Jacques Offenbach (1819-1880) 200: “La Périchole” (1868)

A 200 anni dalla nascita.
Opéra-bouffe in tre atti, libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, dalla piece di Mérimée Le Carosse du Saint-Sacarment. Aude Extrémo (La Périchole),  Stanislas de Barbeyrac (Piquillo),  Alexandre Duhamel (Don Andès de Ribeira), Éric Huchet (Don Miguel de Panatellas), Marc Maullion (Don Pedro de Hinoyosa), Enguerrand de Hys (Premier Notaire / Le Marquis), François Pardailhe (Second Notaire), Olivia Doray (Guadalena /Manuelita), Julie Pasturaud (Berginella / Frasquinella), Mélodie Ruvio (Mastrilla / Ninetta) Adriana Bignani Lesca (Brambilla), Jean Sclavis ( Un prisionnier)
, Les Musiciens du Louvre,  Coro de l’Opéra National de Bordeaux,  Marc Minkowski (direttore). Registrazione: Opéra de Bordeaux, 14/16 ottobre 2018. T.Time: 102′ 2 CD Palazzetto Bru Zane BZ 1036
Le edizioni di Palazzetto Bru Zane celebrano i 200 anni dalla nascita di Offenbach pubblicando questo doppio album (come sempre corredato da una ampia e preziosa documentazione storico-musicale) registrato durante le rappresentazioni della Périchole all’Opéra National di Bordeaux nell’ottobre del 2018. Considerata oggi una delle operette più acclamate di Offenbach, alla prima parigina del 1868 (con protagonista Hortense Schneider, “artista-musa” del compositore) fu salutata un successo alquanto tiepido. Il pubblico del Variété, benché abituato allo stile “caustico” di Offenbach, forse non gradì molto il soggetto un po’ troppo politico (un popolo affamato vessato da un tiranno) e i modi e costumi un po’ troppo facili dei protagonisti: un doppio matrimonio (finale atto 1) e ancor più una protagonista troppo emancipata, che entra ubriaca in scena e che si mostra apertamente uno “spirito libero”. Tutto ciò fece sì che l’operetta sparisse quasi subito di repertorio, fino al 1874 quando il compositore riprese in mano la partitura, ampliandola in tre atti (l’originale era in due atti) con uno spirito che, seppur brillante, guardava più al genere dell’Opéra-Comique in voga in quegli anni. L’edizione proposta in questa incisione è il frutto della scelta musicale di Minkowski, che ha voluto in qualche modo creare una Périchole ideale, mescolando le due versioni per evidenziare al massimo la brillantezza della partitura, anche sacrificando qualche numero musicale. Un obiettivo sicuramente raggiunto e che conferma ancora una volta l’amore e l’autentica passione per Offenbach di Minkowski, che abbiamo apprezzato in più occasioni. Questa incisione, registrata dal vivo in teatro (peccato non in DVD!) si presenta in tutta la sua caustica vivacità, con un tocco di mélancolie.
I due protagonisti, Aude Extrémo (La Périchole),  Stanislas de Barbeyrac (Piquillo) non possono certo competere con i nomi di Régine Crespin, Teresa Berganza, Alain Vanzo e José Carreras, protagonisti di più blasonate incisioni, ma apportano ai personaggi uno spirito più autenticamente giovanile, con un apporto attoriale (ottimi nei dialoghi) sicuramente più spontaneo, meno “nobile” dei più titolati predecessori. Lo stesso discorso vale per Alexandre Duhamel (Don Andès de Ribeira), Éric Huchet (Don Miguel de Panatellas), Marc Maullion (Don Pedro de Hinoyosa), perfettamente calati nei rispettivi ruoli. Enguerrand de Hys (Premier Notaire / Le Marquis), François Pardailhe (Second Notaire), Olivia Doray (Guadalena /Manuelita), Julie Pasturaud (Berginella / Frasquinella), Mélodie Ruvio (Mastrilla / Ninetta) Adriana Bignani Lesca (Brambilla), Jean Sclavis ( Un prisionnier) e il Coro dell’Opéra National de Bordeaux completano degnamente questo quadro che ci restituisce un Offenbach quanto mai ricco di charme.