Hector Berlioz 150 (1803 – 1869): “L’enfance du Christ” (1854)

A 150 anni dalla morte
Trilogia sacra per soli, coro e orchestra su testo di Hector Berlioz. Sasha Cooke (Sainte Marie). Roderick Williams (Saint Joseph). Matthew Brook (Hérode). Shane Lowrencev (Polydorus). Andrew Goodwin (Un Centurion). Andrew Staples (Un Récitant). Matthew Brook (Un Maître de maison). Melbourne Symphony Orchestra Chorus, Warren Trevelyan-Jones (maestro del coro). Melbourne Symphony Orchestra, Dale Barltrop (maestro concertatore), Sir Andrew Davis (direttore). Registrazione, 15, 16 e 18 giugno 2018 presso la Hamer Hall, The Arts Centre, Melbourne, Victoria, Australia. T. Time: 89′ 37″. 2 Cd Chandos CHSA 5228.
Oratorio che guarda all’opera, L’Enfance du Christ di Hector Berlioz è protagonista di una pregevole incisione pubblicata nel mese di marzo del 2019 dall’etichetta Chandos Records per la particolare cura sia dell’aspetto vocale, solisti e coro (il Melbourne Symphony Orchestra Chorus), quesatì’ultimo ben preparato da Warren Trevelyan-Jones, sia della parte orchestrale la cui concertazione è stata affidata a Dale Barltrop, mentre la direzione a Sir Andrew Davis. Specialista delle opere di Berlioz, Davis trova tempi perfetti e sonorità adeguate riuscendo ad esaltare la varietà di colori di cui è intrisa la partitura del maestro francese sin dagli accordi affidati ai legni, che accompagnano il recitativo iniziale evocando atmosfere organistiche, ai brani solo orchestrali come la splendida Marche Nocturne. Quella di Davis è una lettura attenta ai dettagli che trova i momenti più intensi nella cupa aria di Erode della prima parte, dove il suono, particolarmente espressivo dei violoncelli e delle viole, sembra scandagliare l’animo del personaggio, nel drammatico coro che segue la decisione del Tetrarca di ordinare la strage degli innocenti e nell’incantevole coro dei pastori, Adieu des bergers à la Sainte Famille, della seconda parte. Buono il cast vocale che vede nel camaleontico Matthew Brook sia un Erode tormentato nella sua aria O Misère des Rois di grande impatto a livello espressivo sia un partecipe padre di famiglia che nella terza parte apre le sue porte alla Sacra Famiglia. Dotata di una voce omogenea particolarmente interessante nel settore medio-acuto, maggiormente sollecitato dalla scrittura di Berlioz, Sasha Cooke, nella parte di Sainte Marie, rivela il lato umano della madre del Salvatore in particolar modo nei duetti con il suo sposo, sia un quello incantevole della prima parte sia in quello della parte terza. Voce baritonale dal timbro chiaro, Roderick Williams (Saint Joseph) trova, del pari, accenti espressivi e di grande umanità, come, del resto, Andrew Staples è un Récitant partecipe delle vicende della Sacra famiglia ad un’interpretazione intensa. Sul piano della correttezza le parti i fianco: Shane Lowrencev (Polydorus) e Andrew Goodwin (Un Centurion), mentre una particolare menzione va fatto per i solisti dell’orchestra e in particolar modo per i due flauti e l’arpa che nella terza parte, grazie ad un suono bello e pulito, danno vita a un trio veramente incantevole.