese piccolo in cui le decisioni importanti le prende il popolo.
Hai delle cause che ti stanno particolarmente a cuore?
Si, troppe! Da quelle minori a quelle più importanti. Ciò che è più importante è la pace mondiale, ma è importante anche rispettare gli altri e non ferire nessuno. Ci dovrebbe essere meno avidità.
Giorno o notte?
Giorno e notte.
Qual è la situazione che consideri più rilassante?
Il relax è lusso puro oggigiorno… Quando posso, ne vado alla ricerca perché è importante rilassarsi dopo molto stress. Esco, passeggio in montagna per ascoltare i suoni della natura e respirare aria FRESCA a pieni polmoni!
Qual è il tuo ideale di giornata?
Svegliarmi tardi, fare colazione con mia moglie Kasia e stare sul terrazzo della mia casa in campagna Dopo una bella partita a golf coi miei amici, tornare a casa e preparare il barbecue (è compito mio), passare una bella serata in compagnia, una partita di bridge, un bicchiere di vino ascoltando  Fritz Wunderlich che canta canzoni viennesi…  questo è perfetto!
Qual è il tuo rifugio da tutto e tutti?

Direi Zabnica, a tre ore da Vienna, c’è la nostra casa di campagna in Polonia, fra le montagne, con un piccolo ruscello alla fine della strada…lì il cellulare non prende!.
Qual’ è la musica che di solito fa da sottofondo alle tue giornate?
La musica che canto nella mia testa, è generalmente quella che sto studiando in quel momento…
Cosa ti manca di più quando sei lontano da casa?
Casa? Cerchiamo di crearci una «casa» dovunque siamo in un dato momento! Mia moglie è bravissima in questo! Prendiamo in affitto appartamenti per lunghi soggiorni a Parigi, Londra o Monaco e dopo un paio di piccoli ritocchi siamo a casa. Abbiamo case a Cracovia, in Svizzera e a New York. Un giorno ci faremo una VERA casa, il nostro progetto per il futuro!
Qual è la vacanza o il viaggio che vorresti fare e che non hai ancora fatto?
Ho molte idee… un viaggio in camper per la West Coast da San Diego fino al nord degli USA, oppure dieci giorni in Francia, andando da un castello all’altro, con un autista che ci porti ad assaggiare i meravigliosi vini francesi, oppure ancora ai Caraibi in barca.
Chi o cosa ti imbarazza?

La gente priva di classe… quelle persone che mostrano un atteggiamento maleducato.
Com’è il tuo rapporto con il cibo?
Oh! Amo il buon cibo, ma devo stare attento: qualità e non quantità, come alcuni tenori che mangiano pasta dopo le recite!!
Dieta mediterranea, dieta macrobiotica o fast food?
Dieta mediterranea: cucina spagnola, francese, italiana o greca. Ma assolutamente niente fast food!
Qual è il tuo piatto preferito?

Amo gli antipasti italiani e greci, le terrine e il paté in Francia, il Jamon Serrano e le bistecche in Spagna. Amo anche il buon pesce….Cambiamo discorso…mi sta venendo fame. 
Vino rosso o bianco?

Rosso, ma dipende dal cibo, naturalmente, non amo il “new style” che non fa nessuna  differenza. Lo Chardonnay con l’anatra sarà «cool», ma è orribile! Ancora  peggio il Merlot con i gamberi grigliati. Brrrrrrr! Si uccidono il vino e il cibo allo stesso tempo. Che delitto!
Il posto dove si mangia peggio?
Il Polo Nord.

La musica è stata una vocazione?

Non all’inizio, ma ora… SI. Credo che sia quasi un dovere,  un obbligo! Canto non solo per me, ma per il pubblico, per i critici e anche per puro  divertimento. Credo di farlo anche per i cantanti delle nuove generazioni per offrire la mia esperienza.
A chi non conoscesse la tua voce, cosa faresti ascoltare?
Venite a sentirmi cantare e ne parliamo dopo…
Se ti fosse data l’opportunità di scegliere un ruolo, cosa canteresti?

Già da molti anni, mi godo questa situazione meravigliosa e comoda in cui mi trovo. Canto ruoli che mi piacciono e che penso siano adatti alla mia voce: Faust, Werther, Romeo, Duca, Lensky. Mi piacerebbe un domani arrivare a cantare  l’Otello di Verdi. Spero che la mia voce possa maturare e rimanere sana e fare in modo che ciò si avveri.
Cosa fai un’ora prima di salire sul palco?
Cose normali. Vado  in teatro sempre un’ora e mezzo prima, faccio un primo riscaldamento vocale, poi il trucco, costume… finisco di riscaldare la voce e si inizia!
Cosa non manca mai nel tuo camerino?
Non ho una riti particolari, non ho foto o talismani. Ho bisogno di aria fresca, un’atmosfera rilassata e la presenza rassicurante di  mia moglie col suo bel sorriso!
A cosa pensi quando ti guardi allo specchio?
Prima dell’inizio dell’esibizione: Chi è stò tipo??? Faust??… Mi sforzo di immedesimarmi nel personaggio che devo intepretare e di non pensare a me stesso! Aiuta ad essere credibili sul palco. In privato – sono me stesso, come uomo e professionista e poi mi dico… fatti la barba!
Stato d’animo attuale?
Ottimo, anche se nel momento in cui stiamo facendo questa intervista è  lunedì.
Il tuo motto?
Segui la tua strada con onestà…