Alban Berg (1885-1935): Sieben frühe Lieder (Nacht, Schilflied, Die Nachtigall, Traumgekrönt, Im Zimmer, Liebesode, Sommertage).
Henri Duparc (1848-1933): Orchestral Songs (Au pays où se fait la guerre, Chanson triste, Le manoir de Rosemonde, La vie antérieure, Extase, L’invitation au voyage).Ture Rangström (1884-1947): Orchestral Songs (Den mörka blomman, Sköldmön, Melodi, Vingar i natten, Vinden och trädet, Bön till natten). Malin Byström (soprano). Helsingborg Symphony Orchestra. Stefan Solyom (direttore). Registrazione: gennaio 2019 presso la Helsingborg Concert House. T. Time: 51’05”. 1 CD Swedish Society Discofil SCD1168
Il soprano svedese Malin Byström è protagonista di un’interessantissima proposta discografica dell’etichetta Swedish Society Discofil, nella quale è possibile ascoltare accanto ad autentici capolavori del repertorio per voce e orchestra, del quale sono divenuti dei capisaldi, come le Sieben frühe Lieder (Sette Lieder giovanili) di Alban Berg e gli altrettanto noti lavori di Henri Duparc, anche alcuni brani, quasi del tutto sconosciuti, del compositore svedese Ture Rangström.
Voce di soprano lirico, tendente allo spinto (forse con dei centri scuriti un po’ innaturalmente), ma omogena in tutti i registri, duttile e varia nei colori, la Byström affronta questo repertorio con un fraseggio curato mostrando una particolare attenzione alle dinamiche e all’espressione dei sentimenti evocati nei testi. Nel capolavoro di Berg, composto tra il 1905 e il 1908 per voce e pianoforte e dedicato alla moglie Helene Nahowski, ma orchestrato soltanto vent’anni dopo nel 1928, la Byström mostra di trovarsi particolarmente a suo agio grazie alle caratteristiche della sua voce e riesce a rendere bene il carattere lirico che contraddistingue questi lavori.
Lo stesso si può dire per le liriche proposte (Au pays où se fait la guerre, Chanson triste, Le manoir de Rosemonde, La vie antérieure, Extase, L’invitation au voyage) di Henri Duparc, che interpreta con espressione, cura del fraseggio e buona dizione. La parte più originale di questa proposta discografica è, però, costituita dalle 6 liriche (Den mörka blomman, Sköldmön, Melodi, Vingar i natten, Vinden och trädet, Bön till natten) del compositore svedese Ture Rangström. Di questi sei brevi lavori, la Byström, avvalendosi anche di un comune sentire a livello culturale, riesce bene a rendere con particolare efficacia il contenuto emotivo. L’artista è accompagnata dalla Helsingborg Symphony Orchestra, diretta da Stefan Solyom, la cui concertazione si segnala per un’ottima scelta dei tempi e delle sonorità, che consente di esaltare gli aspetti lirici, ma anche quelli drammatici di alcune pagine di questi lavori.