Riccardo Ristori (basso), Gianni La Marca (viola da gamba, violoncello), Michele Carreca (Tiorba, Arciliuto), Gabriella Pensa (clavicembalo). Domenico Scarlatti (1685-1757): Cantata “Amenissimi Prati”; Giovanni Paolo Colonna (1637-1695): Cantata “Il Mondo Armato”; Domenico Gabrielli (1659-1690):Cantate “Deh piega o mia cara”, “Mio pensier raffrena i vanni”; Alessandro Stradella (1639-1682): Cantata “Dalla sponda del Tebro”; Filippo Amadei (1690-1730): Cantata “Lidia pur giunta è l’ora”; Francesco Nicola Fago (1677-1745): Cantata “Amante con poca sorte”; Georg Friedrich Handel (1685-1759): Cantata “Dalla guerra amorosa”. Registrazione: Studio GLM marzo-aprile 2011
1 CD Baryton 2012/01
La nuova etichetta discografica Baryton dedicata alla musica classica e antica propone all’interno del suo catalogo un cd di Cantate per basso e continuo. Il titolo ‘Amenissimi prati’, dall’omonima cantata scarlattiana, offre una piccola scelta del genere cantata per la voce di basso, Riccardo Ristori il solista, e basso continuo qui composto da viola da gamba, tiorba e clavicembalo rispettivamente suonati da Gianni La Marca, Michele Carreca e Gabriella Pensa. Il programma del disco è una miscellanea di cantate da camera di autori fra loro diversi nel tempo, nello spazio e nello stile quali Domenico Scarlatti, Georg Fredrich Haendel, Nicola Fago, Giovanni Paolo Colonna, Domenico Gabrielli, Filippo Amadei. Ci si domanda a questo punto quale sia stato il criterio di scelta di un programma così eterogeneo, quale scelta ha indotto la produzione a decidere per musiche così differenti?
L’ensemble del continuo offre un accompagnamento piuttosto vario nel timbro ma abbastanza monotono soprattutto nei recitativi prevale la verticalità armonica ad un continuo più vario come la prassi vorrebbe. Con una disponibilità così varia di timbro e di strumentazione ci si sarebbe aspettato qualcosa di più da parte degli strumentisti. Per quanto riguarda la voce solista, Riccardo Ristori, possiamo dire che la qualità della sua voce nonché la generale tessitura agile della musica non permette alle sue qualità di emergere come sarebbe giusto. Soprattutto nelle parti vocali che si spingono all’acuto si percepisce qualche difficoltà del solista. In generale un disco che non soddisfa appieno le aspettative dell’ascoltatore, ormai sempre più colto e esigente nell’acquisto.