La “Messa di Gloria” di Puccini al Teatro della Fortuna di Fano

Fano, Teatro della Fortuna, Stagione Lirico sinfonica 2011-201
“MESSA DI GLORIA”
Giacomo Puccini: Crisantemi elegia per orchestra d’archi – Andante mesto
Preludio sinfonico in la maggiore per orchestra, op. 1Andante mosso
Messa a quattro voci, detta  “Messa di Gloria”, composizione sacra per Soli, Coro e  orchestra.
Tenore Andrea Bocelli
Baritono Gianfranco Montresor
Orchestra Sinfonica G.Rossini
Coro del Teatro della Fortuna  M.Agostini
Direttore Marcello Rota 
Maestro del Coro Lorenzo Bizzarri
Fano, 6 Giugno 2012

“Puccini entra nel cuore della gente. La sua sensibilità, capace dei superbi frutti operistici che tutti conosciamo, la possiamo ritrovare e riscoprire, “in nuce”, anche nella terra fertile dei suoi vent’anni. Per certi versi è ancora più intrigante, e alla luce del poi, commuovente, godere di queste sue partiture giovanili, germogli che pur non avendo l’astuzia compositiva figlia dell’esperienza, pur destreggiandosi tra impeti e cagionevolezze, hanno in sé la forza travolgente, il marchio evidente del puro genio. Sono molti i motivi che fanno, di questa mia presenza concertistica a Fano, un appuntamento cui tengo particolarmente, un’occasione professionale e personale che vivo con gioia e con particolare impegno… Perché sono in una località che amo molto: a Fano si respira il profumo della storia, da Giulio Cesare a Carlo Magno, al governo pontificio… TdF Fano - 6_6_12 - Messa di Gloria - M. Rota, L. Bizzarri, A. Bocelli, G. Montresor - ph Amati Bacciardi _MG_3700Proprio come nella mia Toscana, qui il passato e il presente convivono, entrambi gloriosi, in una civiltà che si mostra nei monumenti e nei palazzi storici ma anche nell’attualità delle manifestazioni culturali, dell’accoglienza turistica, della qualità di vita. Perché canto in un teatro-gioiello, che propone una risposta acustica ineccepibile e che, in ragione delle sue vicissitudini storiche, oggi può vantare un’esteriorità ottocentesca (che si sposa magnificamente col repertorio proposto nel concerto di chiusura della stagione) e un cuore tecnologico viceversa moderno. Perché condivido l’interpretazione di una partitura che ho già frequentato, cui sono molto legato, con colleghi di prim’ordine che sono anche amici cari, di lunga data: il podio di Marcello Rota, il baritono Gianfranco Montresor, entrambi artisti con i quali ho condiviso tante avventure artistiche e umane. Perché, infine, la “Messa di Gloria” è porzione di un programma intenso e coerente, che coinvolge tra l’altro “Crisantemi”, elegia che contiene una delle melodie più struggenti e commuoventi dell’intero corpus pucciniano (melodia che ritroveremo peraltro nel finale di “Manon Lescaut”). Vorrà dire che, quando non sarò impegnato a cantare, mi mimetizzerò fra il pubblico per ascoltare!” (Andrea Bocelli)
Questa dichiarazione d’amore pucciniano di Andrea Bocelli al quale è spettato l’onore e l’onere di chiudere la stagione lirico sinfonica del Teatro della Fortuna di Fano davanti ad una sala gremita  di spettatori provenienti da ogni dove: un tutto esaurito già dopo 3 ore dall’apertura del botteghino lo scorso 5 dicembre, con molti fans di Bocelli dalla Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti, Giappone e  Nuova Zelanda che si sono riversati nella piccola Fano. L’artista è tornato a esibirsi nella “Messa” di Giacomo Puccini, con il baritono Gianfranco Montresor, che lo ha più volte affiancato in svariate esecuzioni di questa Messa di Gloria. Sul podio il M° Marcello Rota – che torna a Fano dopo un mese dal successo del Recital di Marcello Giordani, lo scorso 8 maggio, che ha diretto una  impeccabile Orchestra Sinfonica G. Rossini e un altrettanto inappuntabile  Coro del Teatro della Fortuna M. Agostini preparato dal giovanissimo M° Lorenzo Bizzarri. Il programma, che  si è aperto  con due brani per sola orchestra: l’elegia per quartetto d’archi Crisantemi e il Preludio Sinfonico si è poi incentrato sulla “Messa”.  Di questa Messa e soprattutto delle voci soliste, abbiamo già parlato in occasione di una esecuzione al Teatro Filarmonico di Verona e non abbiamo molto da aggiungere a riguardo se non nuovamente confermare che la presenza di Andrea Bocelli è prettamente  un evento mediatico-musicale, non fosse altro che per l’eco e le aspettative internazionali che lo circondano. A questo si aggiungono ulteriori elementi di risonanza: la  notizia della  creazione di una Fondazione a suo nome a favore di persone disagiate  non vedenti e di una mostra  itinerante con “memorabilia” dell’artista. (Sic est!).  Il grande successo dunque più che all’artista  va riconosciuto alla Fondazione del Teatro della Fortuna nel nome del suo Sovrintendente Giuseppe De Leo e del suo direttore artistico Virginio Fedeli che  hanno  saputo con la loro proverbiale competenza manageriale cavalcare questo fenomeno e richiamare l’attenzione di un pubblico internazionale sul teatro fanese. La chiusura di un festival che guarda già al futuro con un  “Fortuna Opera Festival”alle porte con cento giorni di musica tra  opere, concerti e recital di artisti di rilievo. Un pubblico delle grandi occasioni che ha saputo rispondere con applausi e numerose chiamate in scena tanto da “guadagnarsi”due bis :”Au Fond du Temple Saint”da  Les Pêcheurs de Perles di Bizet e forse il più attinente secondo bis “Agnus Dei” dalla Messa di Puccini. Foto Amati Bacciardi