10 febbraio 1927 / 10 febbraio 2017
Il celebre soprano Leontyne Price compie oggi 90 anni. Nella Price e si è potuto individuare un soprano di matrice verdiana e pucciniana. Questa particolare impostazione del suo repertorio, che ha ignorato la rinascita sia belliniana che donizettiana e anche un certo disinteresse per la vocalità virtuosistica, ne hanno fatto una cantante fondamentalmente estranea estranea a quella rivoluzione interpretativa determinata dall’avvento di Maria Callas, assimilandola, invece, ai soprani del genere “spinto” del primo quarantennio del 900′. Rispetto ai quali, però, la Price ha sfoggiato qualità tecniche e stilistiche molto più moderne. La sua Aida s’è imposta non soltanto per il fascino timbrico e la calda espressione, ma per la straordinaria dolcezza e ricchezza di modulazioni di certe pagine e la sua Elvira (Ernani), come pure la Leonora (Il Trovatore), anche accusando un certo disagio nei passi d’agilità, si sono sempre giovate di slanci la cui suggestiva passionalità non è mai degenerata in platealità. Voce singolare, d’altronde, quella della Price, piuttosto velata e gutturale nelle note basse e nelle prime del medium, ma più in alto morbida, duttile, piena, luminosa, facile e raggiante negli acuti e pervasa di un fascino voluttuoso avvertibile soprattutto in talune eroine pucciniane (Madama Butterfly, Il Tabarro) e, in modo particolare, Tosca. Ma anche in queste opere il gusto moderno della Price ha sempre declinato l’ostentata carnalità delle cantanti veriste d’un tempo, inquadrandola in un fraseggio ricco di maliose sfumature e di delicati abbandoni, oltre che di slanci veementi. Photo © Metropolitan Opera
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