Modena, Teatro Comunale “Luciano Pavarotti”, Stagione Lirica 2014/2015
“LA RONDINE”
Commedia lirica in tre atti su libretto di Giuseppe Adami
Musica di Giacomo Puccini
Magda FRANCESCA SASSU
Lisette CHIARA PIERETTI
Ruggero MARCELLO VANNUCCI
Prunier ANDREA GIOVANNINI
Rambaldo FRANCESCO VERNA
Périchaud ANDREA ZAUPA
Gobin MARCO VOLERI
Crébillon ALESSANDRO CALAMAI
Yvette MIRELLA DI VITA
Bianca ALESSANDRA MEOZZI
Suzy CHIARA BRUNELLO
Un maggiordomo ALESSANDRO BILOTTI
Orchestra e Coro della Toscana
Direttore Massimiliano Stefanelli
Maestro del Coro Marco Bargagna
Regia Gino Zampieri
Scene e costumi Rosanna Monti
Coreografia Giulia Menicucci
Luci Marco Minghetti
Nuovo allestimento
Coproduzione Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Comunale di Modena, Teatro Goldoni di Livorno, Teatro Verdi di Pisa, Teatro Alighieri di Ravenna
Modena, 30 novembre 2014
La produzione della Rondine pucciniana arriva a Modena dopo la prima andata in scena a Lucca. La recita domenicale ha presentato, per quanto riguarda le parti principali, un cast totalmente diverso rispetto alla prima recensita da GBOpera, alla quale vi rimandiamo per quanto riguarda regia, direzione e resto degli interpreti. Il soprano Francesca Sassu è stata complessivamente una Magda molto buona, forse non personalissima nel timbro ma assai apprezzabile sia da un punto di vista scenico (dove la figura alta ed elegante viene esaltata da una regia che ricalca inizialmente le pose di una diva del cinema muto) che tecnico (do e la filati, sonorissimi e sempre sostenuti nel Sogno, come l’attenzione per le dinamiche sempre varie in Ore dolci). Il tenore brasiliano, ma discendente da emigranti lucchesi, Marcello Vannucci è chiamato a dar voce al personaggio di Ruggero. La figura alta, imponente e un po’ dinoccolata lo rendono ideale a raffigurare il ragazzotto sprovveduto che arriva nella grande metropoli. La voce è sempre ampia in tutto il registro e di buon volume, forse la più imponente fra i protagonisti, ma spesso il timbro suona scurito; una certa retorica d’antan lo porta poi nel duetto finale ad essere quasi sempre crescente, quando non sfocato, nelle incursioni acute. Agli interventi del poeta Prunier e della cameriera Lisette spetta di stemperare l’atmosfera lirica della coppia principale Ruggero/Magda. Andrea Giovannini e Chiara Pieretti si sono rivelati ottimi attori e, nel complesso, buoni interpreti. Se il primo può contare su un centro non particolarmente corposo ma di un ottimo controllo della zona acuta, la Pieretti è stata fin da subito lodevole per la gestione della non facile entrata (non altrettanto, purtroppo, la performance offerta al quartetto all’atto secondo, a causa della tendenza ad “aprire” un po’ gli acuti). Di entrambi bisogna comunque rimarcare l’esecuzione del duetto al primo atto, tutto giocato sull’ottima dizione, la capacità di accentare e di dar colore alla parola. Sufficientemente autorevole sia vocalmente che scenicamente il Rambaldo di Francesco Verna. Si riconferma davvero ottima la direzione di Massimiliano Stefanelli alla guida dell’Orchestra della Toscana, così come l’elegante (anche se troppo… ton sur ton) spettacolo di Gino Zampieri.