Goffredo Petrassi. Una vita per la musica

di Riccardo Viagrande
Casa Musicale Eco di Monza (2015)Volume di 134 pagine, brossura, formato 17 x 24
ISBN: 978-88-6053-503-0
17,00

Vissuto fino alla veneranda età di 99 anni, Goffredo Petrassi è uno dei più autorevoli compositori del Novecento per l’originalità della sua produzione artistica alla quale si sono rivolti, come ad un punto di riferimento costante, generazioni di giovani musicisti alla ricerca di un modello a cui ispirarsi non solo per gli aspetti puramente tecnici presenti nella sua musica, ma soprattutto per le qualità morali e intellettuali che ne costituiscono il fondamento. La lezione di Goffredo Petrassi, come avviene per tutti i grandi artisti, non ha coinvolto soltanto i giovani musicisti che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di formarsi direttamente alla sua scuola, ma anche chi ha conosciuto il suo mondo musicale attraverso l’analisi delle sue partiture che rappresentano lo strumento per accostarsi alla sua arte e costituiscono lo specchio della sua grande anima di uomo e di artista. Questo è il caso dell’autore di questo libro che, pur non avendo conosciuto direttamente il maestro, è rimasto profondamente affascinato dalla sua musica e dalla sua arte sin dai primi contatti con le sue opere nel corso dei suoi studi di composizione che si sono completati con l’analisi di una sua opera, Estri, inviata dal Ministero come prova di analisi per l’esame di diploma di composizione conseguito al Conservatorio “A. Corelli” di Messina nella sessione estiva dell’anno accademico 2004-2005. Dopo questi primi approcci alla musica del grande maestro romano l’autore ha deciso di approfondire la conoscenza della sua opera ritenendola un punto di riferimento indispensabile per la sua formazione di musicista e compositore e una vera e propria miniera dalla quale ricavare grandi e importanti insegnamenti. La lettura e l’analisi delle sue partiture hanno rivelato all’autore, infatti, un mondo musicale diverso e originale nel panorama novecentesco e gli hanno altresì indicato la strada da seguire senza disperdersi nei labirinti creati dalle acquisizioni tecniche delle avanguardie. Con le sue opere Petrassi ha ricondotto la musica al suo vero e profondo valore, quello di un’arte che, come tutte le altre, ha lo scopo di comunicare producendo nel fruitore un piacere estetico senza la necessità di lambiccarsi sulle tecniche compositive, la cui funzione è semplicemente strumentale dal momento che sono solo un mezzo per raggiungere il fine estetico. Non importa se un pezzo sia seriale o tonale o, ancora, adotti una scrittura puntillistica o una grammatica politonale; ciò che importa è che qualunque tecnica si adotti essa serva ad illustrare il pensiero e l’intimo sentimento che sono alla base della composizione. Questa è, secondo l’autore, la grande lezione del maestro romano che, attraverso la sua opera, resiste al di là dei limiti temporali imposti all’uomo e continua ad esercitare una certa influenza su chi vi si accosta per il contenuto e la tensione morale che la informano.
Per questo motivo l’autore ha deciso di dedicare una monografia a Goffredo Petrassi che non ha la pretesa né di essere esaustiva né di analizzare minuziosamente tutta la sua vasta produzione, ma si presenta come un omaggio al compositore italiano in occasione dei 110 anni della sua nascita e soprattutto un ringraziamento per un insegnamento dal quale nessun compositore contemporaneo può prescindere. Scopo di questo lavoro non è, quindi, quello di fornire un’immagine esaustiva del grande compositore italiano, ma di proporre degli spunti di riflessione da cui partire per approfondire da un punto di vista umano e musicale lo studio dell’opera di Goffredo Petrassi.