Johann Sebastian Bach (1685 – 1750): “Weihnachts oratorium” BWV 248

Oratorio in sei cantate BWV 248. Rachel Harnish, Sonja Philippin (soprani), Anke Vondung (contralto),Maximilian Schmitt (tenore),  Christian Immler (basso). Akademie für Alte Musik Berlin, Chor des Bayreischen Rundfunks, Peter Dijkstra (direttore). Monaco, Herkulessaal der Residenz 2010. 4 CD BR Klassik 900902
La discografia bachiana è notoriamente sterminata e praticamente ogni titolo del catalogo conta un numero più che sufficiente di letture capace di dare un quadro di tutte le possibili interpretazioni di questa musica dai turgori romantici di un tempo al rigore della moderna filologia; il “Weihnachtsoratorium” non fa al riguardo eccezione ma sarebbe sbagliato non dare i giusti meriti a questa nuova incisione BR – la registrazione è del 2010 (ma pubblicata solo adesso) – che, se forse non aggiunge particolari scoperte o illuminazioni nella storia interpretativa della partitura, si fa comunque decisamente apprezzare all’ascolto per la qualità complessiva.
Merito principale della riuscita spetta al giovane direttore olandese Peter Dijkstra rivelatosi negli ultimi anni come uno dei più talentuosi direttori di coro del panorama musicale europeo – neppure trentenne è stato nominato nel 2005 direttore del coro della Radio bavarese a Monaco – che qui dimostra innegabili doti anche nella direzione d’orchestra. Quello che colpisce nella direzione di Dijkstra è la cura per il dettaglio, la precisione per ogni elemento unita ad una lettura chiara, tersa, luminosa dalle sonorità autenticamente festose che rendono al meglio il clima di questa composizione. L’Akademie für Alte Musik di Berlino risponde al meglio alle richieste del direttore fondendosi alla perfezione con la vocalità morbida e carezzevole del Chor des Bayreischen Rundfunks offendo una prestazione complessiva di grande unità e coerenza stilistica e di livello qualitativo decisamente molto alto.
Fra i cantanti non troviamo elementi di primissimo spicco ma una compagnia nell’insieme equilibrata e omogenea. Molto bravo il tenore Maximilian Schmitt, voce chiara, agile e morbida e dotata di una dizione pulita e autorevole perfetta per i declamati dell’Evangelista; è soprattutto nelle arie di bravura che dà il meglio di sé mostrando notevoli capacità nel canto di coloratura e superando con apprezzabile disinvoltura i rapidi passaggi fioriti di “Frohen Hirten, eilt, ach eilet” e “Ich will nir dir zu Ehren”.
Voce chiara, quasi sopranile ma morbida e molto musicale quella del mezzosoprano Anke Vondung forse leggera nell’insieme ma inserita nella tersa lettura di Dijkstra. L’aria d’entrata “Bereite dich, Zion” con oboe d’amore obbligato ha una dolcezza veramente rimarchevole cosi come l’autentica ninna nanna con flauto “Schlaufe, mein Liebster, Geniesse der Ruh” della seconda parte.
Un po’ flebile il soprano Rachel Harnisch che è forse il nome più noto fra i cantanti in virtù delle passate collaborazioni con il maestro Abbado; la sua è una voce piccola seppur musicale ma almeno crea un buon contrasto con quella già chiara e sopranile della Vondung e, se nelle arie non va oltre una generica correttezza più convincente, è nel duetto con il basso “Herr, dein Mitleid, uns getan” di una tonalità quasi prossima a quella di certe cantate profane o nell’intenso misticismo del terzetto “Ach, wenn wird Zeit erscheinen?” che dà il meglio di sé. Secondo soprano è Sonja Filippin efficace nell’aria dell’eco “Nur ein Wink von sainen Händen”.
Completa il cast il basso-baritono Christian Immler, bavarese cresciuto negli Tölzen Knabenchor di Monaco dove ha sviluppato una naturale predisposizione a questo universo espressivo che lo porta ad evidenziare con chiarezza la spiritualità della partitura senza eccessivi slittamenti melodrammatici. Inoltre, se anche nel suo caso la voce è leggera, più baritonale che da autentico basso, la linea di canto è curatissima e la musicalità impeccabile. Incisione quindi forse non storica ma di certo molto godibile e assolutamente meritevole di un ascolto. Il cofanetto è completato da una lezione con esempi musicali sulla composizione dello stesso Dijkstra disponibile però solo in versione tedesca.