Verona, Teatro Ristori, Stagione di danza 2012
Soirée Balanchine
Ballet de l’Opéra National de Bordeaux
Direttore del ballo Charles Jude
Coregrafia George Balanchine
“Apollo” – Musica di Igor Stravinskij
“Quatre Tempéraments” – Musica di Paul Hindemith
“Stravinskij Violin Concerto” – Musica di Igor Stravinskij
Verona, 10 aprile 2012
Altro appuntamento per la danza al Teatro Ristori di Verona è stata la Soirée Balanchine con la Compagnia del Ballet de l’Opéra National de Bordeaux. I balletti proposti, rappresentati in ordine cronologico (Apollo, Quatre Tempéraments e Stravinsky Violin Concerto) hanno offerto un quadro dell’evoluzione creativa di George Balanchine, dal balletto più narrativo fino alla coreografia più strumentale, pura e astratta. Apollo, del 1928 può essere ascritto ancora ad un genere “con trama”, seppur generalizzata. All’epoca era di spicco la teoria estetica di Friedrich Nietzsche, che individuava l’arte nei suoi antipodi: l’aspetto dionisiaco che presentava la sfera degli istinti, spesso caotica e talvolta distruttiva e l’aspetto apollineo, afferente agli ideali di logica, ordine e bellezza. Ispirandosi a questa teoria, Balanchine propone la sua visione del mondo apollineo. A Verona la Compagnia di Bordeaux ha portato la seconda versione del balletto, quella del 1979, più asciutta e ripulita degli aspetti più mimici. Vengono svelati il mondo della Bellezza e dell’Armonia in un’ottica contemplativa: Apollo e le sue tre muse Tersicore, Polimnia e Calliope. La Calliope di Stéphanie Gravouille è stata poco poetica e parecchio rigida; Yumi Aizawa, Polimnia, è stata una Musa molto più convincente della collega. Oksana Kucheruk, ex ballerina-solista del Teatro Mikhailovskijdi San-Pietroburgo, è stata una Tersicore, Musa della danza, molto convincente che ha illuminato letteralmente la scena. Dell’Apollo di Igor Yerba si sono potuti ammirare la bella presenza e l’atletismo, forse anche eccessivo per impersonare il proprio personaggio.
Il secondo balletto rappresentato è stato Quatre Tempéraments su musica di Paul Hindemith. Nel 1941 Balanchine ordinò a Hindemith la musica per un nuovo balletto che tuttavia venne realizzato solo cinque anni più tardi. Quatre Tempéraments è un balletto bianconero, lineare, con una logica coreografica quasi matematica. La musica sviluppa la coreografia priva di narrazione e psicologia in quattro variazioni basate sui temperamenti dell’animo umano: “Malinconico”, “Sanguigno”, “Flemmatico” e “Collerico”. Peccato che i danzatori non abbiano saputo caratterizzare le diversità fra i differenti stati. Vladimir Korec non ha saputo trasmettere sufficiente tristezza nella Malinconia. Roman Mikhalev e Yumi Aizawa non sono stati particolarmente brillanti nell’aspetto “Sanguigno”. Più convincenti sono risultati il “Collerico” di Stéphanie Roublot e il “Flemmatico” di Kase Craig.
Stravinsky Violin Concerto chiude la serata balanchiniana. Il lavoro definitivamente concluso nel 1971 presenta un balletto di puro astrattismo: i ballerini (otto coppie dell’ ensemble e due coppie dei solisti) diventano solo strumenti per visualizzare la musica. Nel secondo adagio si sono messi particolarmente in luce Oksana Kucheruk e IgorYerba nella rappresentazione delle collisioni dei sentimenti umani. Molto apprezzabile l’esibizione di Alvaro Rodriguez Pinera, per ora semplice solista della compagnia.