Milano, Teatro alla Scala, Stagione di Balletto 2015-2016
“IL GIARDINO DEGLI AMANTI”
Coreografia Massimiliano Volpini
Musiche Wolfgang Amadeus Mozart
Una Donna VIRNA TOPPI
Un Uomo ROBERTO BOLLE
Scene e costumi Erika Carretta
Luci Marco Filibeck
Corpo di Ballo e Prime Parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala
Milano, 17 aprile 2016
Un affresco coreografico dipinto con le molteplici sfumature dell’amore, un atto di fiducia nelle capacità narrative della danza, un omaggio al genio musicale di Wolfgang Amadeus Mozart.
Questo e molto altro è “Il Giardino degli Amanti” di Massimiliano Volpini, nuova produzione in scena in prima assoluta al Teatro alla Scala con protagonista Roberto Bolle, affiancato dalle prime ballerine Nicoletta Manni e Virna Toppi.
Plasmato ad hoc sulla Compagnia scaligera, il balletto si articola in sei quadri mutevoli e dinamici, che spaziano dalla contemporaneità al Settecento per tratteggiare la vicenda di una coppia di amanti: un Uomo e una Donna che, tra inganni sentimentali e giochi maliziosi, compiono un viaggio alla ricerca di se stessi.
In questo percorso incontreranno vari personaggi delle opere di Mozart, estrapolati dal loro intreccio per rivivere simbolicamente in una dimensione senza luogo e senza tempo: sono il Conte d’Almaviva e la sua sposa, Rosina, Susanna e Figaro da “Le Nozze di Figaro”, Don Giovanni e Leporello dal “Don Giovanni”, Fiordiligi, Dorabella, Guglielmo e Ferrando da “Così fan tutte” e la Regina della Notte de “Il Flauto Magico”. Li vedremo in appariscenti costumi settecenteschi, ideati come le scene da Erika Carretta e colorati dalla suggestione delle luci di Marco Filibeck, in un giardino in bilico tra sogno e realtà che lascia l’immaginazione libera di viaggiare.
Sottofondo alla vicenda le più belle composizioni cameristiche di Mozart, interpretate con classe dalle prime parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala. Il Giardino degli Amanti inaugura infatti il 225° anno dalla scomparsa del Compositore, rispettando inoltre il volere della Direzione Artistica del Teatro di dedicare un titolo del cartellone alla musica sinfonica.
Quanto agli interpreti, accanto alla classe impareggiabile di Roberto Bolle brilla tutto il Ballo scaligero, sempre partecipe e coinvolgente: Nicoletta Manni e Virna Toppi interpretano la Donna con l’eleganza che le contraddistingue (entrambe meravigliose nel passo a due finale). Superba Marta Romagna (Regina della Notte), simpatico il Don Giovanni di Claudio Coviello.
Il risultato è senza dubbio di alto livello, anche se le molteplici sfaccettature del percorso degli amanti potevano essere meglio caratterizzate a livello coreografico. La danza, infatti, si rivela troppo omogenea rispetto ai contrasti che determinano il procedere verso il centro del giardino. Volpini infatti abbraccia diversi linguaggi coreutici ma tende a una semplificazione che lui stesso definisce “classica”, dove la sobrietà e la leggerezza non viene mai meno.
Vero è che, come si legge nell’intervista di Leonetta Bentivoglio riportata nel programma di sala, la “folle idea” del coreografo per questa produzione era “inventare una trama”. E su questo livello il risultato è stato centrato con successo: anche il pubblico infatti si perde e sogna viaggiando con gli amanti in un mondo in bilico tra realtà e illusione. Grande successo, in definitiva, per questo nuovo titolo, protagonista tra l’altro di iniziative benefiche e mediatiche: un’anteprima in favore della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, ripresa in diretta della prima su Rai5, diffusione cinematografica internazionale a partire dal mese di giugno.