Eseguita solo per tre volte nella storia del Festival, l’ultima sinfonia compiuta di Ludwig van Beethoven (1770-1827) torna per un’unica serata con una fortissima valenza simbolica. Inizialmente programmata per il Festival 2020 per festeggiare il 250° anniversario della nascita del compositore, avrebbe visto salire sul podio Ezio Bosso, che l’aveva annunciata personalmente al pubblico in occasione della trionfale esecuzione dei Carmina Burana all’Arena di Verona. La riprogrammazione dovuta alla pandemia e la prematura scomparsa del Maestro hanno rimandato l’evento al 22 agosto del Festival 2021 (ore 21.30). Alla memoria di Ezio Bosso è dedicata l’esecuzione, che sarà guidata dalla giovane Erina Yashima, maestro tedesco di origini giapponesi. All’insegna della Gioia allegorica, il testo poetico manda un messaggio ancora più concreto: «Abbracciatevi, moltitudini!». Oltre all’Orchestra della Fondazione Arena, nel quarto movimento è quindi protagonista il Coro diretto da Vito Lombardi e quattro solisti d’eccezione: il soprano Ruth Iniesta, il mezzosoprano Daniela Barcellona, il tenore Saimir Pirgu e il basso Michele Pertusi.
Per accompagnare la Nona sinfonia Fondazione Arena di Verona ha pensato ad un percorso per immagini curato con la Fondazione Alinari per la Fotografia di Firenze, che ha raccolto l’eredità del prezioso archivio storico fotografico, e realizzato con il video design di D-wok. Oggetto della scenografia digitale è un simbolico excursus nelle piazze più belle d’Italia e del mondo, colte in istanti speciali dall’alto valore storico e sociale, oltre che documentale.