Molière 400 – Lully-Molière: “George Dandin” & “La grotte de Versailles”

Jean-Baptiste Lully (1632-1687): “Marche pour les Gardes du Roy”; “Prélude de trompettes et de violon en écho, Psyché (Acte V, scène dernière);
La Grotte de Versailles.
Églogue en musique de Jean-Baptiste Lully, sur un livret de Philippe Quinault; David Witczak (Silvandre). Antonin Rondepierre (Coridon). François-Olivier Jean (Ménalque). Juliette Perret (Iris). David Ghilardi (Daphnis). Lancelot Lamotte (Licas). Cécile Achille (première Bergère et Écho). Virginie Thomas (deuxième Bergère).
Premier Air pour les Suivants de Mars, Psyché (Acte V, scène dernière); Deuxième Air pour les Suivants de Mars, Psyché (Acte V, scène dernière;
George Dandin ou Le mari confondu (1668). Comédie en musique de Molière et Jean-Baptiste Lully, pour le Grand Divertissement royal.  Caroline Arnaud (Climène). Virginie Thomas (Cloris). François-Olivier Jean (Tirsis et un Berger). David (Witzcak Philène). Virgile Ancely (un Suivant de Bacchus). Caroline Arnaud, Juliette Perret, David Ghilardi, Guillaume Gutierrez (Chœur de l’Amour). Ensemble Marguerite Louise. Gaétan Jarry (direttore). Registrazione: Versailles, Salles des Croisades, 26-28 febbraio 2020. Durata: 78′ 34″. 1CD Château de Versailles Spectacles CVS027
Il grande commediografo Molière (Parigi, 15 gennaio 1622 – Parigi 17 febbraio 1673), di cui si celebrano i 400 anni dalla nascita,
è il protagonista di una pregevole proposta discografica dell’etichetta Château de Versailles Spectacles specializzata nel repertorio francese del XVII e del XVIII sec.. In questo CD, registrato nella splendida cornice delle Sale delle Crociate della reggia di Versailles, si possono ascoltare, oltre alla Marche pour les Gardes du Roy e ad alcuni intermezzi strumentali tratti dalla Psyché,  Tragédie-ballet di Molière, Pierre Corneille, Philippe Quinault et Jean-Baptiste Lully, La Grotte de VersaillesGeorge Dandin, le cui musiche sono di Jean-Baptiste Lully che fu il dominatore incontrastato della scena musicale nella Francia del Re Sole. La magnifica reggia, del resto, fu, per il primo dei due lavori,
La grotte de Versailles, anche la fonte d’ispirazione. In questa egloga su libretto di Quinault, autore della maggior parte dei testi messi in musica da Lully, si fa riferimento, infatti, alla Grotta di Versailles costruita tra il 1666 e il 1668 e dedicata a Teti, la Titanide dell’acqua, dei fiumi e delle fonti, madre delle Oceanine, che, secondo il mito, ogni sera,  accoglieva nella sua grotta marina il Sole venuto a riposarsi dalla sua corsa nel cielo. Fu in questa grotta, che fu distrutta nel 1688 per fare posto all’ala Nord del castello, che quest’egloga fu rappresentata per la prima volta probabilmente il 3 novembre 1667 in occasione del ritorno da una compagna militare nelle Fiandre del re che probabilmente danzò in una delle entrée. Lavoro estremamente raffinato, l’egloga godette di un enorme successo tanto che fu rappresentata il 13 novembre 1667 presso la residenza parigina di Henriette-Marie de France, regina consorte d’Inghilterra, e il 6 gennaio 1668 alle Tuilleries, oltre ad essere ripresa l’11 agosto 1669, in occasione di una visita del granduca di Toscana, Cosimo III dei Medici. La trama, molto semplice, è costituita da una festa rustica preparata da Silvandre e Coridone che invitano i pastori e le pastorelle a celebrare la vittoria del re. Il tono, però, non ha nulla di militare, in quanto ad essere privilegiato è il tema amoroso sul quale si basa anche la gara a cui danno vita Menalco e Coridone. L’Egloga, che trova una delle pagine più belle con la sua introduzione, realizzata da una coppia di flauti dolci, nel lamento di Iris, la quale si ritira un momento per piangere sulla passione dalla quale è tormentata, si conclude con la celebrazione dell’amore nell’allegria generale.
Su testo di Molière è invece la comédie-ballet, George Dandin ou Le mari confondu, rappresentata sempre a Versailles e in particolar modo nei pressi del futuro bacino di Saturno,  per la prima volta, il 18 luglio 1668 nell’ambito del cosiddetto Grand Divertissement Royal voluto da Luigi XIV per celebrare la conquista della Franca Contea e la pace di Aquisgrana che aveva posto fine alle guerra di devoluzione. Protagonista della commedia è George Dandin, un ricco paesano, vittima di un matrimonio infelice con la nobile Angélique dalla quale è sistematicamente tradito. A nulla valgono le prove addotte dall’uomo del tradimento della moglie che è difesa dai suoi genitori preoccupati soltanto di mantenere l’onorabilità della figlia e della famiglia. In questa storia principale si innesta quella secondaria degli amori delle pastorelle Climene e Clori per i pastori Tirsi e Filene, che, credendo di non essere corrisposti, avevano tentato di uccidersi annegando, ma che alla fine vengono salvati da 6 battellieri. Le due coppie si ricompongono e alla fine danzano insieme con 40 satiri capeggiati da Bacco. Le musiche di Lully che si aprono con un’ouverture nella quale Dandin, che costituisce il trait d’union tra le due storie, è importunato da quattro pastori che ballano e da altri quattro che suonano il flauto, furono subito lodate dai contemporanei come si legge nella Relazione della festa di Versailles, redatta da André Félibien, nella quale si legge:
“Si può dire che in quest’opera il signor Lully ha trovato il segreto di come soddisfare e affascinare tutti; poiché non si è mai avuto niente di così bello né di così meglio inventato […]. Ma ciò che non è stato mai visto, è quest’armonia di voci così piacevole, questa sinfonia di strumenti, questa bella unione di differenti cori, queste dolci canzonette, questi dialoghi così teneri e così amorosi, questi echi, e infine questa condotta meravigliosa in tutte le parti”.
Queste meravigliose gemme del Seicento musicale francese sono perfettamente eseguite dall’Ensemble Marguerite Louise magistralmente diretta da  Gaétan Jarry che non solo trova tempi e sonorità adeguati, ma si accosta a queste partiture con profondo senso dello stile. A far rivivere la magia di queste pagine provenienti dal mondo dorato e di misurato equilibrio della corte francese del Seicento contribuisce in modo funzionale la compagnia di canto costituita da autentici specialisti di questo repertorio: Caroline Arnaud, Virginie Thomas, François-Olivier Jean, David, Virgile Ancely, Caroline Arnaud, Juliette Perret, David Ghilardi, Guillaume Gutierrez. Infine va segnalato il ricco ed esaustivo Booklet in francese, inglese e tedesco che completa un prodotto di altissimo livello.