Civitanova Marche, Teatro Rossini: “La Bohème”

Civitanova Marche, Teatro Rossini, Stagione lirica 2019
” LA BOHEME”
Opera in quattro quadri su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica dal romanzo di Henri Murger Scenè s de la vie de bohème
Musica di Giacomo Puccini
Mimì MARTA TORBIDONI
Musetta PAOLA ANTONUCCI
Rodolfo VALERIO BORGIONI
Marcello COSTANTINO FINUCCI
Schaunard ALESSIO POTESTIO
Colline ALESSANDRO DAL ZOVO
Benoît GIANLUCA ERCOLI
Alcindoro MIMMO LERZA
Parpignol FRANCESCO AMODIO
Sergente dei doganieri CARLO BONELLI
Un doganiere DAVIDE RINALDI
Orchestra Sinfonica Puccini
Coro Gaspare Spontini
Direttore Alfredo Sorichetti
Maestro del coro Lisa Colonnella
Regia e scene Josè Medina
Costumi Sartoria Arianna
Civitanova Marche, 18 maggio 2019

Per il secondo anno consecutivo torna la stagione lirica nella città di Civitanova Marche: Civitanova all’Opera. L’intera stagione è stata dedicata al celebre baritono Sesto Bruscantini, nel centenario della sua nascita, che proprio nel 1946 debuttò nel ruolo di Colline della Boheme, in questo stesso teatro. E proprio questo titolo è andato in scena, in un’unica rapperesentazione, il 18 maggio scorso. Il regista messicano Josè Medina è rimasto nella scia della tradizione interpretativa: utilizzo di videoproiezioni sul fondo e pochi elementi di scena che hanno comunque ben caratterizzato ogni quadro dell’opera. Un buon utilizzo delle luci, costumi curati e di bella fattura hanno contribuito all’efficacia dello spettacolo. L’Orchestra sinfonica Puccini, sotto la valida concertazione di Alfredo Sorichetti, ha trovato i giusti colori e tempi corretti. Va comunque segnalata qualche intemperanza sonora e qualche sfasamento tra buca e palcoscenico (in particolare nel secondo quadro). Il Coro Gaspare Spontini (comprensivo delle voci bianche), diretto da Lisa Colonnella, ha diligentemente affrontato la partitura, mostrando omogeneità e buona precisione. Venendo al cast vocale, Marta Torbidoni, alla sua prima Mimì, ha confermato una solida padronanza vocale: alla bellezza del timbro di soprano lirico, la cantante ha unito una bella linea di canto e un fraseggio accurato e sensibile. Brillante e civetta al punto giusto la Musetta di Paola Antonucci. Al ventiduenne tenore Valerio Borgioni dobbiamo riconoscere un certo coraggio, nel debuttare nel tutt’altro che facile di Rodolfo. Dotato di buoni mezzi vocali, che potranno sicuramente miglioare se ben gestiti, Borgioni, anche grazie a una certa disinvoltura scenica, ha saputo gestire il ruolo con musicale professionalità. Valido il Marcello di Costantino Finucci. Il baritono ha fatto sfoggio di una voce di bel timbro, un’emissione morbidae omogenea unite a una sicura presenza scenica. Contraddistinte da belle vocalità e capacità teatrali anche le prove del baritono Alessio Potestio ( Schaunard)  e del basso Alessandro Dal Zovo come Colline ( quest’ultimo interprete di una toccante “Vecchia zimarra”). Completavano professionalmente il cast: Gianluca Ercoli (Benoît), Mimmo Lerza (Alcindoro), Francesco Amodio (Parpignol), Carlo Bonelli (il sergente dei doganieri) e Davide Rinaldi (un doganiere). Lo spettacolo ha riscosso un caloroso successo. Particolarmente applauditi la Torbidoni, Borgioni e Finucci. Civitanova all’Opera è in continua crescita, attendiamo con interesse la prossima stagione. Foto Luigi Gasparroni