Catania, Teatro Massimo Bellini: “La Rondine”

Catania, Teatro Massimo Bellini, Stagione lirica e del balletto 2018
“LA RONDINE”
Commedia lirica in tre atti su libretto di Giuseppe Adami
Musica di Giacomo Puccini
Magda PATRIZIA CIOFI 
Lisette ANGELA NISI
Ruggero GIUSEPPE FILIANOTI 
Prunier ANDREA GIOVANNINI
Rambaldo MARCO FRUSONI
Périchaud  GIUSEPPE TOIA
Gobin  JESUS PIÑEIRO
Crébillon  SALVO DI SALVO
Yvette  IVANNA SPERANZA
Bianca  KATARZYNA MEDLARSKA
Suzy  PILAR TEJERO
Un maggiordomo  SALVO DI SALVO
Orchestra e Coro del Teatro Massimo Bellini
Maestro concertatore e direttore Gianluigi Gelmetti
Maestro del Coro  Gea Garatti Ansini
Regia  Gianluigi Gelmetti
Scene e costumi  Pasquale Grossi
Nuovo allestimento
Catania, 21 gennaio 2018
Primo appuntamento della Stagione Lirica e dei Balletti del Teatro Massimo Bellini di Catania, La Rondine di Giacomo Puccini, titolo di rara rappresentazione, non ha deluso le aspettative del pubblico del capoluogo etneo per quanto riguarda sia l’aspetto visivo che quello musicale. Per quanto riguarda il primo la regia di Gianluigi Gelmetti e le scene e i costumi realizzati da Pasquale Grossi sono stati perfettamente coerenti con l’intento pucciniano di denunciare le ipocrisie e il perbenismo di una società come quella della primo 900′ che condannava le povere donne come Magda, ma che si mostrava indifferente, quando non addirittura indulgente, nei confronti di quei vizi che erano all’origine delle loro tristi storie. Nel primo atto il pubblico viene catapultato in un salotto arredato semplicemente, ma perfettamente in stile con i gusti estetici Decò, alla quale rimandano i costumi soprattutto delle figure femminili. Il tutto su uno sfondo blu soffuso in perfetto contrasto con la fantasmagoria di colori dominante nella scenografia del secondo atto che rappresenta l’interno del ritrovo notturno di Bullier costituito da una grande sala con tavoli per gli avventori e incastonata da due scale che immettono ad un corridoio sopraelevato. Questo ambiente, insieme con i suoi personaggi fermi all’inizio come in un’istantanea che sembra restituire al pubblico la foto di un’epoca andata come quella della Parigi dei primi 900′, grazie a un’intelligente scelta registica, prende vita nel momento in cui l’orchestra esegue l’accordo di do minore che apre l’atto secondo. In questo ambiente una variegata popolazione si muove dedita ai piaceri della vita che trovano la loro espressione anche nella danza e fanno da contrappunto ai sentimenti che, invece, contraddistinguono i protagonisti della vicenda. Nel terzo atto, invece, la scenografia si riduce all’essenziale: si vede un divano su uno sfondo azzurro, che sembra rimandare alla riviera francese dove hanno stabilito la loro residenza i due amanti, Magda e Ruggero, e che si fa rosso nel momento in cui entra in scena la frivola coppia di Prunier e Lisette. Perfettamente coerenti sono le scelte registiche di Gianluigi Gelmetti, la cui ironia si è concentrata soprattutto nei confronti di Prunier e Lisette i cui comportamenti sembrano irridere a quell’amore che, invece, appare come un sentimento intensamente vissuto dai due protagonisti.
Passando all’aspetto musicale si segnala l’ottima concertazione di Gelmetti sia per quanto riguarda le sonorità che non soverchiano mai i cantanti, ma li accompagnano in modo delicato, sia per quanto attiene alla scelta dei tempi che esaltano gli eleganti temi di valzer e le sezioni liriche di cui è intrisa la raffinata partitura pucciniana. Nella concertazione di Gelmetti, inoltre, appaiono ben delineati i Leitmotive tra cui spicca quello di Magda pieno di pathos grazie alle morbide appoggiature. Dotata di una bella voce, che mostra le sue qualità migliori nel registro acuto, Patrizia Ciofi è stata una Magda credibile e partecipe, attenta alle sfumature dell’animo del personaggio da lei interpretato. Buona la prova anche di Giuseppe Filianoti che si è avvalso della sua voce dal timbro chiaro e luminoso, particolarmente adatta alla non difficile vocalità dello spartito pucciniano. Un bel timbro chiaro caratterizza anche la voce di Andrea Giovannini che nella parte di Prunier ha dimostrato anche tutte le sue qualità di attore restituendo un’immagine brillante del suo personaggio. Buona attrice, Angela Nisi nel ruolo di Lisette si avvale di una voce gradevole. Corretta la prova di Marco Frusoni nella non difficile parte di Rambaldo, come, del resto corrette sono state le perfomances degli altri comprimari Giuseppe Toia (Périchaud), Ivana Speranza (Yvette), Katarzyna Medlarska (Bianca), Jesus Piñeiro (Gobin) e Salvo Di Salvo nella doppia veste del maggiordomo e di Crébillon. Buona la prova del coro ben preparato da Gea Garatti Ansini e applausi per tutti alla fine.