98° Arena di Verona Opera Festival 2021: Roberto Bolle and Friends

98° Arena di Verona Opera Festival 2021
“ROBERTO BOLLE AND FRIENDS”
Con: Roberto Bolle
Friends: Bakhtiyar Adamzhan, Timofej Andrijashenko, Valentine Colasante, Nicola Del Freo, Agnese Di Clemente, Liudmila Konovalova, Maia Makhateli, Nicoletta Manni, Paul Marque e Virna Toppi.
Coreografie: Marius Petipa, Roland Petit, Gianluca Schiavoni, Victor Gsovskij, Jiri Bubenicik, Massimiliano Volpini
Musiche: Riccardo Drigo, Jules Massenet, Pëtr Il’c Čajkovskij, Antonio Vivaldi, Daniel-Francois Auber, Johann Pachelbel, Otto Bubenicek, Ludwig Minkus, Alessandro Quarta
Light design Valerio Tiberi
Verona, 2 agosto 2021 
Dopo lo stop forzato dell’estate 2020, torna l’ormai consueto appuntamento con la grande danza “targata” Roberto Bolle. Due serate che, ovviamente, vanno in “sold-out”. Già da qualche anno il “padrone di casa”, ossia Roberto Bolle, ha smesso gli abiti classici del “principe” di una “Bella Addormentata” o di un “Lago dei cigni”, per affrontare una danza che vuole, anche attraverso un ampio uso della tecnologia (in questa edizione i “Canon in D Major” e ancor più in “Dorian Gray”), essere più che mai “specchio dell’anima”. Non a caso Bolle punta, già dal suo primo apparire in scena, a mettere in primo piano le espressioni del viso. Nell’emblematico Dorian Gray, con la straordinaria presenza del carismatico violinista Alessandro Quarta, questo Bolle trova la sua catarsi espressiva in un rutilante gioco tecnologico di immagini, suoni e danza che hanno un’indubbia presa sul pubblico, anzi letteralmente ne consacra l’apoteosi finale. Riguardo ai ballerini ospiti, non per campanilismo, ma per presenza fisica e tecnica, mettiamo in primo piano i solisti scaligeri: dall’eleganza di Agnese di Clemente nel passo a due con Bolle su coreografia di Roland Petit e musica di Jules Massenet (la celebre “Méditation” dalla Thais ) alla sinuosa e prorompente sensualità di Virna Toppi – anche lei in un pas de deux con Bolle –  (“L’altro Casanova”, con la coreografia di Gianluca Schiavoni su musica di Antonio Vivaldi) fino all’apoteosi tecnica di Nicoletta Manni, autentica “virtuosa”,  e di  Timofej Andrijashenko nell’acclamato passo a due del cigno nero dal Lago dei cigni di Petipa/ Čajkovskij. Non possiamo dire certamente che dopo la coppia scaligera sia il nulla, ma di certo la formula classica dei pas de deux (tema e variazioni e che ha evidenziato altresì una certa ripetitività coreografica dei brani scelti) ha visto avvicendarsi sulla scena pagine tratte da Il Corsaro, il Grand Pas Classique e dal Don Chisciotte con protagonisti gli eccellenti solisti provenienti dall’Astana Ballet (Bakhtiyar Adamzhan), dall’Opéra National de Paris (Valentine Colasante, Paul Marque), dal Wiener Staatsballet (Liudmila Konovalova), dal Dutch National Ballet di Amsterdam (Maia Makhateli).Particolarmente gradito dal pubblico è stato il Passo a tre, Canon in D Major su coreografia di Jiri Bubenicik con musiche di Johann Pachelbel e Otto Bubenicek e con protagonisti Timofej Andrijashenko, Roberto Bolle e Nicola Del Freo. Successo pieno e convinto per tutti i protagonisti della serata, con la scontata “apoteosi” per Roberto Bolle. Foto Laura Ferrari