Storia dell’opera italiana Vol. 2 Dall’Ottocento ai giorni nostri, 1800-2015

di Giuseppe Rausa
Casa Musicale Eco di Monza (2016) Volume di 532 pagine, brossura, formato B 5 ISBN: 978-88-6053-524-5
€ 45,00

Pubblicato nel 2016 dalla Casa Musicale Eco, il secondo volume della Storia dell’opera italiana, curato da Giuseppe Rausa, autore di numerosi saggi in ambito musicologico per importanti editori, costituisce il secondo volume della seconda edizione riveduta e aggiornata della Storia dell’opera italiana scritta nel 2000 a quattro mani con Fabrizio Dorsi ed edita dalla Mondadori. Del pregevole lavoro pubblicato 16 anni fa in questo volume è rimasto l’impianto metodologico che, come evidenziato dallo stesso autore, si è concentrato sull’esame delle singole partiture trattate in ordine cronologico con particolare attenzione a quelle meno note. È significativo, infatti, che nei titoli dei singoli paragrafi siano citate con maggiore frequenza le opere piuttosto che i compositori a dimostrazione di una precisa scelta dell’autore che ha privilegiato lo studio e l’analisi dei melodrammi di questo periodo ai riferimenti biografici che sono ridotti al minimo. Rispetto, quindi, alle tradizionali trattazioni storiche strutturate secondo il classico accostamento vita ed opere, in questa Storia dell’opera italiana, è messa in risalto l’opera, che diventa quasi un organismo vivente dal momentoi che se ne segue il percorso di maturazione nelle varie epoche. L’ambito di interesse è stato, inoltre, ristretto alla produzione operistica italiana, nonostante non manchino riferimenti a quella straniera citata soltanto nella misura in cui essa ha influito sui lavori dei compositori nostrani. Nel libro si riscontra una particolare attenzione alla contestualizzazione di ogni singola opera in quanto sono analizzati i rapporti tra la produzione operistica e i fenomeni storico-sociali che ne hanno influenzato lo sviluppo e i contenuti. Di ogni opera, oltre ad essere descritta la trama, vengono analizzati la struttura e i brani principali dei quali l’autore ci fornisce interessanti e personali commenti. Per questa ragione il testo, che si configura quasi come un’ampia guida all’ascolto del repertorio operistico, è un lavoro che si presta bene alla consultazione resa agevole anche dall’accurato indice dei nomi e delle opere che permette allo studioso, ma anche al semplice appassionato, di reperire facilmente l’opera d’interesse. Per quanto attiene all’aggiornamento, nonostante la produzione operistica di questi ultimi 15 anni sia stata piuttosto esigua approfondendo, così, quella crisi del teatro musicale iniziata nella seconda metà del Novecento, il libro si sofferma sulle opere dei compositori contemporanei come Lorenzo Ferrero e Marco Tutino. Scritto in una prosa semplice, questa Storia dell’opera italiana può essere tranquillamente destinmata sia a un lettore esperto sia al semplice appassionato
Ottima la presentazione editoriale curata dalla Casa Musicale Eco di Monza.