La tournée italiana della Parsons Dance

Milano, Teatro degli Arcimboldi
Parsons Dance Tour
“Swing Shift”
Coreografie David Parsons
Disegno luci Howell Binkley
Musiche Kenji Bunch
Costumi Mia McSwain
“Caught”
Coreografie David Parsons
Lighting Concept David Parsons
Disegno luci Howell Binkley
Musiche Robert Fripp, “Let The Power Fall”
Costumi Judy Wirkula
“Nascimento”
Coreografie David Parsons
Disegno luci Howell Binkley
Musiche di Milton Nascimento
Costumi Santo Loquasto
“Train”
(Italian Premiere)
Corografie Robert Battle
Disegno luci Howell Binkley
Musiche Les Tambours du Bronx
Costumi Jeff Hancock
“Whirlaway” (Italian Premiere)
Coreografie David Parsons
Disegno luci Burke Wilmore
Musiche Allen Toussaint– “Goin’ Down,” “Whirlway,” “Something Sweet,” “Bright Mississippi” and “Yes We Can Can”
Costumi Keiko Voltaire
Milano, 28 marzo 2015

Sono 24 le città protagoniste della nuova tournée italiana della Parsons Dance Company, in scena al Teatro Arcimboldi di Milano dal 26 al 29 marzo con una performance divertente e piena di vita, che trascina il pubblico attraverso alcuni capolavori del repertorio della compagnia, diversi tra loro per forma, colore e musicalità ma legati dall’energia e dalla grinta che rendono la danza dei Parsons unica nel suo genere.
Cinque i brani in programma, tra cui tre inediti: Train, Hymn e Whirlway.
Train, apre la serata. Firmato da Robert Battle, ex ballerino della Parsons Dance e attuale direttore artistico dell’Alvin Ailey American Dance Theater, è una danza tribale selvaggia ma controllata, su una partitura scandita dal ritmo energico delle percussioni. Incisiva interprete dell’a solo centrale è Elena D’Amario, unica italiana in compagnia lanciata dal talent “Amici” di Maria De Filippi. Hymn è un duetto introspettivo del coreografo Trey McIntyre, danzato a rotazione da due uomini o due donne. Un brano di grande intensità, interamente giocato sulle tonalità del rosso. Con Whirlway invece, si viaggia nel mondo del jazz di New Orleans, attraverso una danza gioiosa, in perfetto equilibrio tra realtà e fantasia. È poi la volta di Caught, l’a solo capolavoro di David Parsons diventato iconico biglietto da visita della compagnia. Creato per se stesso nel 1982, Caught continua ad entusiasmare il pubblico grazie allo straordinario gioco delle luci stroboscopiche che fanno apparire il danzatore sospeso in aria. Nella recita del 28 marzo, protagonista è di nuovo Elena D’Amario, la cui forza e il salto energico regalano un’interpretazione di grande appeal, con un tocco di femminilità che non ne limita il vigore. Conclude la serata Nascimento, tributo giocoso e colorato alle musiche di Milton Nascimento. La coreografia disegna vivaci traiettorie nello spazio, regalando uno scenario di grande impatto anche grazie all’effetto della luce sui colori brillanti dei costumi. Il ritmo vivace della samba brasiliana trascina e coinvolge un pubblico entusiasta, partecipe in prima persona dall’inizio alla fine.
Anche la tappa milanese segna un grande trionfo per la compagnia. Il segreto di un così grande successo è l’immediatezza e la genuinità di una danza divisa tra terra e cielo, che stupisce e colpisce dritto al cuore. Foto Lorenza Daverio