Palermo, Politeama Garibaldi: Daniel Oren dirige Mendelssohn e Beethoven

Orchestra Sinfonica Siciliana, Politeama Garibaldi, stagione concertistica 2017-2018
Orchestra Sinfonica Siciliana
Direttore Daniel Oren
Violino Pavel Berman
Felix Mendelssohn: Concerto in mi min. op.64 per violino e orchestra
Ludwig van Beethoven: Sinfonia n. 7 in la magg. op.92
Palermo, 27 gennaio 2018

Nel fine settimana, 26 e 27 Gennaio, dedicato alla commemorazione della tragedia della Shoa, la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana ha voluto contribuire, da par suo, alle iniziative culturali legate alla memoria dell’immane tragedia che ha marchiato il secolo scorso.
La programmazione della FOSS ha infatti proposto un doppio concerto, con la direzione del Maestro Daniel Oren e la partecipazione del violinista solista Pavel Berman.
Il programma che prevedeva il Concerto in mi min. op.64 per violino e orchestra di Felix Mendelssohn e la Sinfonia n. 7 in la magg. op.92 di Ludwig van Beethoven è stato impreziosito, nel momento del bis, dall’esecuzione di una Variazione sulla Preghiera ebraica di Ernest Bloch, momento emozionalmente molto carico.
Pavel Berman, artista che calca i palchi delle più prestigiose sale concerto del mondo, con il violino Antonio Stradivari “Conte De Fontana”(Cremona 1702 ex David Oistrach della Fondazione Il Canale di Milano), ha deliziato, virtuoso ed intenso, il pubblico. Dolce e malinconico, sinuoso e deciso, il solista, sin dal tema d’attacco, ha ben interpretato lo slancio compositivo dell’intero concerto mendhelssoniano, intrecciandosi fedelmente con l’Orchestra diretta, con impeto e precisione da Daniel Oren. Tre movimenti – Allegro, Andante, Allegro, preceduto da un Allegretto di raccordo – in successione, senza pause, che, con equilibrio, fondono insieme gli splendidi temi su cui si costruisce il primo movimento, il lirismo fluido e pensoso dell’Andante e il virtuosismo sfidante del finale.
La Settima Sinfonia di Beethoven, l’apoteosi della danza, come suggellato da Wagner, è stata un vortice di energia. Supportata quasi fisicamente dalla consueta prossemica energica di Daniel Oren, l’Orchestra Sinfonica Siciliana ha restituito al pubblico tutto lo slancio musicale della Sinfonia. L’iconico  Allegretto, una rincorsa verso il cielo che prende corpo e volume come in un respiro e il festoso finale sono stati resi come necessario. Un’interpretazione davvero significativa che ha trovato riscontro nel festoso apprezzamento del pubblico in un’occasione così densa di significato. È stata ancora una volta la bellezza a sconfiggere l’orrore, senza dimenticarlo