“Amici della Musica” di Palermo: Piovani dirige Piovani

Palermo, Politeama Garibaldi, Amici della Musica, 80ª stagione concertistica 2011/2012
 Piovani dirige Piovani
Orchestra Giovanile del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo
Direttore Nicola Piovani
Musiche dai film dei fratelli Taviani, di Roberto Benigni e di Federico Fellini.
Suite Taviani: 1. La notte di San Lorenzo (Andante moderato – Allegro sostenuto); 2. Resurrezione (Allegro moderato – Allegro sostenuto); 3. Good Morning Babilonia (Andante – Vivace – Tempo di ragtime – Andante).
La vita è bella: Suite sinfonica (Buongiorno principessa – Beguine – Fox trot – Valse – Al campo – Finale).
Suite Fellini: 1. La voce della luna (Lento, liberamente – Tempo di marcia – Largo finale); 2. Ginger e Fred (Andante – Allegretto rubato – Largo – Rumba – Allegro presto – Andante lento).
Concerto realizzato in collaborazione con il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo
Palermo, 8 maggio 2012
Con il concerto di Nicola Piovani si è conclusa l’80ª stagione dell’Associazione “Amici della Musica” di Palermo. Gran finale, con un doppio appuntamento (stagione pomeridiana e serale) realizzato in collaborazione con il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo. Per l’occasione il compositore romano, premio Oscar per la colonna sonora de La vita è bella, ha presentato un percorso di grande richiamo, attraverso alcune delle musiche composte fra gli anni ’80 e il 2001 per i film di grandi registi del cinema italiano: i fratelli Taviani, Federico Fellini, Roberto Benigni. Particolarità dei due concerti, la presenza dell’Orchestra Giovanile del Conservatorio di Palermo, ensemble formato da ottanta musicisti, scelti fra i corsi del Conservatorio e coordinati dal maestro Domenico Sanfilippo. Lo spettacolo si pone al culmine del soggiorno palermitano del compositore, un soggiorno davvero ricco di eventi, fra i quali la prova mattutina aperta alle scuole (nell’ambito dell’apposito progetto degli Amici della Musica), l’incontro con il pubblico alla Libreria Feltrinelli e la visita al Teatro Garibaldi Aperto, a sostegno delle tante iniziative che da circa un mese hanno portato alla riappropriazione di un altro dei più importanti luoghi di cultura della città.
E il profondo affetto che Piovani ha dimostrato per Palermo è stato restituito da un pubblico calorosissimo, che la sera dell’8 maggio ha riempito il Politeama, come prevedibile, dalla platea sino al loggione. Tre le suite sinfoniche che Piovani ha proposto, in un programma diviso in due parti. Nella prima l’orchestra ha interpretato musiche tratte dai film dei fratelli Taviani, La notte di San Lorenzo (1982) e Good Morning Babilonia (1987), accanto a quelle più recenti della serie televisiva Resurrezione (2001) eseguite per la prima volta in Sicilia. I brani facevano parte della Suite Taviani, presentati senza soluzione di continuità da musicisti visibilmente emozionati, ma a loro agio nel raccogliere e fare propri i cenni del direttore. Rassicurante e accogliente, Piovani dialogava con ciascuno di essi, dando risalto alle percussioni e portando alla luce gli aspetti più dissonanti della partitura. Non sono mancati i momenti di più intensa concentrazione, accompagnati da gesti decisi, dai quali scaturiva con nettezza la scansione ritmica. Se nelle prime due sezioni la cifra stilistica era all’insegna della drammaticità, in Good Morning Babilonia sono affiorati evidenti richiami al jazz e a Gershwin, melodie orientaleggianti, poi stemperate nel tono danzante del “Tempo di ragtime”, insieme a passaggi di maggiore lirismo, espressi in più occasioni e soprattutto nell’intimo duetto fra clarinetto e violino primo.
Straordinaria la capacità con cui le sezioni orchestrali si muovevano insieme, sia sonoramente che concretamente, quasi fossero un unico corpo. Di questo corpo faceva parte lo stesso Piovani, condividendo le medesime emozioni degli strumentisti; dai suoi sguardi si percepiva persino il tipico riserbo da debuttante, particolarmente evidente all’inizio della seconda parte, dedicata all’esecuzione della Suite sinfonica da La vita è bella (1999), senz’altro il lavoro al quale più di tutti il musicista deve la propria fama a livello internazionale. Palpabile e palpitante l’emozione espressa in “Buongiorno principessa” e “Beguine” – entrambi replicati alla fine del concerto – grazie anche all’intervento della cantante Chiara Tinnirello, sulle note della celeberrima versione del tema (Beautiful That Way). E ancora condivisione di sentimenti nel “Fox trot”, dove Piovani dava gli attacchi con atteggiamento divertito e sinceramente gioioso, così come nella “Valse” dal tono più malinconico, realizzato grazie alla forte complicità tra gli archi (in particolare fra primo violino e primo violoncello). Un vero e proprio sentimento di nostalgia, tenero e sorridente, è infine riemerso nella Suite Fellini che legava insieme le colonne sonore tratte da due capolavori del cinema di ogni tempo: La voce della luna (1989) e Ginger e Fred (1985). Ascoltando la Suite risulta chiaro come Piovani riesca a conservare una personale linea stilistica, pur mantenendosi nel solco della tradizione e dell’omaggio a compositori del passato (in questo caso a Nino Rota). E tenendo a mente tutto questo è stato possibile apprezzare con maggior godimento la lunga carrellata, circense e succosa, che direttore e orchestra hanno realizzato, attraverso l’energico “Tempo di marcia” da La voce della luna, la malinconica “Rumba” di Ginger e Fred, sino al delicato “Andante lento”, che ancora una volta è riuscito a commuovere il pubblico. Uno spettacolo denso di emozioni, a suggello della bella stagione dell’Associazione, mentre già si pensa al prossimo anno e ai nomi di alto livello che calpesteranno il palcoscenico del Politeama: Stefano Bollani, Michael Nyman, Salvatore Accardo, Barry Douglas, Danilo Rea. Come sempre con un occhio di riguardo ai giovani, a generi diversi, alla continuità fra passato e futuro. Foto Rosellina Garbo