Aix-en-Provence: Valery Gergiev e l’orchestra del Teatro Marinskij

Aix-en-Provence, Grand Theatre de Provence, Festival di Pasqua 2013
Orchestra del Teatro Marinskij di San Pietroburgo
Direttore Valery Gergiev
Olivier Messiaen:“L’Ascension”, quattro meditazioni per orchestra
Henri Dutilleux: “Métaboles” per grande orchestra
Dmitri Sciostakovic: Sinfonia nr.5 in re minore op.47
Aix-en-Provence, 6 aprile 2013

Questo importante appuntamento del nuovo Festival di Pasqua di Aix-en-Provence, si è aperto con Ascension di Olivier Messiaen. Questo lavoro scritto tra il 1932 e il 1933 e trascritto per organo un anno dopo, può essere considerata un’opera giovanile di Messiaen, compositore considerato uno dei più influenti del XX° sec. In quattro movimenti, questo pezzo parla l’ascensione di Cristo al  cielo. Una pagina  quasi sempre tonale, che non ha ancora le caratteristiche proprie della musica di Olivier Messiaen ma è comunque di grande coinvolgimento per la ricchezza di colori.
Valery Gergiev, che domina totalmente la sua orchestra e ne conosce tutte le caratteristiche, ha saputo valorizzare al massimo questa composizione. Con gesti che si adattano alla mistica, Gergiev ci ha dimostrato la grande flessibilità espressiva di ogni strumentista, sempre attentissimi ogni segno del proprio direttore. Il suono che non sembra mai fermarsi  continua a vibrare dopo ogni nota. Un’esecuzione che ha immerso e catturato totalmente il pubblico che ha atteso l’ultima eco della vibrazione del suono per iniziare ad applaudire.
Come Olivier Messiaen, Henri Dutilleux è un altro dei più importantii  compositori del secolo scorso. Métaboles lavoro del 1964 dedicato alla Boston Symphony Orchestra, che lo eseguì per la prima volta sotto la direzione di  George Szell, si può considerare come un grande concerto per orchestra, in cui ciascuna delle cinque famiglie strumentali, trova una propria valorizzazione.  Anche qui Valery Gergiev concerta con precisione e flessibilità. In mano una corta bacchetta, non è su un podio ma quasi si immerge nell’orchestra e la conduce in un viaggio musicale, da un compositore all’altro. La musica di  Henri Dutilleux è resa con precisione e semplicità. Musica francese interpretata da musicisti russi che hanno capito le intenzioni del compositore. In ogni solista si è sentita  l’armonia e l’equilibiro tra tutti.
La seconda parte del conerto è stata dedicata alla Sinfonia nr.5 di  Sciostakovic. Valery Gergiev e suoi musicisti si trovano immersi nella loro cultura, e la musica è quanto mai vissuta, non semplicemente eseguita. Qui, ancor più che nei lavori precedenti, il suono gioca un ruolo importante, perché è l’anima russa stessa. La precisione e la nitidezza degli attacchi evidenziano la compattezza del suono orchestrale, omogeneo e coeso, come se fosse un unico strumento a suonare.  Questa è una musica pittorica, dipinta da un direttore che dispone di una tavolozza di colori musicali, alla  maniera dei pittori impressionisti. Un’esperienza emotiva eccezionale che i musicisti hanno trasmesso al pubblico che, alla fine ha tributato un successo pieno e convinto. Per ringraziare il pubblico per la calorosa accoglienza, Valery Gegiev ci ha regalato un altro piccolo cameo: Il Lago incantato una breve composizione di  Anatoly Lyadov. Foto © Caroline Doutre