Rossini: “Furore e Magia” – Parte 9


Claudia Bilotti incontra Sergio Ragni

Il “cigno di Pesaro” così chiamato dai suoi più ferventi ammiratori, aveva conquistato l’Europa. Il rossinismo oltrepassò confini territoriali e di pensiero diventando un fatto culturale nella letteratura, nelle arti figurative e un punto di riferimento della vita sociale.
Stendhal scrive di lui nel 1823: “Dalla morte di Napoleone, si è trovato un altro uomo di cui si parla tutti i giorni a Mosca come a Napoli, a Londra come a Vienna, a Parigi come a Calcutta. La gloria di quest’uomo non conosce altri limiti che quelli della civiltà e non ha neppure trentadue anni!”. Rossini ebbe illustri ammiratori tra cui i filosofi Schopenhauer ed Hegel; poeti come Goethe, Heine e Leopardi; romanzieri come Balzac, George Sand, Dumas père, e lo stesso Stendhal; pittori come Delacroix. Ammirato a tal punto che presto molti seguaci iniziarono a ricercare ritratti e oggetti del compositore.