Balletto del Teatro Mariinskij, “Il Lago dei Cigni“

Ravenna, Teatro Alighieri, Trilogia d’Autunno
“IL LAGO DEI CIGNI”
Balletto in tre atti (quattro scene)
Musica di Pëtr Il’ich Chajkovskij
Libretto di Vladimir Begicev, Vasilij Gel’cer
Coreografia Marius Petipa, Lev Ivanov
Adattamento della coreografia e direzione dell’allestimento Konstantin Sergeev
Odette-Odile OLGA ESINA
Il principe Siegfried XANDER PARISH
La regina madre EKATERINA MIKHAILOVTSEVA
Il precettore del principe SOSLAN KULAEV
Rothbart ANDREY YEMAKOV
Il giullare YAROSLAV BAYBORDIN
Amici del principe YANA SELINA, NADEZHDA BATOEVA, FILIPP STEPIN
Cigni piccoli ANASTASIA ASABEN, EVGENYA EMELYANOVA, ANASTASIA SOGRINA, ANNA LAVRINENKO
Cigni grandi DIANA SMIRNOVA, VIKTORIA BRILEVA, EKATERINA CHEBYKINA, YULIANNA CHERESHKEVICH
Due cigni NADEZHDA BATOEVA, ANASTASIA NIKITINA
Danza spagnola VIKTORIA BRILEVA, YULIA KOBZAR, TROFIM MALANOV, KAMIL YANGURAZOV
Danza napoletana ANNA LAVRINENKO, DENIS ZAINETDINOV
Danza ungherese ANASTASIA ZAKLINSKAYA, BORIS ZHURILOV
Mazurka ALEXANDRA SOMOVA, MARIA LEBEDEVA, IRINA PROKOFYEVA, ALISA BOYARKO, ALEXEY KUZMIN, DMITRY PYKHACHEV, DMITRY SHARAPOV, MAKSIM PETROV
Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo
Orchestra Giovanile del Teatro Mariinskij
Direttore Boris Gruzin
Scene Igor’ Ivanov
Costumi Galina Solov’eva
Ravenna, 2 ottobre 2014

La magia de Il Lago dei cigni inaugura la nuova “Trilogia d’autunno”, ciclo di balletto con protagonista la Compagnia del Teatro Mariinskij che conclude la XXV edizione del Ravenna Festival.
Dopo la sfortunata prima al Bol’šoj di Mosca nel 1877, il Lago iniziò a conoscere il successo che si merita solo a San Pietroburgo, dove andò in scena il 27 gennaio 1895 con coreografia di Marius Petipa e Lev Ivanov. Nel corso del Novecento, la coreografia fu sottoposta ad ulteriori modifiche. A partire dagli adattamenti di Agrippina Vaganova e di Alexandr Gorskij, il danzatore pietroburghese Konstantin Sergeev conferì ulteriore spessore drammatico alla sua interpretazione del 1950, che vive nel repertorio del Mariinskij ancora oggi. Fu proprio in questa versione che fece la sua apparizione il ventitreenne Rudolf Nureyev, in occasione di una tournée del Kirov a Parigi nel 1961.
Nella prima esibizione, la bellezza nascosta nell’originaria partitura di Čajkovskij è magnificamente rivelata dall’impeccabile esecuzione degli interpreti.
Un’incantevole Olga Esina padroneggia il doppio ruolo di Odette – Odile. Intangibile ed etereo cigno bianco quanto concreto e seducente cigno nero, regala emozioni sottili e travolgenti, nel segno di eleganza sublime e di tecnica assoluta. La sua danza parla attraverso equilibri perfetti e raffinati port des bras e, negli atti bianchi, si arricchisce della forza impercettibile dell’amore e dei ricordi.
Il suo Principe è il meraviglioso Xander Parish, vero re per tecnica, stile ed eleganza. Un artista di classe, dal salto alto e dallo sguardo intenso, che dona al suo Siegfried quell’intensità interpretativa che ben si addice alla profondità drammatica pensata da Konstantin Sergeev.
Brilla l’intero complesso, dal demoniaco Rothbart (Andrey Yermanov) al simpatico Giullare (Yaroslav Baybordin). Strepitoso il Corpo di Ballo (da segnalare gli interpreti del pas de quatre del primo atto). È un vero peccato che le ridotte dimensioni del palcoscenico ne abbiano compresso il brio nelle danze di corte e nei momenti d’insieme degli atti bianchi.
Unica tappa italiana del Balletto Imperiale per il 2014 e il 2015, la “Trilogia” anima il palcoscenico del Teatro Alighieri dal 2 all’8 ottobre con un programma dedicato che, oltre al Lago, presenta il capolavoro romantico Giselle e un Trittico ‘ 900, con coreografie di Fokin e Balanchine. Foto Silvia Lelli